Vita fraterna - anno II - n. 8-9 - 15 maggio 1918

VITA FRATERNA 3 figlio che difenda la casa di sua madre e sua madre. Su ogni altr-0 sentimento, su quello .stesso della conservazione delJa propria vita, su ogni istinto e su quello il:riflesso della paura collettiva che volge talvolta in fuga come greggi di pecore gli interi batt.aglioni irresistibile, sulla eccitazione che il pericolo ed il moto ed il frastuono producono, questo solo istinto, questo solo sentimento deve sovrastare e dominare: che la 1 Patria, che vostra madi·e è assalita, e bisogna difençlerla. E la difesa -effi-. cace in guerra è quella di chi resta padrone di se, sereno e rapido: quella di chi non perde la testa. Voi sapete del resto come il nostr•o « Codice penale» sanzioni la morte infamante per chi si ,permetta grida ed atti vili o comunque eccitanti alla ribellione o alla fuga nel combattimento; e che al contrario il « Regolamento» -citato, dice: « Si rende altan1ente benemerito il militare che negli scompigli talora. inevitabili della lotta, fa opera ~ ANCHE SE NON GLI COMPETE PER RAG IONE DI GRADO - per raccozzare individui o drappelli sbandati ·o dispersi, ri-ordinarli e ric.ondu rli al combattirnento collegandosi appena sia possibile con altri nuclei di forza o con comando supel'iore ». Chi può far questo è giustappunto chi rin1ane anche in mezzo al pericolo si - cur,o di sè;· chi, fermo nel suo dovere, ha saputo, calmo, dominarsi e giudicare. Perchè, se si vuol concludere, dopo .:iuello d'~ccorrere do.v'è la mischia, nel giro della propria azione ..... due sono i consigli che si possono dare al combattente, due le parole chi riassumono il suo doveroso atteggiamento: « FERMEZZA ED AHDIRE »: conservare la propria facoltà di. giudizio anche nel tumulto, e credere fennamente che se il fuoco è necessario, solo un definitivo irruente impeto alla baionetta d,ecide della giornata. Anche se non v'è luogo a compirlo, ciò vi· trascinerà innanzi ardita1nente e farà vigorosa la vostra azione. Che è l'es- <::enziale. , '... Perchè in guerra come del resto nella vita, la vittoria è di chi fermamente crede in essa. Siate fortemente_ convinti di vincere e vincerete. Come potete dubitare dunque un istante solo che la causa vostra che è la causa della vostra Patria non sia la più giusta? Come potete dubitare un istante che Dio non l'aiuti, che la forza dei vostri padri e_d il loro tHoismo, non sia in voi e per voi, non vi sostenga? E' certo che voi vincerete percb è voi combattete in cospetto della vostra nazione e iper essa. Non vi è dubbio che voi vincerete perchè è necessario vincere, perchè è una irrimediabile vergogna non vincere. E piuttosto morire! 1 Ora vi dirò che tutti gli eserciti che han c.ombattuto con questa fede entusiastica si son coperti di gloria. BibliotecaGino Bianco-

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