L'Unità - anno VI - n.3 - 19 gennaio 1917
Uguale, se non peggior senso d'in coe1:enza se– nile , da p arte di Crispi, si osser vav a rn m olle mani festazioni della 'l)olitica intern a. Già rivolu – ziona ri o, ar dente mazziniano senza transazi oni , runico se non compagn o di F eliM Orsini, temut o oppositore d ella Destra prima, dell a Sini stro poi, e fau tore di ro.dlcali rif orm e dPmocr atiche, Fran – cesco Cr ispi s·~ra r idott o, in quegli anni , a non vedere , pe r l'I a.lia e per gli alt ri Slat.i, se n on per icoli d'imm in ent1 ri voluzi oni repu bblicon e. Jn un colloquio coi Conte Capr i'Vi, can celliere t.cdesco, di ceva che la Tripli ce doveva int.eresso.r– ~i al la sorte delle alLre m inor i monarc hie di Eu – r opa, a distrugg ere il movime nto re'l)ullblican o susc ita lo in Itali a dalla Fr ancia , e a fa r e il pos– sibil e - finanche - per ricostit ui re una monar – ch ia francese: « Sin cbè la Fra ncia è 1Una rep ub – blic a - scriv eva poi all 'ambasc iato re Nigra - sa rà sempr e una mi nac cia per la monarc hia "· E non vedeva che, se mai, la min accia ol nost ro Paese sa rebb e appu nto venuta da u na mona r– <·hi a fran cese, cioè dai legitlimistl , che, a dir e dello stesso Bisma.rck, intrigavano in Vatican o contr o l'Ital ia . Quindi si persuas e, ni enlem enol, ch e la .Fran – cia orçlisse un movim ento ~epall'atista nella no– st ra Sicilia, per ... p roclamaiw i la rdpul>blica e ~tocca rla dall'Ita lia, e giu rava che l'impegn o d i conseg nar l'i sola allo strnnier o, fosse stat o as– ~un to dai fa sci e dai f ascis ti, Alla Camera parlò, come molti an cor a ricordano, di un proclama fl,rmati ssimo e di un tr attal o int eTVenuto fr a De Felice e com,pa.gni, Colaj anni e... un grand uca d, Ru ss ia, pe r fa re scoppiar e i siculi ri volgime n– ti.. Er a cosl per sua so della cosa cho non tolle– ra va obi ezioni In prnposito. Poi si 80J>'I)o invece e fu lo stesso Colaj anni a rivela rlo a i depu – tati - che l'in degn o ti ro er a stalo gi uocat o a l go vern o d a !bassi ag enti di po lizia, e... da un in – namoralo forn aio che, per all ontanar e il marilo de lla donn a amata, lo av eva denunz iato corno auto re del ri voluzi ona rio proclam a fl,rmatiss im o/1 E il peggio ora che ii Govern o, ~ rendend o sul 8Cri o qu esta ed altri consimi li cose, restrin gev a lo. lib ertà , dichiaro. va sta ti d'assed io, reprim eva cgni movim ent o, m entr e i n po.ri tempo le onor– !'ie n azionali , già dissesta le do.Ila guerra di ta– rilfc con ~o. Fr an cia , ricevano colpi sa ng uinosi a nche nelle lontan e terre af rican e. Sa rebb e Ingi usto c~rtam ento, voler car ica re su Cri s'pi la somma di tutti questi errori, su al cuni dei ( JUO.ll - ap ecio pe r la gue rr a d'Africa - non ~i è m ai fatt a piena luce. La colpa ora anche, e rilEWante , degli al ti o.mblen ti, che, al lora, vole– vnn di rigore la cosa pubb lica, e della cricca che gli si era st retta attorn o: onde Crisv: fu In certo modo Il ca pr o espi ato rio delle paur p, e dei pec– rati altrui. Ma ciò n on toglie che avesse la sua gra ndissima 1)8.rt.e di :responsabilità . Michele Viterbo. Iugoslavi.. . austriacanti? IJ Corrie r e deUa t era dell'8 ge nn a io pubbli ca : n ei num erosi p rocessi per aUo tr adi ment o in naLmaiia due non sono anco ro. esaur