Unità proletaria - anno III - n. 16-17 - 30 settembre 1974

30 Settembre 1974 UNITA' PROLETARIA Leconseguenzedellacrisisul tessutoeconomicoe socialedel Sud e il ruolodel nostropartito Rimango convinto della necessità di sonolineare alcuni problemi nel momento in cui PdUPe Manifesto muovono i primi passi comuni e si prefiggono di fondere. con la conclusione organizzativa del processo di aggregazione in un unico crogiuolo le proprie esperienze e i propri sforzi per dar gambe più robuste al loro discorso politico. Problemi che. personalmente. ritengo essenziali per il futuro stesso della forza politica che si va costruendo e che. quindi. vanno chiarite e sonolineate non foss'altro che per verificare il punto di omogeneizzazione del nostro discorso ed eventua. li differenti valutazioni e difficoltà di partenza nello sforzo costante di su. perarle con il confronto. la creatività politica, il lavoro comune. Questione meridionale e rapporto USA-Italia le uJtirne Vicende nel ~edrte~eo pongono c:on pres. sante dr11mmabcità lnt\anzl a nma la s1n,stra l'ampiezza intemaz:onale dello scontTO ln atto e il fatto che. aW1~terno deJl'eeonor:-uamond!ale ag11&- t11 e Instabile. 11taJ,a. che rappresenti uno degll anefll P'ù debolt -del 1a Strvttu"'8 ca,. pitali.st ca in1emuionale. sta per fare la fine d! elaMICO vuo di coeck> tra f vasr di ferro e soprattvtto sta ~ sch1ando dj vedersi assegnare un ruolo di sempte maggiore subordtnaziOne a'!e mi"'I! lnr pena'rstiehe degli U.SA In questo quadro. se. fin<> ra. Il problema del ,-,,ez:zog1omo italt.ano cost.tuiva un no6o di fondo pe· ehiw,que si ponesse il compito di el• 19! USA. riportare a'.!a co:npet1t,,..,t1 i granai g.ac1meni1 ai petrolio oell A.as ..a e del Mare de. h.ord e. con ques:o. dare un duro colpo a I ecoo<> m,a òell E\Jropa e dei Giappone Il aato d1 durezza. d1 im.olu.zione ecooormca e soc a'e in tutta I Europa sta proprio ln questo nooo: nedo scontro ,n:enmpena: stico ne.I aeu:ezza d1 questo sconu-o e net <» me la classe d1ngen:e europea s. appresta a costruire ,e cond.z1on1per reggers1 1n p.ed1 essa stessa, tentanc:o ci ro-.esc,are sulla c:asse opera a I costi di queste c;ontraddz10m lnteme ai cap1tai.smo mon-- d1ale Ot fronte, a q.:esto \&s:o tentatn.o di stabiltZ2az1oneeuropea, I e,emento d1 durezza cne ~1eoe da.la componente intemauona,e e che e col.egata alla rozzezza e a:Ja arrogante presenza amencana. p& sa fortemente wl nostro Paese. Le trame nere, 1iebombe. la strategia de1\a tensione non sono solo Il fNttO di qualche gruppetto d1 fa.scisti eug.:• tJ. J'erlte1enz.a,a fon.a. :a loro raziOna!ti stessa. ,e eomplic1ta c.he tro·,ano ne:10 Stato e ne!.e classi donunant1 nve,ano que.sto conte.sto 1~ ternazion.a:e; I servizJ segreti di Israele, la C1a, I traffici d'armi prospettano ur. legame $lido tra forte intemaz10N!-ol che vogliono normalizzare I' Europa e forze mteme che s1; gnano d, farla hnjta con lo • seaMalo ,ta!1ano• Oueste forte però. si trovano d1 f~ te ai:a pro-fonda contraddiz.,one che e· e tra il d.segno economieo del'a borghes:a e Ja .sua gestione politica nel momento in CtJI si trovano c1:nnanz1, non piegata, una classe operaia che da a.lcunl anni à protagonista dl tvtte le vicende politiche del nostro Paese. E' qve.st, conrradd1zione /a causa delle ripeltlte crisi di gcwerno e della pe.r,d~ larita delle formule politiche da qui na.scono le oscillazioni rra J centro-.sm,stra e il cen. tro-desua. gli occh,egg,amentl al s,ndacafo. ranunu con I liberali: li ,.torno al centro s.r.istr• e gJJ ,mm·ccamem, con ~ PCI: da qui flncapacita di dare una sol/Jlione po/,tr ca a qvesro grosso problema che ha dr.-ar,h la ciane dm• ger.te nel momento lo wl la e/use opera;• si rifivta di farsi carico della cri&' Una crisi :taliana che. ponendosi Il problema della cornpet1ttv,:.à del1"1ndustria a i,..ello eur1; peo attraverso profonde nstrutturaztoni tecnologiche e dì set.ore po.