Vita fraterna - anno II - n. 7 - 15 aprile 1918

VITA FRATERNA 111 E se1npre deve portargU, questa corrispondenza, il sènso della nostra fede nella vittoria; qualche relazione di belle cose vedute o sentite che com1nuovono ed es.altano; di buone cose che consolano; qualche luce, forse, sui grandi fatti di cui egli è un piccolo agente - così importante! e così umne e ignorato ... e così inconscio... E della serenità, della calma, della fiducia, deve portargli, ... un senso di dolcezza e di fierezza insiem13 che gli faccia pensare: « Quello che io facciio dev'essere pur bello e buono - se 1ni vogliono così bene perchè lo faccio ... )> e che gli faccia sentire, sia pur confusamente a lui che ad ogni 1nomento può morire per lei, la santa ·realtà di questa nostra Italia! Questa seconda iniziati.va della corrispondenza coi soldati è, 1ni pare veramente preziosa. Essa è attuabile· anche da persone già occupatissin1e, che non potrebbero impegnare la loro òpera per un orario stabilito: il tempo per essa si può sempre trovare in qualche ritaglio libero della giornata o della· sera. Ed è attuabile anche da tante persone entusiaste, volenterose, 1na che, per condizioni speciali di vita, trovandosi in campagna o che so io, non possono partecipare quanto vorrebbero ad opere patriottiche. E' da augurarsi che simili iniziative prosperino in ogni parte d'I't6,lia. Tutto il paese deve accompagnare i suoi co1nbattenti e assisterli anche quando sono lassù. Prosperino e si sviluppino. Oltre all'accompagnaniento per la partenza, sarebbe ottima opera il ricevimento alle stazioni d'arrivo dei soldati· che vengono, l'accpglienza, il festeggiamento de~le tradotte che ce li riportano in licenza dal fronte, e l'assistenza cordiale e gradevole a ogni soldato in licenza, che non lo lasci in balì a dj quelli (e sono molti e diversi) che delle licenze approfittano per disarmarne l'animo, o ·peggio volgerlo contro la patria! _Avanti, Italia! Per far accettare la nostra propaganda patriottica popolare, e renderla feconda. (echi deUa riilnione di Vita Fraterna del 7 aprile). Si è preso in C<onsiderazione il fatto del diminuire di pubblico col ripetersi delle conferenze patriottiche domenicali nella scuola di Via Stoppani. Smettere? o. Il bisogno non è cessato nè diminuito. E' più che mai grande e u1'!.gente. Intensificare anzi l'opera, e estenderla. Cercare n11ovi mezzi e più sicuri di penetrazione. Si è pensato di chiedere l'appoggi.o anche di altre direzioni di scuole, e anche in altre scuole iniziare, svolgere l'opera. BibliotecaGino Bianco

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