L'Unità - anno VI - n.5 - 2 febbraio 1917
38 LA BENZINA li J.avoro di Genma pubblica la seguente lrt Jrrn . u C,u·o l.avuru , " \ll'lttr, ,1 r uutrollu. e glust.ame11te l'us o d,•lla 1,,-n,.11m 1.IIP tLttturnobili di plav.u., e se nr li1ttit1l l 1Ls<-0g11a,i,nw p1·upo1donandola ai 'l>lsogr,l 111tl1ht1 ialt , ,. !lolorosu cd ulquo11to ~1rovoca11t1 v1•!1rn1 sit-:11,J1·1• ,. signot'i, che In eleganti lanrlau – ,ets prre111Tut10lll città cd il suburbio, forse pl'r tlell(' , islt.e, rtl'lle quali si fanno delle chiacchiere ti.di( - quali so\'r 11tc il pros simo esce malconcio. « Com" nllli, coi controllt chr si sontJ stabìllti, ,i l"'"'""'' p,•rpctrnre aucorn tali abusi? La <;pi,'– g·uzion1• ~, ha nel flltlO che la b0112ina non ruo Pss1•1·1• n1guta .,gl HttLbili.menti ausilia.rl , e che ,·Prti prn pri l'lu.J'i1 111,nhanno la coscienza dei pro – pri dowt·i, 11011 sttJll'nd,, imporre alla pr opri a fa. 111iglitt il ur111•1· sucriflrio di rinunzia.re alle gite iu l'itlit " fuo,·, ,lunurt.,• la guerra Pa re 1m-poss1- I ile che n on senta no il bisogno di una vit a più rnrcolta, non rosse altro, per soggezio ne dei fl . gliuoli. « ll 11cconH111di amo queste osservazioni al Comi– tato cli ,nohilitazio no industri ale, il quale non r,111\ mnlr a vig ilai',' sull'uso che i proprietari de– ;.:li ~tnhili me11ti 11usilia11!ann o della benzina loro UCClll 'llt.ll in via di pl'ivi legio. Finchè il pro,pri e– lu rio o i diri genti si serv irann o di tm piccol o n11l111nobil o per rrca rsi da uno stabilimento posto fuori ùi Genova nll'abilaz lone, n essun o trov era a t·idin'; ma se si vedrann,J le rnmi glie o scoraz– ,1u·,· ron signore e lmmb ini e serv itori in livrea 111 a,ut.omobili di lu~so, direm o... che cl/J e un abuso r r hc l)isogna ,x-iprimerlo I " Tu o Assiduo" · 11 Lavoro commenta : « Un decreto luogotenenziale tpcr impedire il c,,usumo trop po fot·te di bem ina ne ha sottopo si.i h d isll'ibm.ione ad o,pposite Commissioni pro vw cinli che devono mi sura rne la consegna, sia In rnpporto alla d ispon ibilità, che in ralpport o all~ st rette necessità degli opifici ind ust.riali e dei pr iva ti. « E' ovvio ehe compito essenzla,Je di qu~st.a Commissione dovrebbe essere l'dndagine scrupo – losa di tnli necess ità antepo nend o quell e dell e in – du stl'ie o dei commerci a cruelle dei pri vati che degli aut omobili usnno l)Cr comodità lussuose . u A Gonovn., ri -~1 a$Sìcura, avviene rpreoisa– meote il contrar io. "E m entr e le auto mobUi e leganti possono · far bella mostr a di sè att roverso le •viie ciU,adine, i cruni on s degli sta,bilimenti indust.11i.ali e commer – cia.li restano per giiorn i ,e giorni nei garttq es per ch?· manca il combusti bile ai lor o motori. " ln questi momenti in cui è essenz ial e che le attività vernmente ntili e produttive si svolgan o con la mas sima int ens ità ciò è veramente depl 0- 1evolc. 11 Cost t·ing,cre indu st riali o commercian ti a rnl– lent a re il loro. lavoro mentre ,si è solleciti ad im – pedire che il ricco abb ia il dis agio di sostit uir e per qualche volta al suo automobile la più leJtta e scom oda carroz zella è inconcepibi le ne1l'ora. in 1·ul tuttì devon o coffill)rendere e sent.itre che sacri – fl~are qualc he po' della !propria agi ate zza al van – tnggio comune è sacrosa nto dovere. 