-ie 1n Ione. con concentraz.ioni, lieenz amen:.• cassa lntegrazjone. .spos·t~ menti di attMtà. proprio quelle conquiste (soprattutto la Il /B bo.rare W\I linea poLuca ahernatl\'a e sì pre'1gges.sela ro:- tura del meccanismo di sv.lupPo che hl regolato la nostra eeonom<a m questi a!Vl1 (!e cui con.s.09',lenze pratiche sono rappresen~:e da•:·am.a:e cnsi senza sbocc.hi}, oggi a-f. front3..-e con ser.e--..à oroblema de.' •.~euoçiorno dL~en~ v.ta e per eh unque vogha porsi. jn tempo, il problema più ampio del ~o di vassa'1agg,o mi .:are dell italoa agli Stat, Un,ti d America. Due.sto è des-Lna:o ad accentua--sJ se come $8-nbra. ie recenti ,·icende greche rO\'esceranno ln ma"' era ,rre•,e•- s,:O:e Il rapporto con mpena' smo roericanO e per quest'ult1:no s pcrra Il p"Oble!"",a ci bas, dl appo~xfo più Sa,. re ne; ·area de· l.~ed ::ernneo ~: qaale s affacciano le coste de Me.zzog omo ua?iano. Queste a'1110:uJo:,ici por.._• no a con, derare Il :atto che le ln:e-pt"e:azonl de a crrs1 ecooom ca :n a~o come far:o cong1u'"ttlJrae oest.na~o a nsoi, ers1 appe:'!a t rub f"!e:1 del petrolio a•-a!:lo'ossero s~:r riapert. '°"° sa.tate e si e upl.c:,tata ~!'l:. ece una contradd1zore beo p·u e, 'ondo in cui n petrolio ha cos:1:u to ce.rtamente un mtr.a.,..ento delle rag.oni dr scarnbo tra Pau1 prochmor, e Pee.s consuma:ori. ma e s::a::asoora:- :uno "occasione cost11.J,taa 111,e lo --:e"l.a.Z·ona·eda 'e hal"lde petrol 'e•e a..,,e..ear,e con una g~sa rian~ ci lnsert• rner:to per aece":""ire ~~o li mercèitOde ·ene~ga Ln ma.!'IO rigtdLtà del lavoro) frutto delle lotte 01 questi a.nn.l, nel tentat:110vano Gi ricacciare I mo-.·1mento nel tunnel deç I aMI 50 >-'a se l'obiettivo del padronato e quello d1 uscire da"a cr-sl sconf.ggendo la c asse opera a de .e zone • forti • un ruolo ed un oes::no. come ser:rlpf"edJ v'1r.,ma pr,nc1pae. 'viene aMegna:o anche al '-.'ez• zog10MO. :\on parlano più neppure di «decollo> No..,.1 v e o....,...a p.ù re55uno che :ro--. coragç o di coc-:t nua·e a so.s:e~~e iJ •deco o. del L1euogtO.-:io. All" ;.memo d lJ1a c· st c.os •·• a:a e profonda. pro;mo per I rr.ecea'l:S'T\Jd eeol"'POam dipende~:e 1, quest1~e del Meuog Ol"!'IOe ar-.da~ .se!Tlp•e p u ICLn Zll~OSI ed ogg pre sen:a oon pocni e emenu 0. i.'"'lq1. e:-vc "e prop.-10 ;i v r.u de, p~oge:: a I .~'lo 11":e...,. zona e A!eun1 eler-,en: so:-::ol"'e• no :a gra-. ~ oe la s.:u.az.,one l •nf,a.z1o~edi quest1 e"lnl eh.e ha '.açe.lato redd.t1 opera, e h.ao,pera:ouno de p·ù gro.ss, :.-as~e•--en: di r.sOf'se da1 • le r-asse a padrona:o e da' Soci a· rreccar- smo d ,._,luppo del ,Ofd ha a•1,;:o ne' '-.'enoç·or"O ur e'!e:--:o Ptò"~ t·.'O. ca:as:re' co e sq-..:' o·a-,... te c. \·e•a e prop~a pe11;>enz:za:ziorie eo!?e.'Mio lJ"I pc!ere d ma"a é,sg"'l!gato e InBi b11u Lecagi nob ia neo capace d, recupero, riduc;endo le masse mend onall al a esasperazione e ponendo loro te es.genze eiemernad del pane, de.I acqua. della salu:e. de beni ~.:ali. A.I ,nJ8z..or.e e.ne raggju~ ge 01ma1 ,,,,ell, s..,dame11..anl. ~. •gg1unge m term,;ru orat't). mat,u Il PfOOiemaoeJ 18VOIO, l'IOfJ i.010 percne crobano je ve,1e,:ar,e speranze o, nuo,.,e ,nous:t.e aa a ca ,mens,za di d,OIO; non S-0'0 perClle $1• mo ol uonte a de, Jenomen, g,,. f d1 raz,onaJ,uaz;or.e del• , agnoouura 00',e I economia con:aama sub sce un sempre ;>lù acceijerazo processo di ;,rOletar,u!Z ooe pe,r li raJ>'• ao •umer:ro dei costt cei COI). CJm1,ae, c.aroorttctl, de, m9ectunar,o. oe, mang,mt, mentre 54if pre.u; non ,,esce a ,ecvperare a sutlicienza po,Cl?é ia graooe mrermed,aZJor.e e I ,rousu,a 6J1memare .sono bene11CJ1(1e d1 tutti gt, w-- mentJ dei prez.zi e degl! aiu11.s-:aza1i; non solo percné siamo eh frome allo sfa.sc,o del settore terz.iano, gonf1atos, p.