Vita fraterna - anno II - n. 16-17-18 - 15 set.-15 ott. 1918

VITA FRATERNA .Resiste11:1a. - Num:ero cli clncembre: < Verità da ripetersi» <Id T·enente F. Paulluoci ill .CaiLboti. Numero di gennaio: (p_er i bamJbini) dtite lettere di ufficiali italiani a dne lnmbi. Numlero di febbraio: Uti eroe fra le lavoratrici. Niumero di m'aggio: (doppio): La. lettera da casa per il fronte. Ripeti•aniio qui il prezzo di questi foglietti: 10 ,copie L. 0.35; - 50 copi,e L. 1.50; - 100 copile L. 2.75; - 500 -copie L. 14. - Per numeri doppi il prezzo è doP1PiO. Aloun,e a,bbonate ci dlico;no che vorrebbero mandal"e COPIE DI « VITA FRATERNA>> AL FRONTE, ma non possono spe<llirle <firettament!e perchè la posta non trasmette periodici se non spediti direttamente' dalle Case 1e:ditrici. Ecco:. mandino a noi l'indirizzo a cui vogLiono srain mandate le copie e Yindicazion1eprecisa •di q,ual,i e q1t1anitecoCJ1pi1e! &iano, e il loro im- 'l)O;to. Noi faremo la s~ed'izione in modio che arrivino a diestinazione. - Se :<liesjd:eran.o,pog,sono rma,n:d'arciad'diiittura 1 1indirizzo -scritto da loro, cl1e applichieir,emo,sulla fascetta.: sicchè chi riceve riconosca la scrittura amica, e n,e abbia come un: saluto. Fra lettori e lettrici lit risposta all'a,rticolo Per le infenmiere di gue!'.ra < dopo guerra:» (v. N. 8-9, 15 maggio; f!ag. II5) un egregio dottore - capitano ·medico al fronte, ché si nasconde dietro lo pseudoninio· fe1n111linile «Enza» C't manda q·iteste pagine, che susC'iterà - speria1tio - iitili comme11ti. Ad Elena B. - Chi Lei sia? non so, e, non occorre saperlo; chi sia io? im_porta ancora meno: due forme di pensiero, che si incontrano, nelle loro vib.razìoni, si urtano, ~anno scoccare una scin- ·tilla, poi via di nuovo. In ogni modo io sono• Enza, piena libertà a Lei di immaginarmi come vuole, piena Libertà a me di parlart. Ha mai notato come c_i1Siparla ben.e, a cuore aperto, quando non ci si conosce? Talora si riesce a sembrare quasi persone di spirito· -- /parlò di me -; si torna alla bella e terribile semplicità dea bambi11i e dei se,lva,ggi. E ,così, io voleva dire - Ella teme di res,tare disoccupata dopo guerra? Le trovo ,io il lavoro - poco da -fare •e - molto interessante. C'è da fare .... l'Italia! E' inutile che tenti di allargare la bocca, è troppo piccola. - Così è - c'è da fare l'Italia,. nel suo popolo. • Veda, quakhe volta io penso, quale colpa avevano commesso quei poveri morti, che hanno lasciaitlo le loro ossa per i monti e J?er le valli, da meritare che un bel giorno servissero• eventualmente non so a chi per fare· fa glicerina -- e sent:<o dentro di m.e una vampata di odio, che se !P.Otesse esplodere .... Bè, vede, occorre aiutarci a placare quelle povere ombre; per- :Suaderle che- proprio non sono morti .invano del tutto: occorre trasformare· ques/\a creta _informe che ci contorna e trarne degli BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==