Vita fraterna - anno II - n. 10-11 - 15 giugno 1918

188 VITA FRATERNA· ogni preoccupazione ,esteriore. Ma sarà u~mo S?pr~ tu~to, perchè a_vrà sentito ardere !Più tormentoso nel •dolore 11 des1deno dli _una conqmstach'! dal dol!ore affra~hi l'Umaruità. Ogni sua rinunc;.ia. d'ora non sarà l'egoistica previdenza ad una futura di,siUusione, l'allenamento a la tolleranza del male. 1>4a sarà un- atto di fede verso l'avvenire dell'umanità.· Qu~sto è l'uomo che ~ po!rai tr:OIV~re~el tuo viaggio. , .. Non so in quale precisa tnnoea egli -patisca. Ma sono certo eh ,egli si trova in una trincea ed è il migliore &una moltitudine di buoni. Cercalo colli fiducia.. Fruga con la tua 1a,nterna in ogni sinuosità, in o_gruiangcolo. Lo troverai incrostato di ·fan_go, lac·ero e sanguinoso. Ma ne' suoi occhi brillerà una. luoei tranquilla e alta. Una luce di rivelaziorne. Avrai vinta la scommes·sa ! Schopenhauer ,scenderà a sua volta su questa pav•era terra strazi-ata, mai fidente, a t,eissere l'elogio dell'a d'onna. Reciterà 1 1 a palinodia d'elle sue antiche co.11ivi11zioni.Ma farà anch'esso opeira decorosa e giusta. ~ No,n, ti trattengo più. Compi la. tua missione e to-sto ritorna al .Limbo con la lieta nov,edl'a. * * * ·-Diog-erneno-n si mosise. I suoi occhi estatici sembrava-no contem- ·plare parvenze liontane.. Ma acli un tratto si scosse e s,i -drizzò con impazienza come se tr,opp.o ;wess-e indugiato. Poi uscì •sil-enzio.so,senza guardarmi, abbozzando CO!lJ la mano un g,e:sto di saluto. - Diogene! hai dimtenticata la lanterna - gli gri-dai affacciandomi a l'ingresso· d'el ricovero. Si volse e mi fissò con uno strano sguardo. Sotto l'ombra tenu,e d'un .rimpianto brillava la lit.ice d1un imipazient-e desiderio. Sorrise melanconicamente, tentennandlo il capo bianco,. - Custadiscila - escl:amò con voc-e risoluta. - V,errò a riprenderla pai. Ora mi si conviene meglio un, •fucile. - Ma ,che -vuoi fare, Diogene? ' - Voglio diventare uomo! - m1 rispose con semplicità. - E scompairve. * * * Sono passate a,lcune settimane da quella sera incllim\enticahile, ma Diogene 1110nè anco-ra tornato a ri:p,r-eruder,ela larnterna. Confuso nella ' n10ltitu·dine anonima cl1eisold'atirui in grigio-verd.e, if filosofo, cance_l1ato og-ni segno di vecchia!Ìa e d1 cinismo-, combatt.erà l,a dura battaglia. Spero. di rivederlo nella sosta che s,eguirà alla vittoria. Certo interessantissimo ri,escirà il. nostro nuovo incontro. La lanterna, poichè 1 m'impicciava, l'ho s,ped'ita al Museo dei Bombardi•eri, dove tut_ti potranno vedlerla d'opo la guerra. · Non temo affatto per questa alienazione l'ira di Diogene. A che gioverebbe un così fioco luJmicino-in mezzo a. tanta luce? Tenente Antonio Greppi. (Zona di Guerra). BibliotecaGino Bianco

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