- to1og1camente III quesu anru e cne oggi, con la cr,s1, tasc,a senza ;a~·oro aftjg1aru e a<tn strati che. aboandonata la ~ pagna. a..e-.iano mtrapre.so. m cina, p ccole an.1",tà commerciali. non solo per questo e per il fatto che. sempre p1u numerosi sono I g,ovaru e gli 1nte,iertuali che Si affacciano per la prima volta sul merç► to dei lavoro; ma perch~ oggi, pesa SJJI , 1 .feuogiOtno anche lo prospeUNa del 11:omo degf, emigrati pe.r la caduta der rass.i di occupaz,one ne..e uad1ZJOA1li area oi sbocco emig,atooo defl E1JrO;,acaf)Jt~ 'S!IC8. E· QLiesto un problema che certo non s1 pone i.Il man.era traumatica, come una grande \-a,anga d, r.:omo; probab1J. mente la pos zione • Pf ,,.:eg,au • degli e:ru;rau 1ta.,an1 ns;,etto agli arab:. al rurcn1, a1 greci, agii Jugosla" . con-- s.&nte una poss,bd1ta prevent.~ d1 recupero 1n a;m se:- ton. ma solo la prospettrva d1 un r.tomo ardle d1 qualcne centinaio d1 migliaia 01 emigrati porterebbe 1I prOblema aJ imi te de!la rottura :\uoYe funzioni per il sottosviluppo del Sud $.:.si.a pe..e dl un Mezz1; giorno cosi duramente pun,to e 1nqu1eto. m cui si aoden.sa e0Let1 ed esa.sperazione. frustrazione e nvolta, il capitale, con il s.upporto dello Stato, tenta una nuova operazJe>- ne; e c1oe, a.la ricerca e, una r1funz1ona:1lUl.lone del sottosv luppo mendionale, per li nlanc10 d1 nuovi margini di profitto. attra--.erso una gestione d:rena delle r,scrse pubbHche d1stribuenoo esso il suba-ppa1to e f1nallZUndo le ,eccn1e c!.ente:e mer.01ona[I 2. sUOt interessi, c•eando cosi altre Laceraz:1onja. ltre eont•addmom. Di fronte Ml una reaJcà cosi comP,uu elle porrebbe a-tere sbocchi 1mp,e- "redib1U, li nodo palic,co di fondo che sta da-tani; a!r• s:- n sua nel SlJO compleu-0 e q:Jeilo di s1•bt11re u Z1po di ,,,posta che ,I rnov,mer.to di c!asse d~e dare alie sceJre p«ifOfWI e gc...emar,,,e. La rJ. s;,osta non può che essere obbf,gata. part,re oai b:sogr.l reali de' hr,;orator,. dalla es:- genu di J,v0to e di bero s~ c,a/1. ur1JreU lfOl'lte dl cJas• se su una linea di loua cha colp s.ea al cuore I meccan1S'1'11 che cosrr,ngono le pope> laziOni mer,dionall ad una u/- reno,e woordmaz.,one Altre , ,e non v1 sono se non si vuole correre 1..n rischio gra- ,..:ss.mo: e c10e amvare a una !rattura profonda a un d1-- \lno incolmabile, tra Il cielo de 1a poi t1ca o•e si da oga. s c:.SC1J:e s1 rrvotgono sup. pl1che e pe! z ooi, e 1e estgerue ·ea i che sca~o;s.co'"IO da la soc1e:à pe• cu :e popo, laz oni me--,èona!i. clie non r..mangooo ferrre in U'la s ru. z1one d1speran:e. vadano • va..".::u, nza d:•ezione por :,ca con colpi di coda lrraz,cnal . ap•e!"\do •·archi a I a'ol\-enr.u... s~ e a qu.alunc;-s..m. o, a;ll~ temo del qua:e. cor: la strureen!a!:Z2az1oriedella coUe,a. puo passare s.enzare.sis~e:ue. JI d segno i"!e"1'11.Zona e d u- • 1uazor.e del •,1euoç10--no con,e co'onla m: :are degli S:a1. U..,., dAmenca ()ppors a ques:o disegno con uri.a I :-,ead. lo.:a che s ~~ra de. b sogn. de la ge..:e d ,. e..~a p U che na u•ger,:e Jt :e--m :1.1 ge"le•a . rna sopra~:..:-::o nel \'eu:>g O"'TlO C ò pone la receu 'à di p,eparar•I Jn :em;,o a lo scor::,o :Ji a.r..:.1nno \:':lfl ,. e .ressu:"I d:..b!:; o che I a:--..aceodu-1Jde).. 'a classe d.r,ge-:e a ,ive I di occupa.zone. pur--:ta de:e,-. I""': ,,a·e un e'eme,..;o d p.a::..•a 11 e.ii ·.ec,e :'éo.:.•sl 'uo• c!e ca'1Ce 1 ì Ce a 'abb• ca ,a Corna..~a d la.-'0rO. rie i.a u-- sl0f1e cne possa ce:er:ntna--- s un r p es:~'":le.-itode a lot• :a ta • spos·.i n"."n pu6 et:'!' e,se·e Cj:Je1a -: '""'-!I !e".e'e ":t-:o 1 -.:!a~or•·• .. !IM'.> <l massa prop~o .s.u QUesto pu"Ito. Il fatto che l'attacco a l' occupazione da parte del padronato poS,Sa rovesciarsi e 0 .... entare un momento d1 spinta m ...,.anti e non un n• piegamento. questo è un nodo d I fondo da tenere pre.seme per evitare di rompere quel dato d1 un.ti hord.