Vita fraterna - anno I - n. 3 - 10 marzo 1917

Milano - Anno J. 10 Marzo 1917. N. 3 • • VITA FRATERNA • • RIVISTA MENSILE DI STUDIO E DI AZIONE f\bbon. annui ordinari L. 5 o o o f\bbon. annui sostenitori L. 10 EMOZIONIDI GUERRA L' J\NIMJ\ DEI SOLDATI È una bella giornata. La can1era d~ll' ospedale è illumi– nata e intiepidita da un sole limpido. Ho sentito rinascere in questa vigilia di primavera molti buoni_ propositi e uno di essi m' ha ficcato la penna tra le dita. Ma subito mi sono trovato a le prese con una difficoltà. Il titolo. Ho scritto a grossi caratteri senza convincin1ento: e Im– pressioni di guerra ». ~Ia tosto un rigo è corso su le parole. No. Impressioni no. Io non sono un giornalista, sono un sol– dato. Non ho veduto la guerra da lontano. L' ho vissuta. - ~la c'era una parola che poteva rispecchiare con fedeltà il n1io stato d'animo di fronte alla guerra. E s' è spontanea– mente affacciata a l' intelletto. - Io voglio reagire con qual– che reale emozione a le troppo artificiali impressioni dei giornalisti. Invito tutti i soldati che non sono del tutto anal– fabeti a fare altrettanto. La guerra ha suscitato una vasta letteratura epica. Quasi quotidianamente ogni giornale che si rispetti offre a' suoi lettori qualche colonna di episodi eroici. Tutti i corrispon– denti si sono fatti apologisti del valore italiano. ~la io li chiamo falsi apologisti. ~1olto, troppo, essi dicono degli episodii e troppo poco dei sol da ti. Fanno molta lettera tura estetica e pochissima psicologia. Lo si capisce. I corrispondenti de' grandi giornali vedono la guerra a una certa distanza, la sentono per ri– flesso, non la vivono. Esaminano scrupolosamente in tutti i particolari il paesaggio di un determinato settore da un'al– tura, da un osservatorio, e annotano informazioni e notizie ... Biblioteca Gino Bianco .

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