Vita fraterna - anno III - n. 14-15 - 30 lug.-15 ago. 1919

VITA FRATERNA La simpatia, l'interesse più appass:onato, '.a :ettura più assidua di traduzioni, ,o di opere che riguardino un paese, e le stesse lìOtizie che· se ne ricevano in abbondanza. possono prep,a,,•a,re i rapporti ,con esso, ma non fanno entrare veramente nella sua vita. E' palpito dd a vita di un popolo, la sua lingua. E' ripercus- , s:one profonda - dapprima indistinta poi più chiara e ,·eeme.nte --· cle'.l'animo più recondito di e so, nell'animo dello studioso, tac= ta comunione d1 '.eggi biologiche che virtualmente spiegano al1' attrnzi_one protesa, la storia e i destini di quel popolo. Sappiamo !a commozione dei successivi momenti in cui la massiccia barriera <ldi'ignora1,za comincia a ceq_ere. poi cade; resta ancora un velame. che si fa man mano più tenue, ma già vediamo, già godiam'o la h1·ce e il calore de~ mond'o nuovo, e l'idioma -che appariva dn.trisJ. chiuso Ha macigni e coperto di rovi, si è aperto come una vena e scorre. Suona! Deve suonare nella sua intera çlolcezza, l'aspri·s ima· lingua, s·ulJe labbra italÌane, così come l'italiano armon'io~o p11ò suonare sulle labbra rt1-sse. Deve, la tenacia <li umili irÌcliviicliui,aprire dei sentieri - che un giorno diventeranno strade - fra due popoli « fatti per intendersi ». Volere: badiamo, il segreto è quì. In Italia e diffusa la !eg- ~end.a che il ru so sia terribilmente di,fficile. Ahimè: diffici,:e,. unicamente, è il dominio della nostra valontà, gridiMI1olo forte; ma gridiamo ancora più forte ,che Ila •clifficoJtà non è dunque - in.su1-•erabile! E poichè i vantaggi di ricavàr i, conoscendo la ling,1. Ji un paaese sono non so'.o propo1rzionati a qualunque sforzo per appr r.der:a, ma tali cla rendere il cento per cénto di frmto materiale e mora.e. e poichè - sopratutto - al posto dei v.antaggi perduti fino ad oggi e che. nel. caso della Ru sia. noi perderemmo domani, sono i danni gravi simi minacciati all'Italiia, se essa non farà una sag-ace concorrenza all'invadenza per es. germanica i !), rei a quella, più o meno silenziosa, cli altre potenze nel mercato russo -- c n contraiccoipo politi-co, cl'incal<cdlabile portata - è il caso cli sveo-liarsi ! Ed è letale ignorarlo: lingua radice dell'impotenza italiana per un comrmer:cio economico ed intellettuale, seriamentè profiicuo con la Russia, è l'ignoranza ciel-la lingua, ignoranza che impedisce le trattative dirette, e. impedendole, obbliga a ricorrere a terzi ... I terzi sono stati :per noi, quasi esdusivamente, fino a ieri, dei tedeschi .... Il grado cli conoscenza dei mercati russi, eia parte cli certi produttori italiani, è stata fino a ieri, questa: sono giunti spesso là arti·coli non adatti alle esigenze e ai gusti dei consumatori russ'i.... La misura <l'apprezzamento dei prodotti itaJliani, <la parte di BibliotecaGino Bianco

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