· Sud, se. turito da Reggio Caiabna. at• tfa\•erso tentazioni eorporatJ• ,e al l'lion:I e di lotte ;Solate e disperate nel MeZ2ogiorno. Il problema e. dunque. quel• lo di andare SIio scontro di .urunno ponendo •I centro della lotta rundlcal.Jone del punto di comingenza. ma a&· s;eme • queszo la rigidità del lav0to, roccupazione e I problemi che legano in termini più 1mmediat, J proJeta/lato e le popolazioni mendionali: /'esen.z.iOl'Je delle pensiOnJ e de: ulari dal 11$00, il paga-- memo al IDO'lb della cas.sa lntegrauone pe1 costringere le az.ende a date, esse, Il nmanente 20Coo onde Impedire loro di giocare I.ci/mente COl'I questo 1trome.nto; il ,,. lancJo della verteru.a sulle pemiOni e loro ~o al ular, Ouuti p""Oblemlpo~ no e."ere momenh unificanti della ttpresa delle lotte In autunno. La risposta deve partire dalle masse meridionali Ma se la classe operaia de- \-e farsi cane.o delle esigenze di lavoro e d civ1,tà delle mass.emerid1or1all,è nel Mezzogiorno. d rettamerne colpito dagli scass! socia:!, dai pr1; cessi d! disgregazione, che b", sogna porsi con urgenza Il problema della r;presa del mo, v1mento attorno a un programma proletario di lotte molto preciso. tatto dt cose che s, possono raggiungere. conqu stare e toccare con mano. con la coscienza che I' avversario nor s?a solo a lotino o a M,!ano, ma sta anche nel Mendione ed è neeessano batterio in concreto. nei punti OI fona deU"organ1uaz.1or,e de, process, della costrwione del consenso anomo U s:ste• ma Un impegno dL questo genere impone d· uscire dal gener.co. ricoliegarsl al senso de la realtà. d, anali.si de, probiemi e de'!e forze socia:! d·spon1bill per un fronte proletario e di classe da mobilitare attorno a questi obiettivi per realizzarli. Ed e qui che bisogna sci<>gliere un nodo In. qujetante; è probab1e che, a.• la npresa di autu!V'IO noi • vremo gll scioperi operai che ripartono e le venenze mend1onah che. nonostante la canea di lotta es:stente. rivelano ancora UNI arretratezza di indicazioni. di difficoltà di adeguare gli obiettivi alle esigenze delle masse. Ci troviamo spesso nel 'vtendione d, fronte a scioperi d1 pressione sulle Istituzioni, quando addinttura non a scioperi lntercla"1stl. di Mtl. proletari e Soro awersari. contadini e proprietari terrieri. sindacati e pre.sidenti delle reg,oni, in E se vi levaste tuttidaipiedi? \ft:::ere-.": rcon fimmog;. ~;u;JtMI nL pwnni di qwJ. e-uno dri più antichi (tor.o qi.as; tutti da mus.ta o da ba..:t in soffe,uaJm.nùzri der-.oais:iani. Diffecihr.nut credo, s_f:Jgirn:t alla ~pa:.ic:, ~=•ML di essnt mascMr.1ti in par.ni ambigui, ~:icci, di falsa lar..J o di /al.se sr.a.. _\'n panni poi dn l'!'l.i.rwtn dffntXn.St.ar:i, CM eon l:: l<Ho ~ han"IO OC'- cuparo lt poltror~ di pifl d'100:S:eri, 1-·i ,ent;rtstt od.diriU:.t'"O dtgli arlaxh.;n;·. d:t si m..t01,-ono ~Mr:r.:1 xti tt:e1h dd MOnèo t r.or, co,-.. b:.rur.o IUll!a. Prua::t a!l'abùo dd gtlido Colombo, cht inttdt et> me ~ lt aoqut dn ,\.lar Rosso S:t':S:SffO per apr.rsi. pu farti.• ic-r,o, t c-M q...:Rtdosi ap;xm:a un $#Jr1'.SO su!it labbro. ,-:en ja::., d. g:...-rdm-t il ndo t di t~ ll grc.,iJ1~ o lo smog, più ~ ,o. li bw.f/o dA1-:J sir~:iont i cl-~ no: abb:..1r1.0 c:1:0 tesla dtl P3tt:$ituno ~ dinge,. u dit. ora ~ k cox 1,,an. no n-.alt, w ,Ji d~i: • frtcom~:m:t •. • bor,hat •• • pasimot'l3 •, • ur-..brog.'iona •. • f;g!i.a di buon.a dor:.• na •. si 1"..a:rd:a in:orno con lo C"OnfllttQ s:,pnbi.a t i con.s:1e:l sornsi rauicurcnti pn il popolo, comt se si pc../as.w Qd:n t d'al.tro. \fo a.-.:J c-on:.a. t q-.N':Sla 1·oita t il compag,-..oErcole 8onoci'la CM l'ha fatta cm,. t::rr r.1 • L'a:srro!abio • n. 5 dei ;1 r.,,auia Jt"O.-so. D:a 8onoana W i1 re1~-~ dcnocristi.a:'1-0 uu.:iò il li """ff=o 1947. • Fìr.o al 30 1•:.l-'10 19:"4. .sono traa:o:--si 17 .lnl1i t wi mtSit. I pusido-.:. dd Cor.s:"g;u,dei .\.I i• n;srr. ,sono 1lr'11prt st::ri d~ ~is:iari,, I m.n..s:Ti so,10 S:3!l 69115. di cu. S48 do-r-.ocr.'.stian:.,;-~ (Ott".t rso ~ ctr.:o. '4!c.-.-. 'l.i r-..ir:i.s.:rf s.c,no sitmp,,. --;~. ;r, 1"WPli DC· rJ-::e.-o:o, r.-tg-.·.col:;..·r.;. 1~ Pois:t. le P.:f'-rn:.p.;:;or.; 5,-._.:.;:-J.. ~!.2 $.M~"C:.. t,--ny p.i·~:es:. ..;e; SQl.