Vita fraterna - anno II - n. 2 - 31 gennaio 1918

VITA FRATERNA 21 p-0rci Pno ,sbanco ,di camfici.e rosse oltl'e Adriait~co, ,pe:r g-eitta.r.e il Garibaldi fra plebi fanatiche e reazionarie e mandarlo così a ce1~bam-0r.te. Nel ,sol,operiodo ,stor-ko in 1cui gli intere.ssi italiani e ,pJ·ussiani coincildess.ero, nel quarito d~ora po.J.i.ti<cnoel quale la 1potenza nostra era necessaria, indispensabile alla politica di Mag1dcl>u11goq, ueg,1i ,0bbliiqui ,s-eitten.tiiona:lsie1P,peroservirsi di ·noi ma non si curarono di nascondere tutto l'odio di Tazza e l'avveris:ione veriso i nostri isitituti ,Fibe,ral-·i.,verso la. nostra ,civiltà dernocratka! Peiccaito grave fu - e in i1s,pe1eideegli italian.1 .di ,siniJstra cftl,e rimpr-0,veraron,o ,alla v,ecchia desrtra la sua giusta diffidenza - lasciarci assopire, poi, dall'illusione di inesistenti affinità, fraintendere il valore ideale della nostra unità conseg~i.ta ·attaJVeirso J-e pI'tove deJ martirio a1Pipaiaindoila .quasi a;lil'unttà ge·rimani1ca pro'Cla·m·ata d'al sup,er.s.tite f.euda.1e- -simo. Il ,contegno corre,t,t()I,e amic:he.v·ole che alcuno te,nga quando ha bi1sogno di. n-0i non è ruf.fa'titp (Proiba-torir0 niè 1ded.ila rsua soUd-a one:Stà nè della sua reale simpatia; _ma, nelle stesse circostanze, il rag,gir-0 e ,lo ,si0herno te:Stimo!niano la .sua 1caipaci,tà di tradire e la sua acre repugnanza. Perchè alla Prussia, che ci aveva abbandonati e vituperati nel 1866, avevamo noi fatto, di poi, un credito ideale senza limiti? Non mai abbastanza, infine, ci rifaremo a considerare qu~llo che il Silva ha, nel su,o libro, modo di ribadire ancora una volta: che. le rgio11;natedel 24 giugno e idiel 20 ,lugli,o 1866 1fur-0n,o entnrm~-e· ifat.ali no:n 1p.e•r Ja gnwità ideUe 1nostre pe,:rdite. e dei no5tri insuccessi ma per l'impressione che ne avemmo. • Ve!d,emmo 'l1na cata.stro,f,e dove non ,era d1e una ,siconrfitta ripara.bile. Le perdite a Custoza furono equivalenti: 3281 morti e feriti 1e 4000 pr:igi1oni,e,ri ci:rca daJ1 la nostra 1parte, 5154 mo1rli ,e feriti e 1400 pTigionieri da.Ila ,parte a;ustriaica. Soomp1iglia.te tre divisioni, quattro ce ne restavano, però, intatte sul Mincio (II 0 corpo d'Armata Cucchiari), otto (IV0 corpo d'Arn1ata Cialdini) non impegnate sul Po; ci erano di fronte aippena 80000 austriaci, e ·pur, per un istante, si pensò a ritirarsi sino a Cremona ed a Pia:ce:nza. Il Tegetthoff a Lissa, al pari dell'arciduca Alberto a Custoza, :teonette la nostra; contro ·offensiva essendo inconce,p·ibile. che con 400 cannoni di riserva la nostra flotta riprendesse, la sera di Lissa, la triste via di Ancona. BibliotecaGino Bianco

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