Vita fraterna - anno IV - n. 1-2 - 15-30 gennaio 1920

8 VITA ll'RATllatfA gire per dar vita alla vera pace; finchè non opereranno insieme, la vita d'Italfa. sarà trÌlsta. e incompleta, perchè insieme essi· sono l'Italia. · Bisogna affermare e far trio111fare siolpra al'la solidarietà di cla,.5se- convenzionale, esteriore, c.oattiva - la solidarietà ur~ana. E ero ;9arà posiSilbi'lese i più consci e vo1enti. inid,ivi<ltiidet:la classe lavoratrice e d:d1a classe veramen;te e vivamente -studiosa - e sian pure una: ele<btaminoranza - in ,sè anz,ìtutto, e da sè propa,- gando fra. gli altri il 1prqposito oo:rncorde, saipranno e vorranno negli uomillli ri,volgersi aH'u-0mo; chiamare, sm,citare, esaltare l'uomo: carattere fondamentale, più reale di ,ogni attributo casuale o sce1to, di claisse o di professione; carattere comune a tutfi, in cui hanno fa 1oro vivia ragione d'esisere l'unità e la fraternità umana; carattere a cui si rivolgono in tutti ugua1mente e com insistenza marte1Lante le grandi realtà della wita: la gioia, il dolore, F-amore, la morte; - a cui fapno iappeLlo le grandi voci della vita: ,giustizia e verità. , Giuisti:zia, -verità: non vuote parole! rea1tà vive più essenzia1i di ogni esterior~tà materia1e: fonti' ineisa-uribil'i e uniche della gioia I110strae della pace in qualunque condizione - purchè siamo fedeli nel tendere ad esse, s.eh,za d,i cui e coit,tro cui! non è pace possibile. E' vero? . Ecco: qu.esto è il fondo, i.I nu:cleo vivo dèlla questione. Il disagio dhe travagl-i'a .oggi la ;società - e si m3:ni'festa in agitazioni ecooomiche sopratutto - non è sopratutto economico: è anzitutto morale. Le grandi ,S:per.anze d'un arssetto nuovo di gi'Ulstizia èhe dovesse uscir da1liaguer,ra, del'tlse, fo hanno esa$J>erato•,e hanno a•bbattUJto t'animo unrano d1e11efol'le - d'ogni classe - a ricercar fa gioia e là 11>a'Cene\lle migliori, oo'rtdizioni: materiali, esteriori. Ma 1a pace non v.iene al cuore dall''eisterno: nasce nel cuor-e, e da4 cuore si irradi,a: nasce dalla verità, &Ha gitl5tizia, da'll'amore: è data - a que11i sì, ma sol'o a que!l.i - agili uomtni di buona volontà. All'astio, a:11'odilodi classe, aUa lòtta che sjpinge un egoismo contro l'a•ltro, bisogna dppor-re in noi anzi,tutto e propaigare da noi la !forza de1l'amore che ci aprirà il paradiso, dd1' super-amenlJo di noi stesisi, della liberazione dai tormenti egoistici, che ci ri'veJerà viventi i.peali idi' miglioramento, di gittstizia, di bontà, di .!Pace v-era e fedon!da, per cui è beHo e degno operare, offrirsi, per cui è gioia anche il soffrire. a. Biblioteca Gino Bianco

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