-_:~~Yf"".00.,. n.·.o ~: s,........:.: (~-:~ s:.;.•. .~. .-o. t r.c \.J.R., • .:a e~ ~ il \fr::.o,;-Orr.o. . 1 ~:a sol-.a l'~;~ dft!' Qtl~t 10, t..,....O R;,,-,.or -i C".l; q;J!. ~~"1:.sttrO t c."idato d social'is::1,\f.zncin,. S-u315 w,ni df ;,,tr-..,:er.:.a dtl " ·t-- Jun~ ... 1]9 ... ,n: t d:.. n:o !! 101T""IO t!e-.c,c--.s,;....-wdc.·;.!i E.Mr.:.,1u -i;..dJo d. Gr.:..::o r Gi.:zst.:.c. !. Tno·o t 110- :0 .!~:.S:~ ;:,tr 1i8 ~ tr-iohi dft quc!i n ~ ..o o'U:o ~du:o il c--..:!11d1'0 e,ro di Color.t.bo. .\" d R.J. la P~bb:ic,; ls:r-.. ::0--~ ~ 295. 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COSl lw-:,--r, pai.Qdi d.i pnmat'ILfl:.O o,.'UJ ttsla di un m;fUttro $aft>Òbno statt pn qu.::!U11qugeo. ,·n-r.cn.:t III qu.:iiur.q:.wP~ St, OCC'4Siord.'ioro p<r im;» Stf»T ~ rez..'~::.are coctnti poli.lidr.t di l:m,o ra;uo r di profondr ri/Dr"r:t. \on l ~o cosi l"'f le Dt'f"':.oc-:1..:..;a Cns::;a,-4 ~ ir. rum i r.-~- nis:ffl lascio dittro di ~ (X. :rt:t011ti campi di rO\'i--:t •· F~ q~ anchr w ~ C'Onlltwa, min:.st~ ro pa min~tuo, I.a suo ra- ~'Olmntte s~::a .711Qo . A q:..ts:o pwt1O, la primtJ ui~·oa:i:ior-.4!' c.lse xc:uri.sct ddie !.;bbro di q~::.si ptrsono do:~:.2 di -W7l.SO co,,u,.. M, è quftla dassia:t~ • .\la ,iadaru, o :.O;,p,:lll •. T'4:to1,·:a. considtrart lt cond,::~ nj dtll'Agricoituro r le co-npetm.:t:Jdt;· r-..r.is:ri di q:Je• 110 dlC"tlltrro, "°" possi:r&c non t~e a!tri sf:;xi st si rn.r.ttsJ1t l't man.o a q-.w,.r·r-J. .n;.s:ri U"IQ \'01:gQ pna,-:.rt. Tumr.·ia. pot~bbtro ~ rt trog,;·1a:t ,r...::r.sioni ripor~:rici o:J tducat:\Y, chr giol~bbno si.a p,r-r U'1 t"\'ffl1UC:errc:upro dti ,n.i.n;Jttri de-.oa;.sti.mi a::., \•:1: vt,-o- ~ze prod:mwa dtl P~. .na fWr ww: loro J...::ì\"0 a;,,.. tocritiaz. l:11 m.'l:.si,o OOfflt To,r,:, o nt:rnpic. po:,.rbN ~ 1'":0SO a f:r..rt ~ p«· t.:.!ttie.-r ivUo sua ciuii ,w. ta:t. Andrtt>:ti t Tl1l·iai.: tonbbtro /~ la loro Jit:UO corie JJOldc:tf srmplici dft:a Si2ni1à.il che :i cnki'1fftbbt anc~ al cortcrt'ti prol:,leMi deµ os-p«!d•. Gm-~la ha ~ 1'aspttto ,'int:o di un C'Ol'IC'tllivt di rr.·blPl.llt. Angt/Ull e Corbfllìoi; awtblwro dOl-uto dcr proi'O di st s:e:ss: ~ MQJ1-0".'Gd.e!ll.'t Fntt:Jl•:,. I ~ir.i~tri :te!:.; \f.;.. ~;r..a \fe-C'(;1:ti'It do, .-ebbno .fab~·..c--;;·ti>nnoc-J b.:"t:;..tr· :e .!i c.,;~..; d.J s;:.;.~o;J..-.r..J!i. Pc-· R:.-mc, r."'1 l't'".!--rnmo a:ro J""'.;,tp,a ci'Jotq.JJl:o J;· n:se·t .:·~;.1ol.::Jo '" q:d,..+..r C'G•·po a· ;>o:;::..; tipo q:.'"·I:i dtit ~~.:Jron:, ffTZ!"JCr- .:i,J t Src~;· e Je-r.rono Cft.'IC'Onlir :i;,,o qut!:: e~ d:t"•:»t-O una ,,..,.o lpesar.uJ oi. C'O":"""l;ss,ano C~abr-n;:. Po:rt-!mo er:,r.:;r...i..-t COPJ C"O'f--::::cr-~ di C'l:t'.a.a. m.: noor vo---tri.-.o r~u.·.:-·L il ;.u ;:.«Olo e 1tt:~oueuo :r.-.:-<> .J ;i!i 1,•ar.dt~ (i,i der.-.oc•:• 1'ria'1i_ 11'1 sc..-::io pt""2(1.'"~t ten::~-o 7,d re,•'!""lr. f3r.l.;d, c-iit j ~ p:t:c,rt. pc!.rrb. bt nYrt c-o,.-..Jltd:::.o e et> s;,o,.,t l'lr.i'k: J! 1.::1.""~0 fl_--:rme:t> K-:lll '"~I q:..=:i /OS3t .!e::~: ~ \oi m;r..:s:-•: dnnoc·.s•....,7111 '101!:o :1:.:a:~ ;,,tgg:o d~ .. gr-~ t Jr~- Jt a..-.GI~:r E a ;:i.:. Mlo {;! d:.::.n.-ioJ .iti.T ::neo•.; Q\'- \~: •t • A. -:o: rmtrebbtr, ,U JCO":;i...'1 di r."ro, t u,i'ocCTftlC"".u.:~ ,'O!on:4 di cac.Y;.o. ·t }..; dd ,o•Y~ q:..n:a ~endo d .r..:cm;,nr.u1. r•t• st..r.:!JC'Si t m:.zr.:r::fic.::, al /;.: no òU!!.: 17tUSJC'C ,,;,n;~ mc.: dI ~ R:Ji, pq.'ia.xio dt!k, t:.u: ha/.ia 111'•ar.ia •· Luna S1or1a c;,;: la conuoparte si confonce. con r1veoaJcaz1onlcr.e si cn ede magari I amrnocfemamen:o de I a-g11coltura e non si sa se questo ammodernamento s:gmr1ca S\ 1luppo oeir azienda cap1ta.,st1cao gest•one collen ...