L'Unità - anno VII - n.4 - 24 gennaio 1918

PROBLEMI DELLA VITA ITALIANA ·<ç,P"'-> / . -O~ Direttori1 ANTONIO DE VITI DE MARCO e GAETANO SALVEM1NI ,_u- Diuziont e Amministrazione I Roma, via Adda, 4-. - A b~o:1amento ordinario annuo Lire 5 per il Regno, ,. ,:P<;> '3' J\bbonamento sostenitore annuo Lire 20;. semestrale Lire JOJ un numero Centesimi v co"". Si pubblica il sabato a ROMA - Conto corrente con l~, posta CP<;;v:, / Anno VII - N. 4 ·1 SOMMARIO. IL PROBLEMA DELL'ADRIATICO ·_ L'Unità - LLÒYD GEORGE E I FINI DI GUERRA DEL– L'INTESA - u. Zanotti Bianco - POSTILLA - g. s. - BISOGNA PARLAR CHIARO. Il problemadellt Adriatico Coloro, che si mostra.no sconter,ti, fra noi, delle 'recenti dichiarazioni di Lloyd George e di Wll– son, si possono di'V'idere in tre gruppi : l') chi protesta., come Mussolini, non solo per· chè -Lloyd Ge01,ge e Wilson non •aderiscono espii ci'tamente al IPI\Ogramma! dello ,smemì))ramento dell'Austria, ma p.nche' perchè sembrano negare all'Ita.lia l'Istria e la Dalmazia; 2) chi pr.otesta, come il Giorgio' d'Acca– dia, non perchè Lloyd George e Wilson ci ne– gano la· !l)aJmaz•ia., ma perchè ncm aderiscono esplicitamente a.J programma dello smembra– mento, dell'Austria, e sembrar,o negarci l'Istria; 3) chi protesta non perchè Lloyd George e Wilson si mostrano favorevoli al sabotaggio del– !' Austria, ma i[)erchè circoscrivono il diritto deJ· 1',Italia. neJl'Adriatico alle sole terre italiane « di stirpe e di lingua», o « sicuramente italiane», e pcrchè non hanno accennato a.gli eleme:nt( stra– tegici del problema. adriatico; i protestanti di questo gruppo insistono perchè il nostro governo parli per rfco:nferma.re Il proga.mma. accettato da.gli Allea.ti nella convenzione di Londra deJl'u-– rile 191.5. Con questo trattato in tasca. essi fo,;no ca.pire, r,iù o mer,o chiaramente, non· c'è più di– scussione ;possibile: c'è solamente da intimare ai governi alleati il rispetto dei patti. Di questi tre gruppi di proteste, il primo fu discusso nel passato nwnero dell'Unità.· I! se· condo è discusso nel seguente articolo di que– stg steryso numero. E' doveroso discutere sopra.– tu lto le _proteste nwnero tre. Che fra l'Italia e gli Alleati esista un patto forma.le s~l' Adriatico, il quale deve essere ri– spettato, finchè l'Italia. non creda di dovervi ri– nunciare in narte, è fuori discussione. Ma, an'l'itutto, non ci è lecito dimer,tlcare cbe fra questi « Governi alleati", quello degli Stati Uniti non ha mai aderito a.Ila convenzione del– l'aprile 1915. Perciò le proteste cor,tro Wilson sono fuori luogo. Inoltre, il Governo russo, che aveva firma,,. la convenzione di Londra è saJtata per aria; e i successori hanno dichiarato di nor, sa.pere che farsene dei nostri « pezzi di carta ». Finalment.i, gli uomini di Stato responsabili della Francia e dell'Inghilterra, compreso .c,loyd George, ripetor,o >continua.;nentc cb~ « mrul~ è mutato" negli impegni che i loro governi hanno con l'Italia. Per che cosa, iµlora., protesta.no certi nostri scrittori di giornali? Protestano perchè Lloyd GeorgP, parlando agli operai ir,glesi delle riv!)Jldicazioni francesi, ha indicato esplicita.mente l'Alsazia-Lorena; mentre i 10 Bianco p!!frlando delle rivendicazioni italiane, ha ado– perato una formula vaga. E che le parole di Llyod George rivelino un certo imbarazzo è evi– dente.· >Ma, ,priina di fa.rei monta.re il sangue alla testa e butta.rei a prote'Star/ senza criterio, non sarebbe meglio. ricercare le origini di qttel– l'imba.razzo? A costituire l'alleanza antigerma.ni' ca, hanno contribuito dapprima 1tre governi: Russia, In: ghilterra, Francia, ai quali s'è aggiunta. in se guito l'Italia. Nella Russia czarista. la volontà popola.ré non esisteva.: lo cz.ar faceva i trattati, e i cont/ldini ne pagavano le spese. E in Italia molta· gente si iinma:ginava. nel 1915• di poter fare là guerra come la faceva lo cza.r di tutte le Russie. D'altra parte, il governo roa.ncese sviato da.i suoi nazio– nalisti a desiderare tutta la riva sinistra. riel Reno, -seconda.va le pretese russe e italiane', per avere, ir, compenso, mano libera .contro la Ger– mania. E 'il governo inglese, che aveva anch'esso il suo bravo programma. colonia.le, . non poteva fare troppo lo schizzinoso, nè colla Russia, nè coll' Italia, nè colla Francia, nè aveva modo spesso a.i sottrarsi a veri e prop·ri ricatti, spe– cialmente da parte del governo russo-. Si ebbe cosi, nella clandestinità delle trattative diplomatiche, un tessuto di transazioni e di <tc · cordi, in •grazia dei quali, in un primo tempo, cioè nell'inverno 1914-1915, la Russia, co!l'a.cqule– srenza della Francia, stl''IPJ'>'.