11 Noi speriam o che l'inconvement.e suaccenna – t0 cesserà e non sa remo cost retti a. tornare sul– l'inc11escioso argomento 11. Per cont1° nostro aggi un giamo essere veramente iron.i.co ,prescriver e, sotto 1>eua di ammende e di ca rcere, i limiti all'ab bura tta m ento della fa ,ina , al consumo dell o zucchero nel ca ffè... consu.mnt o Ilei cafTé, ecc., ecc., se poi c'è chi scia,Ja nei con– sumi più voluttuari! e, nat uralm ente, superflui. Si noti ohe qu.esti oJ,usi raram ente accadono fra le fami glie, che abbiano tenoro di vita agiat o da lunga data. Tr overete invece scialacqu atoci tra coloro che han n o.gluocato al gi uoco delle tor– ni ture . Il sub ito guadagno dà alla testa ai parve nus, i <fuali, non sape nd o come persuadetre sè stes si di essere sta ti tanto cli tale nto, qu anto i risultati eco– nomici denot.e1·ebb ero. cerca no ogni maniera di far col1)0 s.ul gorui, ch e abbian o molto sempll ce– ~ ent e 11;1-sciato ch e il figlio o il fr ate lJo prestas se 1! prO'J)rio servizio alla fronte. o o Bian o L'UNITÀ F,g,niamoci se genLe siffatta so.r/1 capace d'im• 1101, 1 11n regime di con sumi moderali in famigli a.I Certe leggi o non si fanno o si fanno osservare . Benzina non ve n'è abbastanza o si terne non pos– sa essere suftflcientc agli usi di guerra? - Allora se ne controlli sE!Veramente il COllllU mo; e si st?.llllisca che .,e, put.a ca.so, un fabbri – cante di proi ettili improvvisato ottiene della ben 11na da l Curn1tatu dt \fobilit.a.z:ione e In con~wnn per mandare l figliuoli o la signora a spassu, (Jucl sig nore, olt ,·e che 11nv scan dalo , comm ette una truffa u. scapito delle operaz ioni militari i>••• " mandi al Tiill un,lle di guer ra! a. b. Dalla beneficenza alla pesca C'era w1a volta un citt adin o 1>rLvato, che aven – t.lt stuùt>llo U pro blema della industr ializzazione della 1 csca, senza ness un incar ico e nessuna re– tri buzion e dello Staio, cioè avendolo st udi ato con coscienza e con pass ione, ed essen do uomo ben prep.arato in inateria, riescl u. concretare Wl più.11 0 cl'orga.nizzazio ue ass a i !)l'Otico e as sal ,utile agli int eres si gene rali del pai>se. Por lo men o, egli ìo r'teneva ut>!e e prati co... Col suo pr ogetto in test.a va a Roma. Ottiene un 'uù1r nza dal mmi stro, e gli spiega le sue idee. Il ministro capisce, o mostra di capii-e ; trov>1, o mostra di trova re che la cosa merita di esse.,-o r, 1-esa in cons' dern zione, invita il cittadino a trot – lal'e la p1·ati c.u eol u tn1>ose1·,·izio del ranw 11. Jl nostr o pescato1-e, allora, va a nome d&l mi – nii,tro ùal II raposr1·, izio del ra.rno u, e 1·icmn inein lu spiegaz ione. 11 comm end ato re lo guarda, fino dalle prim e parole, con gli occhi di un o gpiritato, si dim eo ·, sull a seggio la, rif-1ulisce le penne, smu ove il La- !',lìarcarle . si vede lroppo bene ebe considera. tuttn l,1 con\' èr,n1io11e come tempo perduto li J.)('SCatore, alla fine, cap isce l' antifona ; io– terromp.:i In rt.'laz1one, e domanda: 11 Scusi, com– mcdatorc, ho l'unpr.