-a dei e terre da parte d, braccianti e contachn1 pove~,; s, chiede. ln ternu• nl generici. sv,luppo riforme e democrazia senza sbocc:ru precisi e òopo uno, d1.1e.ue sc,oper1 I lavoraton non s1 ttO\'ano n1ente In mano e la lotta r1p1ega. Prop11O ~, quesco Il rilancio della /alta nel •,feuog,orno sra ne.ila c.a;»cJ• ra delle fone socia/I e po/Ili• cne di sin,stta, del smd.ca:o, di md1v1duare ob.ertrà prec,. sl mobil1tant, anche modesll se si yuoJe sapendo che nel Afeuog,orno. ptU che lo seiOpe,o che può es.sere farro da chi lav01a e Incrocia le orac• c,a. e necessat,a fm,vattva art, ,;a di chi le btaccj, le ha ferme perché non ha la-...oro, raDOntt duetta su obiettrvl precisi di' movimento. le parole d ordine generah. come la ft.ga 1ceolog1cao le o,squ1s1zion1sul nlJO"IIOmode.lo Gr sviluppo, sono asuat• t1smi esterru a la cosc1enz.a de. e masse mer101onali se non si parte da! problemi che brueiano sutia peJ.e de1 lave> ratOfi, se non s1 pongono ell' orc:ne del g,omo occupaZJ~ ne, salari e bem SOC1a,'1. co, S-C1entc1he, per nsolvere questi prob,eml è inc!1spensaoi.e affrontare una battaglie d1 potere per colpire !apparato c1;ente,are a1 en, esprupna le masse ce1 ò1ntto a11a "'UI, cne sottrae re risorse aua eo11eniv1U1e le o,rona ne, m111euvoli che compongono 1apparato c1,ente.are nei ~ezz0s1vrno, cne rea11z.zauna erC1<:ic:.2,ont1e1scnm,na..ae se1e,~ 1•a oe. e nsorse 11 solo nne e, aumentare e ranon.are I apparato o, potere oommante per consen11rg1101 eserctt.sre un governo autootano si.me masse. forre sul tapp&- to quesu prooiem,, la temauca oeu m..e. st1mento pu.oouco, òeiia spesa sociale, articolare questo 01scorso e rapportat· lo a hveao 01 massa, s1gn1h• ca aftrontare con I p,ed, per terra ,, prooJema de, con.s-,gJI di zona. del modo come impostare /e -renenze regionab, come artreolarje e, tsSJeme IJI. /a veruuua generale col pa-- aronaro e COI govuno. sJgni1,c.a concretamente porsi Il problema di come oonquist• re pe.uJ di spesa pc1òooea e pOISI contemporaneamente Il prob: 81M di chi ge&h.S-Ce la deszmalJone lmaJe di que.ste ,,rorse, a.ssieme a:,a 1nd1vtcuaz1one spec1f1ca dei bt~ gni di lavoro e 01 c1"1ltà, di .Jerura1,ZU-ZJooe dete campagne e d1 Wl nuovo rapporto con la città; come .si co.strutscano al tempo stes.so. con I cçnsigli di zona, non ~o la gesti0ne de:la lotta, ma anche gl, strumenti popolari d1 ~ trollo, svuotando. v,a via I' apparato e, potere attuale. speuando gtl 1Mumere.-oli ft-, d1 collegamento formati da enti. COllS-Ortl. ispettorati. casse vane c.he. a.ss,eme ad una funzione di ammortizzazjone de:!a spinta sociale. hanno avuto Il compito 01 hna 1z• zare la spesa pubblica alla cos1,tuz1one degli anuali impeti chente,aN nel Me.z:zogior• no. Incapaci, ladri e ruffiani Sono questo aspetto la sJ.. tuazione meridionale è d1 una .impidezza disperante: dalle varie leggi spec1a:1 per la ea;abna. a1 contnbuu dei terremotati de:la va:,e del Be11• ce, da:\a gestione deila Cas· sa per 11.1.~euog1omoa: piano di R1nasc11adei.a Sardegna (tanto pe~ fare qualche es.empio}, la • classe pol.tica ~ mendionale ha appa!esato in man.era cn,ara la propria lncapac1t.a - e la 1mposs:b1h1a propno per la sua struttura organicamente clientelare - a1 fmal·uare quals,asl •~ \-est:mento. qua!s1as1 spesa pubbftca, verso un Intervento che a-'trontane m1n11namente i prob:e:-m sociali. Ogni risorsa che a~m·a nere mani di questa classe d,•;gente \ .ene d ronata e usata 1n maniera d,scr1m1nator,a per fini di autoahmenta.zione e di ra~orzamento de :e strutture cl enteiali su ct1l poggia. Porre. qumdi. a sm,sua. 1/ problema def'e ri.s-orse pubbliche come problema d, potere e di organ u.azione del/ a1.;toge1tior.e del e masse. d1renta un modo eortere:o. nel '.fezzogiorno. per accelerare la cr1&i della DC e ,ncominc,are a dare corpo ad una strateg,a a. 1rernat.. a. 0 . ...-entaque~to anche un modo eoocreto d1 riçom. porre Il fronte de!:e figure sociali reali che abb,amo netla •ealtà. ne:10 s'a.sctum-ede~ la soc1e:à nieridlo,,a1e (oeetJ.. pai,. sern occupat,, precari, contad,n, pover . stude"lt, che possono fare da :ram1te per un coflagamento tra !a clas.se 1VO•a•~1eee la piccola bo~- ghes,a ema.