Vita fraterna - anno I - n. 12 - 15 dicembre 1917

376 VITA FRATERNA IL PERICOLO DELLA SICUREZZA Guardiamocene, perchè è dei più insidiosi per la nostra vittoria. Già ne abbiamo provato i danni terribilmente. - E' bene il senso di sicurezza dall'invasione che i combattenti d' Italia davano al Paese con le loro continue avanzate prima del disastro di Caporetto, quello che nel terreno troppo vasto e troppo fecondo dell'egoismo, dell' ingratitudine, dell'incoscienza borghese, ha lasciato germinare l' indifferenza per la guerra e per chi la combatteva. Ha permesso che mentre l' Italià si cingeva di una frontiera di fuoco e di sangue, di sacrificio e di dolore, all' interno, la vita proseguisse « normale. • · E' successo troppo in grande e collettivamente qualche cosa di simile al fatto tristissimo individuale dell' imboscamer:ito_: chi non era minacciato direttamente dalla guerra, mostrava di disinteressarsene. I guadagni crescevano; le restrizioni di legge nei consumi si ·eludevano abilmente; i divertimenti si scatenav.ano più folli che mai. Si diceva che teatri ecc. servivano a tener « seren_o.lo spirito » ! ma tenevano sereno lo spirito solo di chi non pensava affatto alla guerra, ed era poi pronto a lamentarsene pel minimo fastidio che ne aveva; ma ai soldati veri, ai combattenti, alle loro famiglie ansiòse, alle fa- . miglie dei morti, questa continuazione <I. normale » della vita riusciva insulto e provocazione atroce! La guerra, durando, ·diveniva più gravosa e dolorosa per chi la faceva; ma questa gente se ne andava disinteressando sempre più. Tanto, si continuava a vincere; i soldati funzionavano bene; - ed erano passati di mo~a ..... La nazione ha abbandonato i suoi combattenti : li ha lasciati soli in trincea; si è stancata di loro prima che a loro fosse leèito ascoltare la propria ben altra stanchezza. E intanto, i nemici stranieri infiltrati nel paese in _veste di am1c1 o di neutrali, e i nemici interni, si lasciavano combattere alle spali~ · dei nostri soldati, con stolta e colpevole fiducia; perchè si temeva · meno la loro insidia alla salute patria, che un miserabile danno di interessi individuali. .Ma quando è venuto il nostro rovescio, l'opinione pubblica ha dovuto destarsi, e riconoscere (tanto forti e martellanti erano gli ammonimenti di quei giorni) la gran parte di responsab_ilità che gravava su questo atteggiamento ·imbelle del paese. E' stat-0 l'insorgere, l'imBiblioteca Gino Bianco

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