iti. Il de- 1•utato Dr ink ovic all.6ndo in carce re, n Voloscn, lu. nu ova discussione del suo processo. Contro la o_qsolu zione del dep ut ato professor Trcslc Pavicic la p rocuro di Stato di Gr az ho. in terposto ricorso In Cass azione. E ' sta ta Inoltre cassala la senten za di assol uzione del tribu na.te d i Gro.z nel pro– ress o a cari co di Cuiic Nizetic, che è stato condan nato a 3 anni di carce re d uro; e confe rm ata la ron dann a a 5 an ni d i ca rcere duro di iklc Ba rlu io, ic redattor e del gio rn ale « loboda II di Spala to: entrambi pe r alt o tr ad imento. Il Comitato Jugo slavo d i Lond ra pubbli ca una protesta in occas ione dell'incoronazi one del 11110 vo Imperat ore Co.rio « La dlnastlri. teutona degli Absbu rgo - leggi amo in questo dlrhinrnzion r - s·è fatta lo stru ment o de.I pangermanesimo: e:;pul•a dal la Geminnia . s'i> gett.~t., •nr lom<'nte •ui Balca ni e sottomt>tlenclo In sorte ,t,•i prop, i popoU olla poli tica dommri.trice e ronq11istatrirr degli Hohenzo llern, ha provocato Io terribil e con !lagrazio ne att uale c!\n lo scopo di srhiwdnr,, nt>lla Ser bia lndi penrlente Il rnmpionr rlell'unit.\ ~ dell'Indipe ndenza degli lavi del sud :-lell'ora B1 L'UNITÀ in cui, r idott a lo. nost ra patria in condizione di paese senza di ritto, i circoli ufficia li si accingono a festeggiare la coronaz ione del nuovo impern – tore e re il Comitato jugo-siavo dichiara solenne– mente cl;e il nost ro popolo è lihero da ngni oh lo!igo di sudd itanza e di fedeltà verso la din astia degli Ab\,burgo e d a ognj legame con la monar – chia a ustro-unga rica. Fino da orn, protosta con tro ogni tentativo di riorgan izza,,ione ctelln mo: nnrch ia di retta a mantonere ii nostro 1iopolo ne, confini dell' imp ero degli Absburgo. Sareib e qu e– sta, per nostra svent ur a, una n\10,·a mncch_inn– zione d iretta a servire la polit ico. d'espansione germa nico verso i Balcani ". : . . .Vessun yionw le it ali an,:i ha tln tn not,.,a di que– sto doctw ient o Cosi è pos ibile c<'nlinu ar e a ca– hlfln ia re li Comitato di Lond ra come paga to dai- 1'.\ustr ia. Per il buon senso t,egsendo i giorn ali itali ani e p ur lr_oppo quelli di altr i pa esi dell'Intesa, sembr a qu asi ch e gli ,unici l)l'oblemi degni di essere d1scuss 1 sian _o · Com e si !possa , in tem po di guen a , fonu n• il. pa ne e la carne ed il vino a bu on mercat o ed in abbonda nza all o. popo lazione; - Come si poss a ottenere dall'Ing hilte rr a il ca r – bone a pr ezzi non tr oppo dissimili da quelli di r•ace; - Come si possa fa r si che nessuno tragg o. g uadag ni dalla guerr a, ass orbendo con impos_te al 100 ~ r cento gli extra.profitti e mettend o m ga lera g li ind ustrio.li colipevoli di o.ver e assunto fornitu re di gu err a ; Come si l)OSSa imp edir e che Ci siano acca – parr ato ri di uova, di scar pe, di lat te e corno si possa riso lvere ii problema della quadr atura del cir colo di far si che a pro duzione di minui ta ed a mezzi di compra cresciuti (mon eta più abbondan – te) i pr ezzi rimangan o quelli di prima . Fi nchè questi di scorsi scempi e balordi li fa. resse ro i giom ali socialisti ed ex-neulrallsti , 'PO·\ co ci sar ebbe da m eravigliar e. Il loro mestie re t di sem ina re zizzania e d i ind obolloo la resis ten-/ 1a del paese di fr ont.e al ne mico. Ma acldol0<ra