Vita fraterna - anno II - n. 16-17-18 - 15 set.-15 ott. 1918

--260 VITA FRATERNA (dalla lettera di im' Infermiera al fronte). L'alha mattina. a,vevo un g,rave in ,r-epairto, e sono andata pres:tissiimo all'osped:al:e - erano le s 1/2, ancora quasi ,notte - ma a que!J'ora le strade ,sono -più che mai animate e che e.mozionre pass;are in mezzo al1e .llt1ngh:e,colonrue dli camions ch'e vann~ taissù ! Poi tnw.ai schierato un me:zzo regg·ìmenito dlj soldia;ti,ruigiovanissimi che s·i ·p,repaii"ava ad andare come tutte le mattinre alle es1e.Tcitazioni,. Ebbi un mo:mento d1 oontlrari1età, alf.ìtdlea d~ dover pa,ssare .da'vanti a tutti quegl'i oochi, ~ sontliir,egl'iine•vitalbiLicommenti e frizzi. Poi pr.eval:se il senso dì. amore .che semp11e mi pr,ende davanit~ ai soldati .e comÌ!ntiaì io a saluta,dì còrdi:ahnente, passandb lot'O davanti. - ~1.1on giorno! - Buorn giorno! ,- mii _IiS~)osero con11altrett;mtta. cor<l~alri.tà!i,ed evitai così •scherzi e fri,zz-i. Arrivai alrl'o- &pedale prop.rio co111tentae mi se-ntiivb affr~tellata nel lavoro a .qu·ei: -sokl!atìni. Era una sod'<l!i:sfaz.ione pensare di corniindare la giom<\'1:acon loro. E int;i;nto i•! sole sp;u.ntava dlietro l'e Dolomiti e il Nàvegno( e ·J-oSlpettacolo ·così SIO'lennle meravigJ.iuso s'intoniava a tutta la commozione clie sentivo 1i11. cuore: non 1 da!'le!i q,ueM'ora dell:a mia· vita -p.er n!essun'aHira. :'firovai i,! mio p·ov-ero mala'to moribondo e vircin:o a quel' ilietto, in quell'ora mi,stic"a; S'erntii con un ,se,11/sodi .sp'asimo queltJo ·che l'Ita·lìa deve a questi S'Uoi figli, qttello .che Jtitalia deve div-ent<a:reper non essere indegn1 a, per giustificar•e . taln.ti sacrifici: P. O.• ' I, CONVERSAZIONE · Parole della Direzione e Noterelle d'Amministrazione. Còntinuiamo Je nostre « interessanti os&ervazioni li. La nO\st'ra « s,vegLi<J; », il nostro richiamo d'urgenza agli So ab- .bona ti morosi non ci ha fatto giungere .sub,\jto tutte le 8o quote .che dobbiamo ricevere e che aspettiamo. Invece ci sono arrivati due vaglia da abbonate già in regola coN'amministrazione. Una, a cùi la rivista era fatta mandare 111 dono< tacimmente, da un'amica. L'altra, 'una delle maestre rurali abbonate dall'Un.iohe Insegnanti. Questa ci manda. con parole ca- -hissime. in un so'! vaglia il suo abbonamento sostenitore dell'anBiblioteca Gino Bianco

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