Vita fraterna - anno II - n. 2 - 31 gennaio 1918

24 VITA FRATERNA ma di riforme, diffonderlo, e richiedere le adesioni di quelli che dONranno attuarlo, cioè dei nuovi rivoluzionari. I capl dovranno essere competenti e apostoli, per poter diventare nello stesso tempo uomini di governo e dominatori di 1nasse, tipo Lloyd George. Per accostarci ad un esempio più no,strano_ dovremmo augurarci un capo che comprenda in sè Cavour e )Iazzini, tanto per capirci. Questo nuovo partito è- necessario per scongiurare col nostro paese due pericoli altrimenti inevitabili ed egualmente funesti: il ,pericolo del rivoluzionarismo lazza'rista o... lazzarone; il perioolo del riformismo giolittiano. Entrambe le correnti già appuntano i loro sguardi sozzi e cupidi sulle masse dei reduci dalle trincee e sperano di poterne fruttare a proprio profitto la sensibilità, i dolori, i sacrifici.. .. E si toccano le mani sotto ie con1piacenti tavolette di Montecitorio, pregustando la gioia di ritornare, come i ladri di Pisa, a combattersi a chiacchere e a dimostrazioni, e a concordarsi quando si tratta di gabellare il prossimo~ Dietro di loro spia e attende la Germania di Bulow e di Landsberg ansiosa di nuove intese politiche ed economiche. Lazzarismo e giolittismo sono due complici reciprocamente necessari, ricordiamocelo. Il primo per minacciare il finimondo, il secondo per co'ncedere appena il « parecchio », entrambi per impedire che la guerra produca i suoi veri e profondi effetti rivoluzionari. Richiamiamo alla memoria il « coraggioso » di- ' corso di Cune-o nell'agosto 1917 ed il compiac!mento onde i socialisti ne « presero atto». Bisogna togliere al lazzarismo il mo111opoliodella rivoluzione, altrimenti quell'onda possente e irrefrenabile! di vita nuova che è scaturita d~lla guerra i1mpaluderà nell'anarchia o forse, meno ancora ma peggio, nel.. ... cooperativismo elettorale - tessere e schede pèr il Pus -; bisogna inoltre togliere al gi:01littismo il 1nonopolio delle riforme, altrimenti i nuovi bisogni e f nuovi mezzi serviranno a ristabilire il dominio di quelle putride combriccole dirigenti che la guerra ha spazzate. Noi reduci formeremo dunque un partito che sar~ rivoluzionario nell'anima, cioè risoluto ad imporre la giustizia e uguale per tutU, e sarà riformista nelle opere, perchè concreterà giustizia ed eguaglianza e leggi radicalmente rinnovatrici. BibliotecaGino Bianco

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