Vita fraterna - anno IV - n. 3-4 - 15-29 febbraio 1920

VITA FRATER. ,\ 55 pla mò col proprio sangue la gioven•ù del 1919, ch'e .!!asi senta scoraggiata mentre la Francia sorge ulle rovine dei troni nemici come l'angelo de:Ila giustizia, mutilata ma 'più -che mai !!rande e bella, che gli uomini del 19i9 somiglino alla .generazione paJr da ed inquieta ~ del secolo scorso, ecco ciò che i capi ce poco, eppure ecco ciò che è. Certo, come nel 1815, come nel I I, u ciamo da una guerra, e le guerre, quailunque ia l'esito loro, getta.ino neo-li piriti emi di dubbio universa:le che si svo gono e maturano nella luce della pace. Ogni guerra crea, S'U certi pun i del globo, zone in cui la re- ~o1a è di negare ogni jdea morale. Al, <li quà d'una certa linea, i aoncetti moradi hailltlo tutta la propria forza : anzi cono cono trionfi tali che i periodi di, pace non n capaci di generarne dei simili. Ma al di· ,là di· questa ·e sa linea, la negazione di queste medesirrne idee viene non olo opportata, ma comandata: la cari à, la pietà, la ricono cenza, fa ·lealtà. -l'amore: veri à da que ta parte della 1-inea, errore, anzi sac-rilegio a1 di là. Quale prnpa az:one più efficace all'idea deJ.Ja relatività di ogni morale, al dubbio univer aie? Ma la guerra non è ·1a so'a colpevole. Essa ebbe collaborai-Ori potenti; altri sono imbeci1Ii incon apevoli; altr1 0110 rei responabili. Ci sono coloro che avviliscono gli emblemi. C; · ono altri, - e quesito è più grave - coloro che avviliscono i tesori dell'anima nostra. Cè il mercantilismo de patrio tismo, i mercantilismo della fede, il mercantili mo de1l'amore, -il mercantili mo umanitario. E in faccia a questa vero-ognosa promiscuiità del acrn e del pr-0-- fano, il nostro spirito rimane come ospeso: è disorientato: più non ardisce affermare ed è lì lì per negare tutto. Allora e o si sente spinto verso colorç che negano tutte le idee stabili e, tutte le tradizioni, verso coloro che tutto canzonano nel pa sato senza ~dilficar nuJ!a per ]'.avvenire, verso coloro che non sono se non i?piri,ti stanchi, incapaci d'uno forzo per di cernere, in quell'immenso oceano coperto di avanzi, quali iano i 11:eori che non i dev•ono Jascia·re affondare. Essi aspirano al naufragio totale per trovarsi davanti al mare unito si.no alL'oriz.zonte, ul quale vorre · belo lanciare chi S'a che arca di alvamento da loro intravveduta ne)I-a fantasia <lehole e inferma ... Cosi scend-iamo -senza freno nè riparo 1a vertiginosa pendice del ecolo della pace. C'è forse da meravigliaT i che l'orrore de l"aibisso ci, metta a'ano-oscia in cuore e ci faccia trovare la pace meno bella di quella che sagnammo? Tu.trt:e le debolezze, tu e le abdicazioni, le i nascondono otto bei nomi. Uomini i quali non ·Biblioteca Gir-io l3ianco

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