ved ere gli stes si discor si falli da l uomini e gio rnali, i qua li sonn o q;uale grav e par – ti ta si coml>atl.6 e come tutte le forze del paese , debbano essore tese pe r il ronsogulm ento dello ~ropo comun e. Si pruva un sen!IOdi an goecia ve– de ndo coms senza reaz ione da 11orle del pa,rla– menl o e d el govern o un deputa to piem ontes e, l'on. Di Rdbilont , abbia potut o spiffer are olla Ca– mera una sun Insulsa !pappolata, l'u nico costrut. t" della qua.le era di sostilul re alla prod uzione di a rmi, muniz ioni e forni tur e di guerr a da par – te d i st.al> illmenU ausi liari la produzi one ta rdi – g rada d ogli ars enal i govern ativ i. Un slrull e pr o– posito nolla bocca di chi desidera la vittori a te– c1esca sta bene; nella bocca di chi 0U8Uro. la vlt – lnr ia oll'Jt.alia è Indice di Incon sapev olezza e di cecità. ros i spaventosr da far rabbrivtdir e. Rico rdo drue fatti soli : Pr imo: so Napoleone, come ho osservato l'a– mico Pr ato , pe rse la campagna di Russia e fini a \Ynler loo 'J)er molle rau"IC, nor. 11Wma però fra es..""fu l'odio feroce do lui concdpito negli ult imi :,nn i <'Ontro , fornitori mil ita r i, odi o cho lo ave vo 8pinto a processarli, spogliarli e m alt ra tta rli, prr affidare le pr ovviste di arml e dJ vestit i e ili p1ovinnde a funz ion ari di Stato. li risultato fu : eserciti senza mun izioni, ma.le vestili , male ca l– zati e male nutriti. Con soldo.li sim ili neppure un Kapo leone vince. '-rrnn1fo I~ Germ anio. d'oggi lascia chla<' rhlerare I suoi giorno.il ; ma Inta nt o slahilisce Il servizio rlv ile r quel che pit) mont a, 6plnge l'ln– nustrla nrt 1.na produzio ne Inte nsissima P ochi dati esatti si ronosc<'no su quel che awiene nel l'i m'f)ero t,.clesro Il dolo più significante che io rono"CO, di grnn lunga più slgnlflcant.e degli In– sulsi discorsi •ulle ristrettezui alimentari di quel paese, ristreltezre le q11nll finora ha nno enonnt>– · mente ran or:ato (JUel paese dal punlo di vlstri. economico rispetto olln condotto. della guerre, è li seguente nei p rimi nove mesi d ei 1916 la pro– duzione dell'accini o nrl v ecr llio territo rio doua- 1•ale tedesco, senza tener conto cioè dei territori frane~, belg<t e 1>0laoco, raggiunse le 11.930.000 lonnellntc contro 0.673.000 tonn. nel primi nove 23 mesi del 19il5; appeno. il 8 psr cento di m eno della I roduzion e dei p rimi 9 mesi del_1914, . set te dei qttali furono di pace, e che [u d1 12.225.000 to n– nellate. PJ"oduzioDs quasi immutata dun que o, que i che più monta, quo.si lola lm ente desti nat a 11 scopi di guerra, me ntre pr imo. doveva provve– dern II la rg he esportaz ioni ed a forti consm n i di pace . Come, malgr ado 1 mi lione di m orti , 4 mi – lioni di fe1'iti , allri parecch i mili oni di gio van i ed uomini nei flore dell'età sotto le armi, loJe risul – tato si sia potul o ottenere, non si sa. Ma è im– possibile escl udere dni fatlori rii la ie ris ultato il follo cho il governo ha g ua rda to col merita to di – sp rezzo le chiacc hi ere dei nevr asteni ci o d~li in– competenti ed ha lasc iato mnni liber e agli ind u– str ia li. Tutte le listo di b ilanci che vengono dal lo Germ an ia lparl ano di affa.ri colossal i delle socie– tù per azio ni, di gnrncla.gn i cresci uti e di d ividendi au mento.ti. Agli uomin i di govern o todoschi , che vogliono vincere la guerra , non è v= uto in men – te di p riva re gli indu stri o.li dei gu àd o.gnl 1ottl , di toglier e lor o i denari necessari per ampliar e gli impianli , di assogge tta rli a vessazi oni rldl – cr le into rn o al m odo di scr ivere i loro bilanci e Ji attrib uir e oerle somm e o. riserv e od a aumon – ln di cap ital e (cosa In qual e può sembr a.,,e impo r– tan te solo ad ,un bur ocratico imp ervio a qual sia– ii elementare n02ione di conl nbililà). Un ico vl n– rnlo fu l'obbligo d i in vestire metà de i gu adag ni in tito li di Sta to, vi ncolo len uissimo qu and o si penga alls larg he antici pazioni che su quei vin – roli si posso no otten ere. Per fortun a anche da noi si 'l)roduce ass o.i più 'i ind 11stria li italiani hann o sa puto dar pr ove di W e capaci tà di a dattame nto , di in iziativa. o di abilit à. t.ocnicn da far stupire . E così fu possibile dare al comand ante sup remo ed nll'osf1·cito i m ezzi tecJJici per respi ngere lo. otten– ~iva austri aca nel Tr entin o e J>Pr vin cere le bat – tn.glie del Carso e di Gori zia. \l a fosse vero, che Dio gua rdi, la notizia d iffn– S'l dal giorna li che Lloyd George sul ser io si p ro– f one di 'f)or t.ars o.I 100 % l'im posto sui pr ofitti d i Rllt>rrn, e di organ izzar<' socinlis\i cam ent e l'in– dnstr ia Inglese; e se questi spedi ent i per procac– r inrsi i voli dei lann 11risti fosse ro imi tnti neg li nl!r i paes i dell'inl es11e p rin cipa lmente d oll'l tali n, <IIYVe tutte le sciocchene Int ern azionali hann o dl– , itto d'nsilo. i pronos tici sare bbero duri , Contro un paese, il qu ale combatte la gu er ra ron crite ri J1ellici e sa sfru tta r e ogni pa ss ione 11 mn nn cd anc he que lle ~ois tiche, per ott ener e il succe,;.qo, le parole e le chiacch iere non va lgo– no. Io non son o m ai st.llto e non sono amm ir a– tore dcll'orga ni zznzione tecle'!<'a. N~ i tedeschi ot– tengo no successi 'PClr via d elln virt ù mistic a cli nnn nu ova di\'lnit à delta II orga ni naz lono "· Ot– l<'ngon o successi solo per chè e dove (4!iscono col huon senso. In ma teria ero nomlcn, In materln. dì prorluzione be llica non c'è bu on senso a pr eten– dei'<' che la r oba sin pr odotta o n el tempo etooso , essn re, ingiu riare, minacr lnrc ch i produ ce cruel- 1' roba . Agiscono ros i solo coloro che ra gion a– no rol senso stor to, pro p rio dei po ilti canU In cer– rn di 'POp<>IA.rit.à, dei bu rocrntlci paurosi d l com – nromellersi e d el giornalisti timorosi di 068el't' seJmn,tI a di IIJ come vend uti. Epp11re, inglesi, frnnresi C<I italiani slamo •emJ)re stati e siamo ancoro gcnlP In r ui li buon senso, la capacità cli rngionnr bene o di veder e I• ro••· gi.11sl(,sono qnnlil/1 clifruslssimel Non p 11 ò essere rhr, solo per s11pinn ohbedl enzn 011 una rlos.•e politira se07'nrle nè pnrte , si con Unul si ' "' ·11111 fine a commPlt .rre erroTi che po tr ebhrro divenire Irreparabili nana Riforma Sorialr ), Luigi Ein audi. ♦ I sottoscrittori di azioni sono pregati di mandare, con cortese purt ualità, le loro quote in r agione di lire 20 per ogn i azione sottoscritta!"all'Amminist razione del giornale: via Adda, 4 - Roma . e Chi non desidera abbona rsi è pre– gato d~ respingere il giornale senza stac– care la fascetta.
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