-gna:a} e affron-- ta·e I p~b!eml del tavoro. Sotto questo aspetto li probJ.ema delle campagne d, .-enta unportante per qualità e d1men.s1one.nel momento In CUÌ SI pone il problema di rompere I tetti de, vecchi rapporti entro cui non sono compat,b1ll I probiem1 di OC· cupauon.e. In questo quadro li n!anc,o. in termini nuovi della nforma agraria. non è un.a questione esterna che si sovrappone alle lotte. ma dt• venta una conci;zione e~nva: e delle lotte mede.s1me. Ce da d1re che nell'agncoirura merioionale siatno d1Manzl a profondi mutament, nelle stratir1cazion1 sociali interne e ad una sorta di controrifor• ma agrana, d: accorpamento delle terre e del Joro passaggio nelle mani dell"IZlencia capitalist,ca o di grossi complessi industnal..açirau come la Bastagi, la Monted1son. I' IFI. la L1quich1m1ea.Oitre 800 mda ettari di terreno - ai.. meno quanti ne ha d.stribuito la nforma stralcio - sono già passati nelle mani del grande capitale nel processo 01 .:oncentranone. 01 fronte a queste • OOVltà•, aswrdo sarebbe oggi pensare at nlancio deHa tematJca della riforma agraria In term1nJ di rott\Jra del latifondo o di gestione del• le terre incolte e malcolttvate Rilanciare li problema de~ la riforma agrana in termini nuovi, non significa attardarsi in sterili polemiche ideologi-- che nspetto a parole d orchne del passato. ma s1gnihca prendere atto del.e mutate coodwonl oggemve e della incapac1ta cap1talistiea di ri-- sOWere I problemi del lavoro e di CIVIità. che eS,SOnon nsotve entro le attuali strutture a puntare alla rottura di questl rapporti cap1ta.istic1 che dimostri come solo una sfida di gestione coHetttva della ter• ra puo reafiz:z.a.reuna trasformazione reale e un nuovo rapporto c,rtà--c.ampagna:.UNI grande campagna ideale per I bisogni di occupazione, di stabilità e di cre.sc.lta della conchlione dei lavoratort ne).. le campagne, contro strutture produttive che contengono In sé. come tano orgamco. la sottocCUpazlone, Il sottosal• rio, la miriade di hgu.re subordinate e retribuite col s-alario nero. In dehnitìva, riforma agraria, come rottura d1 questi rapporti e di queste struttu:te per una trasforma-- zione cornpies.slvl della Vita nel Mezzoglorno. In una realtà co.sl comple.s:- sa. una forza politica come la no.stra, sia pure nella co.sclenu della modestia delle sue forze, può a.ssotvere ad una funzjone determinante se si ha carico complessivamente di que.sta re.alti e, con un respJ.. ro nuiona!e, rivaluti in pieno li valore politico della OUOVil opposizione come proposta di sinistra che as.suma In pieno 11significato antiea_pitalist1co della rottun degli equilibri del sotto.sviluppa meridionale e. attraverso !'unificazione dena lotta come strumento di ctas.se, costruisca un blocco soc,a'e antagon:s!"a a\!a linea padronale capace d• porsi con la sc:onhtta della DC. il prob!ema d1 potere e di go-.,emo. In questo senso il rapporto unitario a sinistra e in pnmo luogo coi PC, o,venta es.senz1ale.se la tematica della nuova oppos·zione e del go• erno del:e sir'listre non sono so, lo un"1nvenz1one dt formule, ma un modo d: esprimere po, l1t1camente una cena concezione della lona pol,tica e degli sbocchi di que.sta lotta S. rebbe illusorio pensare a ,.. SU;tlL pos,t1v1 della nostra proposta se si 8\-es-Se una chiara concezione della Jott.a. un ch1a.roprogramma. proletano e tutto ciò poi rimanesse a li"e:lo dl test,mon1anz.a, senz.a es.sere capace di costruire In termini d;a:enici. di confronto e dJ unità. Il fronte delle forze pcl.tiche capace d1 garantire sbocchi a quel programma Da qui la nece",tà d, non u0ere 11 rappono col PCI ,n termini di ,,ssa, atteggiandoci come chi attende l'occastone per tirare un caketto negli stinchi e poi aspetta giultvo l'occasione successiva per tira.me altri due Oues10 sarebbe l'unico modo per non t"'OVare un ra::>porto con le masse. per non trovare nessun rapporto I s:n stra, ma sarebbe soprattutto runico modo per non fare