Vita fraterna - anno II - n. 19-22 - 15 nov.-15 dic. 1918

VI'l'A ft.lTIUfA Da Llthiana a Tr-:este it celere po_rta i su.oi passeggeri in meno di quattTo ore. Il primo novembre occorsero quattv:rdici ore perchè fossero in vista le .luci del pqrtQ. T,r,en!i duram,te •La: ·notte completamente al buio; macchine ansimanti in uno sforzo pietoso per trascinarsi htngo le pendenze, l'ungo ,le curve; rotaiie s,:onnesse che ad ogni -tratto davano vibra- •zioni violente. e la gente. stipata nei con-idoì fra un ·cumulo di bagagli multi formi .e nella brezza ineffabile domina.i.lite dai finest.rirui totalmente sproYVisti di vetri. · Nei pressi di Sesaoo., sei volte. i"l 1 ,treno prese 1o slancio per sui:i:era-reuna pend'ernza, e sei volte dovette retrocedere ~ncapace dì v:iincerla. Stazione per stazione il capottieno minaccia, va di ferm..aire il convoglio e faceva oscillare ne:'1'animo nostro la speranza. . A Lub-i.a1ia.dicevano chet a Trieste eira giunta già là flotta aille,a;ta; ma run.go id p-erco,rso si rac:cogliievan.o le notizi-e più ct·i- ~rate. Sa·repbe stata -La. città verso la quale era.va.mo diretti, la libera, z'Ìolle o una IRlova prigionia? Tutto dipendeva se o men.o si sateibbe visto da Nabresina il porto· il!umin,ato. Dopo qùactro arnni di fon.ebre la luce dovev1a essere l'indice deMa 110S1iravittoria. ·E Ie luci forono divorate d:agl-i occhi a \-idi di noi prigiouieri eom:e tm auspicio; e le ammi·rarono pure. chissà con qu.a:l animo, numeros.'e profughe provenienti dal Veneto in,vaso.... da:gli italiani; e che rientrav-ail!O a .Trieste. col µuro vestito che portavano indosso avendo tutto aibband'onato nella fuga. Ieri ~Éegate de.li' Austria., nell'Italia viinta, oggi cli fronte a Triest-e italhana vittoriosa neF 'llOme· &< I tal ia. · · Il nostro treno passò· in corsa a lato di lllll al'tlro -che veni va ·da'!"fronte. Nel buio della no.tt,e, non rotto da alcuna Luce neH'in- ·_terno dei vagoni, si accesero violente, contro i fim1estrini, cinque fiamme ro-S:se: nel si::cnzio elci viaggiatori assonnati scop-p.-iarono ·v·iiol'e:ntecinque detonazioni. Ungheresi? tedeschi? per rabbia? ·per gioco? La guerra abbarru:forna.vasenza speranza il fronte it,a.l;iano; 'forse per ricordarlo a noi pTigionieri tre pali.e d:i fucile si fransero _swt nostro vagone. Alla sta.z-ione di Trieste. mentre mi lasci.avo trascina.re da:lla folta veno flusdta. fui afferr.ato rudemente da un cittaoono: egli ~1·a annato di un fucile e di una coccarda tricolore. Ci gua.rdla.mmo . · 1•wn:o. sorp:re-50 dell'a.J'tro. « Ella - m.i disse fort'e Si0a,r0,e.ndole pa,- role - è il primo u.ffitiale itaJ;ano che entra a T1;este · italiana. Ven:ga >. Biblioteca Gino Bianco

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