-ssio no che Ella. non sia d'~ – corùo con me ; se ~ ,•otil, è inutile cbe io vad a avanli n , &cu ,·is'ponde il capo 501•,·izto del ramo giacchi• Elln ha un trmpcrs.mento cosl fran co. I.R dari·• rnuH'nmenh .l, unch 'hl, vedo, non è pert'h~ i" 11011 sitl d'accordo, ma non so se ml spi ego, to sono si a tu nùdetto 0110 a 1>0Chi giorni or son o a lla lte11eflce11z11, ma in segu ito a un a -promozione sono 1 ,•nuto alla pesca; Ella COIDJ)renderà cbe lo ml tro\' O qui piuttos to disorientato, non so se mi spiego ; cl\pirà, io non ho visto mal li mare : c,1u1e \'ttole che ~ia in grado dl 1-endermi conto del va lore dt> J.le sue idee' 11. Per completare un articolo ( 'tll O /) Ìrf//UI'(', in (·oda aJ nlio at'tito lo II La Gel'mania giud i– cata d all'id Ntle germn11ico" an dava ri corda to, e pN· mia ,mrmor;1taggi11e nun lo fu, un opu scolo di Frd1•rko Co11Ht11din " Parole nell'altro g uerr a " col <.ftWlt• io pcdetlrulwntc ctmt·ordavo. L'OJ>US\'1> lo è fuori r,omnwr rio e tanto più doverosa, perdfl 1 questa citazione d i 1~ine nelle qua.li , forse an d i.i meglio l'he nelle mie, un promettente ing e– gno di gio, ane lln indicato la stessa diretliYa mu – ra.le, le sJessr ~peranze per iI ca mmino della. de mocrazia , l" ,t1•ssa risposta ni oritici de.gli Ideali dell'lnte--n. Suo atf.mo Giuseppe Preuo /ini. II Partito socialista e la guerra Accado del parti to sociali sta., n ella sua form. , presente, rispeUu ul socialismo, p,·esso a poco quello che è avven uto delle ch iese, rispetto all e 1 1 eJigioni che esse dovevano conserv a re e diffon – dere. L'o,·ga.nizzazionc che dovrebbe essere un semp lice str um ento di prop aga nda e di azion e, cliventa fine a se stessa; e, perdendo di vista il fine pri ncipale per cui era sorta, non mira ad altro d ,e a pe,·pctuar si att rav erso i più vari adat tam en – ti, tral igna ndo perciò e fa cen do tra ligna re i prin . t'il>I a. cui deve l'ori,gine e la. ragione di vita. l i compito d el partito socialista, in qu an to in – carna un movimento che ha per 'J)Unto di. parten – za e cli arr ivo du e te rmini antitetici, cioè il vre-· sent e che deve negare e demolire, l' avvenire rhe deve affermar e e pl asmar e, è certamente assai cliffìcile; tanto più diffici le, qua nto più lont a ne, e contra.stanti posso no essere ·du e form e di eco– nomia e du e config ur az ioni soc iali d iverse. La ùifficoltà, 11011 ta nt o di co ncilia re que sti du e termini qua nto di stabi lire tra ess i un a continui – tà, è qu ella che ha dato origine a tutte le var ietà di te.nclenze e d 'indirizzi t ra loro cont rasta nti; per cui si è dat o, volta a volta, maggiore o min ore importanza al punt o cli a rrivo o allo sforzo di ragg iun ge rlo, si è r i&pet iva ment e a ffc1 nato ch e il mo,•1mento è tutto e il fine è seco nda rio, o vi– ceversa. La concez ione marxist a, che vedeva nello svol– gimento delle forze p1roduttive il principio din a– m ico dell'economi a e della stori a. rettamente lntr . ~a e lnt.elli,gentem ent e ass unta a. gu ida, potev a da re anc he al mo,iment o sociaJistn iJ modo r1 ~c – glie rsi ,un punti) d'applicazion e delle sue for – ze, che non lo rendesse nè un a congrega. d i co n– templativi, nè una turba di convuls lonar t, e, :se· g uendo e stim ola.nclo quella forza trasforml\trice clella società gli conse nti sse, nello stesso tempo , di vivere della vita del presente e foggiar e 1 avw – nlre. In Ita lia mass imam ente, se il pa rtit o sociali– sta si rosse collocato da q uesto punto cli vista, m,rebbe ade mpiuta un a funzion e sociale e politi– ca mollo importante , con vantagg io suo e del pae – se. Una simil e az ione sa rebbe stata tanto più pro – mette nte, in quanto, a nche per la loro formaz io– ne alqn1 t.o tum ultu ari a e impr ovvisat a, lo Stato e la borghesia assa i spesso sono stati in feri ori al 101·0 comµi lo nella comp,-en,ione e nella gestion r de' gra ndi int erns si noziona li. E, in fondo, il partito social ista italiano ha ratto per un cert o tempo rapidi !)l'ogressi e ha incontrato grande favore, non .già perchè tutti i suoi aderenti e sp-ecic tutli i suol rntanti avesse 1·0 un a chiara e gen uin a coscienza socialista; be osl pea-chè tutte le aspirazioni, tutti i malcontenti, tut – ti gli sforzi di innovazione vedevano e tr ovavano in que sto partito da ' p,iù larg hi orizzonti e daJla più sa lcln orga.nl zzazione un ausp icio e uno stru – m ento di migliore desllno. Quel che il partito socialista non ha fatto. :\la il partito socia list a n on ba saputo , I.Il Ita – lia, ben compr end ere que st'indirjzzo e tanto rne– no ùargli vita ed impulso. I più grandi Interess i collettiv i, come il regtroc forest ale, l'idrauli co, quel lo delle comun1ca z10nl, l'a,i-ricollura, la coltu ra, ooo hanno attratto mal, da par te del partit o socialista, l'attenzio ne che meritavan o, e tanto men o hanno tr°'1'ato In esso tlll efficace e con tinuo pr opugnator e. ùa quist1one meridiona le, che compendia ta nta pa rte de ' pro – blemi italiani e ra ppr esenta, in complesso, il to nn ent o di un paese che rise nte le conseguen – ze del reg ime ca pitaJ istlco e dell 'in.su fflciem,a del suo svilu p1>0, non è mai sta ta nè ben compresa nè convenientemente cu ral a, sop1·atutto da quel – lo che ora si chi ama il pa rtito socialista ufficiale. :-Son è g1à che cli q uest e cose n on si sta tal – \'Olta occupato q ualche rap pre sentante de l parti – to soc ial ista. nell a Camera o fuor i, ma se ne e oc– cupat o, più per fatto individua le, per converg en– za de' suoi studi o delle sue in clinaz1 orn· men– tre i.I partito non ne ha fatto mal ogg~tto di un'azi one cont inu a ed organica, e, se \e ha In– cluse nell'ordin e del giorn o de' suoi congre ss i, non h a. trovato mai il tem1>0 e il modo di tr at– ta rn e, o di trattar ne in forma adegua ta Le ra – gioni di qu este deficienze sono var ie e co~p!esse, e vanno dalla impreparaz ione dell'ambiente alla nnpr eparnz ione degli indi vidui , che, anche quan – do potevano &\'ere qual che cosa di not evole emer– gevn no più per at titudini più o m eno letterarie e poco conosceva no nel la loro varietà le dl vers~ region i italian e, e meno ancora, nella sua rorrna – zlone e nella sua sintesi la vita naziona le.
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