Vita fraterna - anno III - n. 20-21 - 31 ott.-15 nov. 1919

356 VITA FltATERNA Un giorno. Ma- chi s'era mai inl:e-nerito? Chi mai aveva pesata l'anima di Somacal su la bilancia. dei valori correnti? Oh sì, certo: una fibra resistente. E un'animà rassegnata, no? Obbediente, rispettoso. E non forse un po' -avvilito, un..po' umiliato? Somacal era un ottimo manovale. Tanto più pregevole quanto più ere-tino. · (Ctet·ino mw/, dire trasc11rato da p,ìccolo, demitrito, 'br'.selvaPi-ehito). Faceva bene il suo mestiere. Puntuale sul lavoro, forte come un bove, paziente come w1 somaro. Era un valore in commercio. Nessuna società s'era mai assunta l'esc'lusiva fornitura di materiale-uomo con etichetta ·~Somacal ». Ep;pure. Somacal aveva la sua brava quotazione del mercato come l'acciaio, come i fosfati, come tante altre utili cose. Un industriale che potesse intègrare la potenza delle macchine e l'eccellenza delle materie prime con la· rassegnazione di gente siffatta batteva nella concorre'f\Za qualunque avversario. Poi un improperioro per ogni titubanza. Una sghignazzata / per ogni innnocente corbelleria. Qualche volta una pedata nel· sedere a risolvere senz'altr-9 una controversia. Cè dunque voluta- la gue-rra perchè Somacal si rivelasse? Si imponesse per un'altra caratte.ristica della sua personalità? .Perchè meritasse un ruolo di prim'ordine nelle rappresentazioni dei libri autorevoE? Certo la •guerra ha anticipato la rivela•ziione di Somacal. Anche ,prima - è vero - s'erano uditi talvolta accenti di simpatia per lui. Perfino invocazioni e prote~e. Ma con quale sen_timento? Compassione: null'altro. Gli si rivendicava il diritto ·ad una maggiore carità. Ad un più generoso trattamento. Oppure era un buon pretesto per inveire contro l'egoismo delle classi privilegiate. La guerra ha messi gl:i uomini a4 fianco degli uomini sen.za distinzione di· classe e d'intelligenza. Biblioteca Gino Bianco

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