Vita fraterna - anno II - n. 7 - 15 aprile 1918

VITA FRATERNA 105 fin quasi sugli occhi tanto da coprire un poco il sopracciglio destro,. e da dare allo sguardo una certa tagliente durezza. :Ma i riccioli biondi accesi ne sfuggono a carezzare le guance rosate e la bocca si porge un poco, facile al sorriso. èro è pur l'abito, ma una rosa violentemente rossa è ·posata sul seno, a ferma:re finalmente lo scollo a punta della camicetta. Nere sono le scarpe attillate che modella,.no il piede piccolino e salgono molto alto (ma la gonna cortissima lascia pur vedere la rosea trasparenza della pelle sotto le calze velate). Sedutasi, ha posto con mossa vivace una gamba a cavalcioni dell'altra, e dondola il piede sospeso con moto ritmico e inquieto. Tutti la gnardano, ed essa guarda tutti con gli occhi scuri e brillanti, sottolineati da tristi ombre violacee. Noto che quando il suo sguardo si è posato passando sul bambinetto che ride e cinguetta, essa ne lo ha distolto subito con un piccolo fremito delle narici; quando si è posato sulla giovinetta nera e severa, il suo nasetto si è rizzato superbamente, e le labbra di un rosso acc~so molto dubbio hanno abbozzato un sorrisetto particolare. Poi, finita l 'j spezio'ne di tutto il tram, ha posato gli occhi, socchiudendoli un poco, sul giovane ufficiale, e ve li Uen fissi, col capo lie, emente buttato indietro. Ho, guardando l'una e l'altra, la sensazione precisa della loro inconsapevole e terribile alleanza. emiche le giudicherebbe. nn osservatore superficiale. Nemiche forse si considerano esse medesime. Sono potenti assidue collaboratrici. Per il male, p~r la tristezza, per l'avvilimento dell'uomo e dell'umanità . . · Nell'una è,· probabilmente, Hlibate.zza di costnme, rigida dirittura di principii; nell'altra è ogni miseria. Ma la sgradevolezza austera della prima fa disamare i costun1i e i principii che sono suoi, e dà buon gioco all'attrattiva procace dell'altra; il ·SUO severo ritrarsi aiuta il trionfo di quel porgersi provocante. Quali falsi e malefici ideali di egoismo spirituale, di « perfezione>> ingenerosa, nell'isolari1ento, o quale arida educazione di gelido cerebrali.sn10, hanno compresso, contorto, ucciso in questa giovinetta (in tante, in troppe altre!) la spontaneità e la coscienza della missione femminile e giovanile? missione di amore, di gioia, e di bellezza, per il bene della vita! Quale inganno, quale errore morale fa .che tante e tante giovinette rinneghino questa 1nissione come rma tentt;t,zione? fa che esse abbandonino i giovani, di cui dovrebbero essere le pure e serene compagne nella vita, a quelle infelicissime che n1entiscono l'àmore, · la gioia, la bellezza, e la vita? ... (puo continua1'e"). adar. BibliotecaGino Bianco

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