L'Unità - anno VI - n.3 - 19 gennaio 1917

, p r o blemi d ell a vita Diret ione e Direttori I AN T ONIO DE VITI DE MARCO e GAET AN 1 Amm inistrazione: Roma, via Add a, 4. - Abbonamento ordin ario annu o A bboname nto sostenit ore ann uo Lire 20; semestral e Lire 10; un 01 Si pubblica il venerdi a RO MA - Conto corrent e co, Anno VI - N . 3. S OMMARIO . LA CARTA DE f D IR IT TI DELl E NAZIONI - Observer. GUERRA POL ITICA E GUERRA CO~I~IERCJALE - E. B. - L. Einau di. LA MANOVRA BULOWJA:NA - g. s. PA R O LE E FATTI . I NTORNO AI.L' I STITUTO DI CRED IT O NAVALE - g. !. NEL POI{'fO DI GENOVA. UN P A RTI TO AGRARIO - A gricola. FRANCE CO CRIS PI - M . Viterb o. PER l i. BUON SENSO - L. Einaudi. SEGN I DE I TEMP I. FRAMMENTl DELLA VITA lT ALIANA, li Co111m . Corradim · - Gasparri , Lucci e Go• tucliowski - li comm. Giujfrid a. Premio · agli abbonati Gli a mici che inviera11no a li' Arnmi ,,ist razio– ne lire 1.50, oltre il prezzo di abbonam ento, rice veranno una copia del volume COME SIAMO ANDATI IN Llfl! A st udi di Agr ico la, E. Azimonti, A. Berni ni, L. Caeta ni , C. Colam oni co, A. Ghisler i, C. Girel– li , C. Ma rane lli , G. Pr ezzolini, G. Ricchieri, A. Rin è, G. Sa ivemi n i, V. Simone lli , Un geo– grafo, Uno studioso d i sloria a nt ica, E . Vaina. La lett ur a cli questo libro, che la Libreri a :!cllr. ,, Voce" ·:c nd e a L. 3.50, è ulilis sima spec ia lmenle oggi in c ui , qu eg li less i sig no- 1·i, che tur lup inarono co n le loro menzogne l'I ta lia a l tempo della pazz ia trip olina. ten– ta no ingann ar la ancora una volla con gl i 11:l - si metodi , con gli stess i tipi cli menzog ne, e sv iare la guerra d' Ita lia dai suoi fini di giu– stiz ia nazion a le e internazionale , e farne un a be tia le guerra di imp eriali smo preparatrice cli a ltre guerr e pegg iori. Conosce re e far cono .ce re le menzogne di ieri e g li autor i di que lle men zog ne, è il mez– zo miglio re che ci sia pe r romp ere le punte a lle nuove. menzogne deg li stess i autori, oggi. FAT E OGGI L a carta La Nota. dell 'Intesa al Presidente W ilson ri– spondo al.lu.nostrn asp 0tt ,1zir.ne , :- 0 ,-~h~ <'s•11o ur,,_ cisa., al cos petto dell'opinion e pubblica morn.1in– lo, i fini della. nostra. guena e le condiz ioni di,llu. nostra pa.co . La Nota. si indirizza a i popoli neutral i, di cui attendiamo il giudizio , ed ignora. i popoli nem1.:,i, che, invece, si sono affrettati a replicare con fo- 1ibonde ingilll'ie ufficiose ed ufficiali, che forni– scono per sè stesse un elemento di giud izio. La stampa. quotidi ana ha già &ezionato tutti quosti documenti, così che il letto re conosce il significato e la port ata di ogni botta e rispooba.. Ma. un più completo e adeguato giuclizio dc1 documento rich iede che lo si consideri nel 3uo Yalore d'in sieme in rapporto sia coi nemici, , ;n coi neutri. Intant o con &tatia.mo che la. Nota vuolo essere una base di n egoziati , non l'elCillcori.g:ido di con– dizioni definit ivo. Por megl io prec isare : - Una part o ra.cchiuàe lo cond izioni imprescind ibili della paoo iu~ura · l'io/., l' evaouazi one di t utti i territori occupati dalla Germania, pe.rchè appartenenti a, nuclei na- 7,ionali non tedesch i, non magia ri, non bulgnn , non turchi. Una seconda part o 1iguarda la. liberazione ,le, nuclei na1.ionali, che oggi sono sotto la domin n.– ,ione tedesca. o aust 1iaca o turca.. Ma per questi la Nota non dà la soltrniono territoriale definita. So ne comprendono le ragioni; tra cui è quootR., che la liberazione dei nuclei nazionali irredùnti rientra nel quadro delle garan 1.ie che l ' In t'l•a CE-igerà per assicurare una paco durattll'a. E' ov– vio ohe la natura. e la este nsione delle. future gn– ranzie dipendono da. circosta nze complesse non tutto verificate, nè tutto prevedibili. La terza parbe, si rif erisce a. oiò che la Nota tnce. Tnfatti null a essa ci dice del r<'gime doll1J colonie o delle terre dell'Asia Minore, ocoup/\te e che samnno oocupate clall 'Jn he$a ai danni del Blocco germanioo. E, •identemente quo.sta è ma– tc,·ia in tutta la ;,ua ef;tension<-nego1.iahilc-al m,, _ mento dei nogoziabi. Inoltr e, dal punto di vista cli un completo pro– gram ma del dopo guena, a noi nppa re un fl.la ln– na quella degli armam ent i a paco conclusa. Ammeno di ritener che l 'Tntesn abbia, rinun 1.iato al.la rogolnmenta1.ione di quesl-0 problcmJ , da cu i soltanto può dipendere la lun ga paee in– terna tra gli Stati europei, biso!:f!1arilO\•are, eh ,, la sistema1.ione tenitoria.le delle- provincie irre– dente