\all'Jnghilterru iò consenso alla conquista. ·di Costantinopoli, ,ae"– tre la Francia otteneva il conse11~0·alle si;;; Ii vendicazioni sul!' Alsa.zia 0 Lorena; e in un secon– do tempo, ci()è; nell'inverno 1916-1917, la Russia otteneva mano libera. contro la Germania e l'Au– stria, mentre la ,Fran'cia otteneva mano libera sui paesi tedeschi a sinistra del Reno. Nell'aprile del 1915 poi l'Italia. otter;eva. il Trentino e l'Alto Adige, il Goriziano, Triste. l'Istria (senza che ne fossero definiti i limiti ad oriente), la Dalma– zia settentrionale fino quasi alle porte di Spalato, e quasi tutte le isòle dell'Adriatico settentrional.e e centrale; mer;tre la Russia otteneva cli potersi opporre a.Ila unione della Croazia colla Serbia. In tutti que~ti accordi, c'era una parte inat– taccabile dal punto di vista democratico: l'Alsa.– zia.-LOr!>na per la Francia, il Trentin~, il Gori– ziano meridionale ed occidentale, Trieste, l'Istria occidentale, alcune isole foranee dell'Adria.tiJco 'per l'Italia.; la ricostituzione della Polonia e 'I libero passaggio per gli Stretti per la Russia. Ma tutte le altre a.spirazioni erano in contrasto con le pubbliche e ufficiali dichiarazioni ar.ti – imperia.listiche e democratiche. CENSURA .... naio J9l8 / Ma la vittoria rapida è mancata. La Russia non si batte più e rinuncia a Costantinopoli. n posto deJlo czar nella guerra è stato preso dal presidente Wilson, cioè dal rappresentante di un grande popolo democratico, che non, consen– tirà ma.i al suo governo di sacrificare un solo uomo, un solo soldo per i programmi 1,.. pilrta.– listi. Questo intervento americano ha ra.ffoua.to le c'orrenti a.nti-imperialiste ir, Inghilterra. e in Francia. I rivoluzionari russi hanno scoperchia– to il vaso della diplomza.ia. segreta, e pubblica.no tutti i trattati. Gli operai inglesi si sono rlvol– tati contro l'opera passata del loro governo; e mir ,a.ccia.no di nega.re ogni ulteriore partecipa- 'zione alla guerra, se il governo non li garantisce contro ogni velleità d'imperialismo. Lloyd Geor: ge, per mantenere uniti i partiti inglesi, deva ar.dare a discutere i fini della guerra ne,i con~ gressi dei Ja.bu•risti e delle Trade Unions. (.Se i socialisti ufficiali italiani !non tos-sero Inguari- bilmente induriti nella iedescofilia,dovrebbero comprendere oggi qua.le deJitto hanno commesso contro lo stesso socialismo, interdicendosi col loro atteggiamento, rion solo pacifista., ma a.ddi- - rittura antinazionale, ogni diritto ·di avere qua– ltmque posto, in ogni discussione sul fini della guerra e sulle condizioni di pace). Nello sforzo che Lloyd George deve fa.re per cerner,tare l'unità nazionale inglese, mentre oc– corre aumentare l eacriflci popolari, la rlnuncla. del governo rivoluzionario russo a Costantinopoli ha rischiarato in parte l'atmosfera; Lloyd Geor– ge può parlare oramai a -cuore aperto della in– ternazionalizzazione degli stretti, cioè può pro· mettere una soluzione veramente democratica di questo problema; e può anche a.nnur,zia,re che il governo 'francese,. dopo la rinuncia. russa e sotto la pressione della democrazia. fra.rcese, ha rinun– ciato alla pretesa di mettere sotto il suo con– ~rollo i paesi tedeschi della sinistra del Reno t si limita a chiedere che gli sia ripa.rato il to'MI) cle\l'Alsazia-Lorena. Ma nella que tione dell'Adriatico, Lloyd Gear– gc si trova preso fra l'uscio e il muro. Da un lato I~ organizzazioni operaie, che 80no 0,ni !)adrone della pace e della guerra, procla– mano che « adottano la domanda del popolo di « sangue italiano, vivente al di là dei confini at– " tu ali, di riunirsi coll'Italia, e ricor,o.scono che , ;·o••ono essere necessari acoordi per assicura.re « gl'intcressi legittinii dell'Italia. nei mari a.dia– " cen ti; ma i lavoratori inglesi non hanno sim– " patia per gli ulteriori scopi di conquista del– "l'imperialismo italia1_1,o, 'é credono che tutti t

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