Vita fraterna - anno II - n. 8-9 - 15 maggio 1918

VITA FRATERNA 125 Rendetevi conto di quanto-:"danno fate alla piccola coraggiosa impresa, della rivista, col vostro ritardo, dovuto - non ne dubitiamo - solo a dimenticanza, a trascuranza; ma non meno dannoso per questo. Volete farne onorevol,e an1menda, farvi perdonare anzi rin- _graziare da Vita F'raterna? Mandate subito il vostro abbonamentoi sostenitore, o almeno, col vostro, un nuovo abbonamento. Questo numero porta con sè ancora « VITTORIA! » anzic- •Chè « RESISTE ZA! »: le paginette per i soldati, la fine dei .pensieri stralciati dai discorsi 1nilitari di Giovanni Boine. - Perchè da più d'uno fra i nostri Amici ufficiali al fronte ci è stato chiesto di aver presto completa questa serie, che serv·e loro come una guida lu1ninosa ,per i discorsi quotidiani di propaganda fra le truppe. - Con questo quarto foglietto, infatti, la serie è completa. ___ · Ricordiamo ad Amiche ed Amici che il Convegno ~Iensile di Vita Fraterna ha luogo ogni pri'ma dom,enica del mese, alle ore 16, ospite il Centro di lavoro per i soldati, Milano, via Bigli 15; - e che ogni giovedì, dalle 14 alle 16, chi ha qualche cosa da dire o da chiedere alla direzione di Vita Fraterna, può trovarci pure in via Bigli 15, all'amico Centro. POSTA APERTA: Capitano P. Z. e Ten. A.. B .... e Colleghi, Zona Guerra: - Grazje della promessa di una loro visita a Vita Fraterna nella prossima licenza. Le visite dal fronte, le visite di c01nbattenti sono sempre tra le .più preziose. Se si troveranno a iVIilano la prima domenica del mese, non 1nanchino di venire alla riunione di Vita Fraterna, alle 16, in via Bigli, 15. - Come v.edono, secondo il loro simpatico desiderio, mettiamo questa rispo~ta alla loro domanda qui aperta, sicchè valga anche iper gli altri Amici combattenti. · Fare! Piccoli « Uffici » familiari. Così: naturalmente. Si può bene aver fissato un ufficio d'informazioni in un centro pubblico centrale, ma se le persone interessate abitano nel rione medesimo dove abitiamo noi, è naturale che le riceviamo in casa. Perchè infatti obbligarle a per- ' dere un'infinità di tempo; a .compromettere occupazioni, ad abbandonare n1agari i figliuoletti, se mamme, per fare un, lu1 ngo tragitto, in ore con1andate, fino al centro dell~ città? - Venite! BibliotecaGino Bianco

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