dip enderà. anclie dal sapere so le grnudi poten1.e disarmeranno o non disarmeranno e c-.10- tin uernn no inveoo nella. gara degli armamenti, da cui fatalmente - la. esperien1.a e.o lo dice I - non accordi cli pace ma. nuove guen·e debbon o nascer e. Il disarmo a.ocoppiato a un regime di larghe ri,utonom ie amm inistrativo, renderebbe JlOE,Sihili in parc()(',hi casi compromes si ten-itoria li, a cni altrimenti mai non si potrebbe consontire . Anche il futuro regim e coloniale apparisco col- quel che potreste fare domani. Jegat-0 oon quello dei futuri rapporti m ilitari tr n . . . · d . b gli Stati belligeranti . Cioè, se ti giornale l't pw.cee 71e11sate i a - r, 11, Nota tace in proposito; ma non taco la bo11arvi,non tare/ate a comprare u11acorto/i- stampa. tod=. I competenti f.{' ne oocupa.no di na-vaglia di cinque lire per l'interno e di clie- proposito o reclamano, più eh<' In rest ituzione ci lire per l'estero, e speditela all'Jlmmini- delle oolonie tolto alla German ia, la forma.,on<' straziane dell' " Unità 11. via Adda, 4, - Roma .di un gra nde impero oolonialC' tedesco nell'Afr ,c·a o Bian o 19 Gennaio 1917. • • nazioni cenbrale. Ora il diverte nte sta in e.iò ohe a oue– Bt-0 i-:npero coloni~le a.f-r icano si assegna, oltre una funzione econom ica, a.nche una. fun ziono mil1•a– re, e forse più milita.re che economica.... In qud – l'impero coloniale dell 'a'Vvenire, i tedeschi di o•T. gi discuto no già di dovere intrattenere un e,,e;_ cito -di un milione di soldati tedeschi, per teacre a bada. l'In ghiltena e.. . l 'Italia I Noi sosterremo per le colonie il r egimo della porta aperta, a. qualunque dello gmndi pot .;nz~ esso saranno assegnato dal Trattato di pace. Ora, a che varr ebbe abolire il protezioniqmo dogana le ne lle colonie , se esso dovesse esse re eo. stit uito dal milita.iismo teutonioo? La questione degli a.rmamenti - che so ne parli o ohe non se ne par li - ,;;i 1ivevbera su tt t – tc le altre, e di tutto può modificar e la soluzionn . Epperò è un problema oontra le, di cui si oom– prende che. la Nota taccia,, ma su cu i deve ess,>.re richiamata l'att enzione del pubblioo. * * * La Nota ,, nel precisare le paa:t ioola.ri condizi?- ni cli paoo, reclamate dall'interesso di ogn i sir.go– le Stato, lun gi dal fare un elonoo numerico o sle– gato o disorganico di richieste e condizioni, è por– tata. automaticamente a coordinarle o a suborài– narl e a pochi principi dirett ivi, ohe dànno il vero oontonuto morale o ideale dell'unica guoora, cue tutt i dell'Intesa combattono . Il docum ento cli. mostra, dopo oltre duo anni di alterne vicende . che i vari inter essi partioolari éi integrano in un unico inter esse collettivo; clic le guetTOnaziouali si fondono nella guerra europea ; che i va.ti pro– gra mmi delle singolo gumTe si a.rmonizza.oo 1101 prngramma dell 'unica. guen-a. E' per questa via o rn,g:ionecho il docum enl.o diplomatico è assurto, nella opinione pubblica mondiale, nlln imp01-tan,.a di un documento st-0- rico. Un giornale di p!te-"8 ncutralo, la Tribun e tic r.enève, ha. colpito giusto il valore 6torico J ella Not,i, quando ha scritto che essa è la cart a dei diritt i delle Nazioni, che completa quella dei di– ritti dell'uom o. Per quanto siano pericolosi in politica. i para\ leli stor ici, noi abbiamo ritenuto fin dal primo scopp io dC'lla. guerra, cl1e in oueata confla.gra~,v– nc di popoli si trovino di fronte o si misurino i princi pi mC'desimi, che sogliamo riferire alla. f;i. ,·oluzione francese, ma per i quali effettivantE.ote da secoli haiu10 lottato nell'Eur opa oocideul -ot.~ o in Inghilt erra g:l'individui e le classi sociali per conquistare la, propria libertà . I diritti dell uomo hanno faoilitato, por lento processo di affinità e di attrazione, la, fonIUl.zio11e ,!cl nucleo nazional e, romo eni,o politico oon– >mpcvolc, che Qggi reclama, a. sua volt a. il dir'tt o di dNJiclere libemm cntc dei propri de~tini. Pnr oochi uomini politici della Int esa, obo p·1r sono imbovuti cli idee con&et·vatrici e di pregiu– di1.i legittimisti e sono ben disposti a battezzs1', ~ cli \'iete ideologie de mocratiche i nostti ideal i di nazionalità e cli libertà dei popoli, hanno dov• to collaborare al111, compilazione della risposta al Pr esidente WilRon, in cui gli ideali democratici o-0110 riconosciut i ed affermati come realtà sto– riche e forre politi che operanti. Lo sviluppo natura le degli <'venti opera dun– que da reagente, che poco a poco modi fica. li\

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