dello spirito eppur vigile sulle minuzie domestiche. L'Almanacco italiano è una miniera di cognizioni utili, una vera enciclopediaper tutti da cui sarà difficile poter prescindere nel corso dell'anno. Calendario atlante De Agostini. Perchè mettere il vecchio e funzio- . nale « De Agostini » fra tante pubblicazioni legate all'efjimerità di un anno o al più di un decennio e tanto schive - in genere - dagli argomenti concreti, contingenti? p R Ormai in ogni casa, durante le feste natalizie, trova posto, piccolo o grande, il Presepe; un colore di più per la solennità più piena di «colore» tradizionale, un richiamo più intenso alla idealità di rinascita che si accompagna al fatto di Betlem. (A proposito vorremmo chiederci perchè certi Enti o Dopolavoro insistano per le loro cerimonie assistenziali natalizie a presen• tare la doppia simbologia natalizia del presepe e dell'albero. Come a dire : accettiamo il pre• sepe italico ecc. ecc., però le nostre simpatie non possono scordarsi dell'alberello del nord). Il Sindacato Belle Arti di Milano continuando in un'iniziativa che si vorrebbe fosse generaliz• zata, ha organizzato un suo presepe a fini assistenziali. Decine di artisti sono stati chiamati a raccolta. Registi, scultori, scenografi, maghi delle luci hanno recato ognuno un contributo concreto attraverso una loro YIA CONSOLARE FondazioneRuffilli- Forlì Dobbiamo dire che frammezzo a tante guide per navigazioni spirituali o artistiche, questa completissima, sicurissima presentazione e spiegazione di ogni piega della superficie terrestre,di ogni segreto economico, di ogni spostamento politico concreto, documentabile con una modificazione di confini e con un trattato di commercio, ci fa ricordare finalmente che abbiamo i piedi puntati sulla terra e che su questa dobbiarno camminare e non sulle nuvole? E s E opera, una statua, un particolare scenografico e altro. Ne è venuta fuori una bella composizione, ligia ai motivi tradizionali, senza stramberie concettuali, senza - se vogliamo - troppi estremismi modernistici per man• tenere il rispetto alla tradizionale iconografia. Tutto bene; nessun neo in questa plastica rievocazione del Natale ; figuratevi se c'erano i so• liti errori di prospettiva o le incongruenze storiche che infiorano i presepini parrocchiali o quelli che allestiscono i bimbi nelle case! Eppure, che dobbiamo dire?, faceva freddo sotto la Loggia dei Mercanti, dove la originale esposizione era allestita. Niente entusiasmo di bimbi ; a nessuno di quei ragazzi e di quelle mamme sarebbe saltato in mente di recicitare il Bambino sermoncino a quel Gesù, fulgido d' argento, così lontano, appollaiato sul cucuzzolo di una montagna. Vogliamo consigliare questo « calendario > a tutti gli artisti d'Italia ? Nonostante ogni pecca di particolare o di margine, questa pila di volumetti che ci sta dinnanzi ci dice che in Italia molto si lavora e molto si prep~ra per l'avvenire. Ciò ci dà animo alla speranza e ci lascia credere che un'altra anno i giovani . vorranno e potranno essere presenti ti, con ùna loro vocepiù inconfondibile più ficura, più costruttrice. ARMA p E Niente che ispirasse devozione o considerazioni spirituali. Eppure, anche i presepi napoletani erano opere di artisti ! Come mai quella ingenuità di concezioni, quella linearità di composizioni sapeva di manierato, di voluto e richiamava alla mente certe scenografie dalle stilizzazioni alchimicamente dosate, matematicamente disposte a creare gli effetti? O meglio un effetto solo. Quello che interessa i più. Fare pensare : « Guarda com'è moderno!». Il « Meridiano di Roma » ha voluto ultimamente scoprirvi significazioni di orientamenti spirituali per gli artisti partecipanti alla straordinaria rassegna. Ci pare un pò troppo per questa compos1z10ne ispirata non da una vera commozione spirituale, ma da vaghi tremolii sentimentali. Letteratura, si direbbe, parlando di una poesia o di un romanzo. PADRE GUARDlANO 29
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