Vita fraterna - anno I - n. 3 - 10 marzo 1917

VITA FRATERNA 67 Rideva delle utopie umanitarie. Per essa la plebe rappre– senta, a uno strato inferiore non di fallo soltanto, n1a anche moraln1ente. · Tra i miei compagni di scuola pochi sogna vano con mc la vera uguaglianza, la solidarietà u1nana. I e ho riveduti alcuni in trincea. Mi hanno parlato dei loro soldati con en– tusias1no, con commozione. E non soltanto perchè _sapevano conquistare le trincee. La guerra ha rivelato valori che n1olti nemmeno an1- 1ncttevano. Ha disperso con l'evidenza più lu1ninosa l'on1bra di certi 111eschini pregiudizi. Agli orgogliosi purificati dal sacrificio gli umili hanno aperto la grande anin1a, che già da un pezzo sapeva sacri– ficarsi. E il dolore comune e i comuni entusias111i li hanno iden tilicati in una sola nobiltà. Dicano ora i primi la loro anunirazione co1nmossa. La dovranno sentire ~nche gli egoisti e gli affetti d'ostinato scetticis1110 che ancora s'annidano nel paese. E sarà questo tardivo, ma sincero riconoscimento, la più eloquente san– zione della nuova solidarietà, la più leale promessa di una feconda collaborazione. Anch'io, sebbene in 1ninor n1isura, ho il 1Tiio debito da estinguere. \~olevo bene a quei bravi ragazzi abbronzati dal sole o anneriti da le dfficine, rudi e onesti. ì\·la il n1io senfitnento era soprattutto simpatia a. tratta per la causa dei sacrificati. Non mi ero 1nai accostato ad essi più di quanto fosse ·necessario per conoscere la loro condizione sociale. Ho avuto torto. C'era in essi una sensibilità, una dignità insospettate. Neanch'essi forse sapevano di possederle. Stagn~vano nell'i– nerzia. Io che 1ni davo una cert' aria di n1aestro sento ora di non essere che un semplice collaboratore. Ho perduto in orgoglio,. ma ho guadagnato molto in fiducia. Le ho conosciute bene, le ho valutate ad una ad una, tutte le risor. e 111oralidi questi bravi ragazzi, sen1i-anafabeti. Ho vissuto tra di essi qualche n1ese condividendone di– sagi e pericoli. Il mio coraggio s' è te1nprato nel loro co– raggio. La mia sensibilità 1nolto s'è aflìnata nelle emozioni ch'essi m'hanno suscitato. Come li sento ancora vicini dopo un mese ~ 1nez?:o di forzata lontana.111,a) - Tratto tratto mi BibliotecaGino Bianco

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