un Part.;to: sarebbe solo un modo per vf. vete come tes1imon:anz.a Inte\lettua·istica. sperando S;Jg!I errori altnJ; e. quindi con-- dannati a un nul 1;smo senza s.bocdli Questi problemi e il nostro partito e· OA'iO che un d:scorso d: questo genere pane il problema del t;po di partito che vogliamo. Un partito che non pvò ridursi a conduue soltat>- to una battagl,a ideale. come cest1mo111anuesterna. ma che deve immergersi alfinterno delle contraddizioni di questa società ed essere In grMJo di sa~r proporre, dalfinterno del, espe1lerua di lotta, f,u1genu di un.a unifieazione del mo"imento collegata alla necessità di una unità delle lorze pol,tìche di sinistra. In questo quadro si capisce anche meglio Il senso della de-- ci.sione del congresso del f>d-. UP di es.sere presente anche nello scontro elettoraJe v► sto. soprattutto nel Meno-- giorno. come reale terreno mobil,tante d1 scontro. sia pure Inquinato, con la OC e il suo s:stema di potere, e seegl;ere il sindacato come terreno di attiva presenza, da vivere come Impegno di r1fforzamento di una strutturi che <l!a orgaruc1tà alle masse mertaionali in una s1tuaz.ione d, pol,..enzzauone SOClajee d1 recupero del sindacalismo po, lmco mend,ona1e che ha nella trld>ZJone leghista e nell'azione dirette ai ma.ssa le espressioni più eff1cacl. Sono questi competi Immensi. complessi che richiedono capaç,t-a e mentalità dì pamto. Oi un parbto m grado di vivere nelle contraddwon1 sociali del Mez:zogM>mos,aperle capire. crescere costruendo In pos1t1VOsu quelle contraddizioni, evitando !"errore letr le d1 compensare fmcapacnà di affrontare la vischiosità e la comples.sità dei problemi con la fuga IDEOLOGICA. col nfugio nellestremlsmo della frase, senza sapere collegare la prassi sociale nella reahà concreta, con I gr1ndl kfeali. con la su-ategia. Ml scuso se sono co.stret· to a npetere ciò che ho awto già modo di dire concludendo Il mio Intervento al congresso di Flrenz:e (intervento di cui molte d:storsionl si son fatte: sp1egab11qi uelle di lotta ContinJa; lnspiegabill per• ché strumentali quelle del compagno Pintor), ma vogltO ricordare ancora che vi è stato, nell"e.sperienza del movJ. mento operaio lntemazJonale, un modo nuovo di arrivare alle strategie quando è eroi-- lato il dogmatismo stalinlano e si è scoperto quello che è stato chiamato Il processo induttivo, di scoperta della realtà e, attraverso di es.sa, rovesciando dogmi e vecchi schemi, arrivare al generale, alla teoria. Ouesta deve es.sere anche per ooi la strada per fare un partito all'altezza della complessità dei compiti che abbiamo davanti: un Par• t.to che. nel Mezzogiorno. non predica verità esterne, ma lavora per incidere nei!a realtà concreta per contnbuire a spezzare i meccanismi. Inter• ni ed intemaz1onaU, che determinano disgregazione. s.ottosvtluppo, subordinazione. Su questa strada una forza poltt ca. anche modesta. può crescere. es.sere vitale e dare un .senso. oon banalmente contestatore o m1nontar10 al la .sua pre.senu. ma uno spirito fortemente maggioritario, anche se è minoranza; uno spirito tendenzialmente egemone a] suo discorso La conclusione, anche orzanizzatiVI:. del processo di aggregazione PdUP-Mamfesto e la nascita del nuovo Paruto di Unìtà Proletaria per Il ~ mun1smo COSt,tulsce un gros-- so fatto positivo: ha IMe.scato un importante proce.s.so uni :ario foriero di importanti sviluppi e ha suscitato anrhe grosse speranze Meuogiorno. tipo di par::.to che costruiamo e modo di essere del ?l'tlto stesso. cost.tuiscono, a mio avviso. I banchi di prova essenziali per dare rispo.ste 1 queste .speranze. Fallire su questo. s1gn1f1cherebbe van~ f,care gran parte gL sforzi che st,amo facendo per costruire questa lnd,spel\Sabi!e forza di classe. lasciando 1n tutti 1 compagni che in questa poss:bilttà hanno c•eduto. l'amarezza de:rocc.a~one perduta VARIO BRlNETTl 5

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