Vita fraterna - anno III - n. 1-2 - 15-30 gennaio 1919

VITA FRATl!:RNA 7 -:::1z10 di diritti e doveri politici: sono i soliti ·giri viziosi fra cui i adoperano ad accerchiare la vita quelli che vogli.0110 l'inerzia 1~ropria garantita dal'inerzia degli altri. . Le ·oonsegu1e1nze dell'avvento <l'ella donna alla viba. poliitica. scrno trop.po lontane e g-ra-vi perchè si possa fermarsi dinanzi al i,rmore ~he, i1l voto femm:nile ingrossi oggi, le file dell'uno o delJ'altro partito. Invece che giovare a far più forte la tra~a degli :interessi del passato, potrebbe accadere clie, estendendo il diritto di voto alla donna, si affrettasse lo scompaginamento dei vecchi partiti e si aiutasse la desiderata formazione di raggruppamenti 1iiù \'._asti rispondenti a v~ri e propri concetti e schiettamente distinti fra loro. Ch;e, se poi Ila donna ha ,potuto essere e ma•n,tenersi incompetente nelle questioni politiche, militari ed economiche, del passato cli cui non afferrava il diretto rapporto con la sua propria' vita, r,on è possibile che ess·c1.rimanga indifferente a quel!~ que;tion~ ,;ociali che nell'avvenire occuperanno quasi intera la vita deile 11azioni, ben definite nei loro confini, sicure nella solidariètà inter11azionalc. E' chiaro che nelle qllte',stioni del ·lavoro l'interesse della don.- -na è identico a quello delll'uomo e che se la: donna lavoratrice non ·ha diritto di intervento all'ora delle cl'eliberazioni accadrà che agisca senza coscienza di doveri e pe_r vie non legali all'ora delle sanzioni ; ci verrebbe a creare e ad ammettere volutamente nel mondlo del Jiavoro un elemfejnto di disordine e d,i anarch'a. Ma ogni problema. socia.le tocca la vita della donna non me- ·no di quelfa deU'uomo 1e, in misura forse anch~ maggiore: niella soluz:one di ogni p,roblema. ma-le, nell'idcazione di provvedimenti volti al miglior bene di tutti, la donna può portai-e un savio e p(}lr:tdleratogiudizio, saprà sopratutto tener vivo il senso della necessaria ·coordinazione fra gli intercs!l1 generali " particolari, perchè a11a donna sono più preeiMmente e continuam'.b1te pres:e,nti che all'uomo le •ripercussioni che i pubblici ordinamer.t_i hanRo . "t\lla. v1t,a individua.le ,e della f.imi~•. Biblioteca Gino Bianco

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