Vita fraterna - anno IV - n. 3-4 - 15-29 febbraio 1920

VITA FRATERNA 59 <li quanto si potè fare coi ooldati in guerr.a. Se vogliamo ottenere bisogna anche essere disposti ..i sacrificar tutti quakosa di noi tessi. E questo sacrificio sarà una nobilitazione: attraverso a. questa la mèt.a potrà esser portata p-iù vicina a noj_ ~ sopratutto bisogna avere e diffondere la volontà di credere. ~- Il Congresso della Lega di R<imiovamento 1w~ionale è stabilito definitiva-men.te· pe1: giorni 28, 29, 30 11w,rzo, coi temi: r. Lo Stato e i problemi della politica interna. (La crisi dello Shto italiano). - Lo Stato e i problemi dell'educa2lione. - La riforma ùell'amministrazione. ~ Politica finanziaria e tributaria. - Trattati di commercio e politica doganale. - Agricoltura e problema della terra. - Lo Stato come gestore <lei pubblioi servizi. - Riconoscimento dei sindacati e loro "funzioni nella produzione. - Legislazione sociale. - I 11roblemi delle terre liberate e redente. - Problemi coloniali. 3. Problemi di politica estera. - Politica coloniale e emigrazione. 3. Organizza;:ione e azione politica. Le adesioni vanno rJWndate al Comitato promotore del Congresso, via III Novembre 154, Ro11ia. Più! Lasciatemi sognare un momento che cosa sarebbe l'Italia fra dieci anni, se ognuno rli coloro che l'amano, ognuno di éoloro che sento.no il dramma ,presente delle sue difficoltà di ogni specie, ognuno di questi giu- -rasse una disciplina '.in (JÌ1ì della sua vita ordinaria, per esempio uno stu• -idio, un suo piccolo studio, se meglio non può. Lasciatemi sognare che mille e mille lampade s'accendono d'improvviso un'ora diafana di rnattimo, nella sta-nza non solo dei giovani, ma di -coloro che banno grà perimentata la vita e, per questo proprio, banno nr,n perduto, ma rinvigorito, le capacità d'i analisi e di sintesi, di t-emu:ità e di ra,pimento ! Gli uomini hanno fermato troppo presto nella vita il c:?rtnnino dell'in- ~gno. Hanno creduto che esso fosse unicanxnte la porzione che ttov'.iam) a nostra sensibile portata dentro di noi. negli anni giovanili di scuola, ed banno chiuso alla matura e fattiva energia -della vinilità la disciplina dello stL1dio. Ogni ess'ere rassegnato alila mediocrità ignora che può salire ancora, <:be il pensiero ripiegando in se stesso t:rova nuove ge=e di fecondità, che il genio è an<:he una « creazione del1a volontà> (Smiles). L'in- :telletto diviene. Ve lo grido: l'intelletto di· ieire. BibliotecaGino Bianco

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