L'Unità - anno VI - n.3 - 19 gennaio 1917
20 re i Lead,n drl movimento separatista, ora in pri gione o all'estero. I lutilondist, r1flutaro110; ma il t!'ntall,•o di placarr i boemi i' tuttora , igoro~a mente per S<'guito. " Lo. pr oposL1 di formare uno ~lato ~utl sl;l\ 11, ret to dal prin cipe ~lirk o sotto lll ~ovrannà "" st ri o.cli, è In ri prcs11 del piano dell'Arciduca Fel.li no.ndo di unu più gr11ndr Croazia intiera111e11t,· rn.llolicn. che dovevo. controhil a11cia1r 1'i1l(•ad1•lla più gmnde S!'rliio. In. cui maggiuran,a dello. P"· 110Jnzlone apparle rre,bbe alla religione ortod oss11. Il conte Martl nic era grandr amico dcll'Arcldu1·11 Ferdin a nd o I' ciò splcgn la riesu maz ione di tnlr progett o. La sctllo. del Princi pe montencf(rino sa robbe !all a a llo scovo di crear e una inimicizia. ron 111dina8tla d<'llll Serbia"· ~Jwmryk conclude dicend o che l' Inghilterra o.vrehb<' più Intere= a lascia r incorpornre sette 111iliom di tedeschi dell 'Austria nella C.ermn.nin che ln..'l<•iareesiste re lo. Dupli ce \l ono rchio. ntlun– le, già incorporalo. di ratto. E' mealio 1Lot•ertrat– tur e nel {11turo con una Gennania di 68 milion i rii 11b'Ì/anti r he con una lii 119. E' l!1 ident ica teo ria, che noi o.bblnmo ~vilu1>Jlll tn ll<'I prim o num ero clcJl'U nitd . g. s. PAROLE E FATTI l\fontr C' gli on. Lu zzntti o Bosolli parlano ~ul Campidoglio n onor o o gloria dei conta dini o pr o– me tton o mari o monti o.gli orfani dei morti :n guorm, molti propri otar i della Provin cia Ro n1''1,n approfittando del moment.o in cu i i contadini d~llo loro t.cnro onfitouti cho, trovand osi a di[enderl! In pntrin, non posson o far valete lo loro ragion; li hanno oitati per lo sfrnt to delle torre migliomt, ·, che dn ce ntin o.in d 'o.nni possogg ono . Lt1 ~ Di feso. del contadin o » racconta., ,1 prll– posito di quest e in fa mie giudizia rie, il segi.,entc 11neddoto. I poveri oontadini d i Caso.mari hanno dooiso cli rioorro.re nllo. Supr ema. Corto di Cassnzion e con– tro ln sen tenza. del Tribun o.le di F rosinone cho li spog lio.vi\ delle torr eredita te clni loro padri . Il vooohio Cnmpoli Snverio , oh i!l1Iloti il 26 no vomhro u . s. n raoooltn nello. locn.litll Quattro Strad e tutti i coloni del Tenim ento dell 'ex Al>– oozia, tonno loro questo discorso: e Compnl(Di mioi, voi gill sapete come i fro.ti che hanno il dominio dir etto dell o nostre torro , dopo il rifiu to cho oppon emmo n fìrmaro il contmtto di co\onio precarin, cho ern lo. rinunzia ai nostri diritt i en – fitot1tici, ci hnnno citato allo sfratto . Il Tribu – no.lo cli Frosinon e, con sentenzo. notificata. il 5 ot– tobro, o. Cinmpoli Pi etro, Schioppo Arcangelo e Ciano hotti O iuse ppo rifiu tò o. noi unoho ln pro 1•11 por dimostrare che i fro.ti non hanno altro d:ritto sulle nostr o te rre , fuori che qu ello di es igera il solit o cano no in grano , dn ess i perce pito :la Ml– coli . Lo speranzo i·iposto nel Governo su un d'l– creto che 60Spendesso ogni azi ono contro tutti i coloni mi glior o.tari fino n oho dura la g1Jen-o.,bOno anoho rimo.sto do.luso; oosioohè ho creduto chia– auu-vi por decidere il da. farsi. Se noi 1860il\mo pnssnre i te rmini della aentenza. senzn ricor rere, per diamo tu tto il nostro o.vero. Bi sogno. niuh rc i. bisogna tog lierci il pan e cli bocca, e ra ggraMll:. re una wmma per difend erc i. E dobbiamo far e 'lllll – lu nquo sncrificio non tanto per noi , oho ben poco altro o.bbinmo dn viver e, quanto per i nostri figli oho si trovl\llo ol fron te a dare il loro sangue '.'<'r lo. gro nd ezzo. delln po.trin, i qu ali , tornnndo vit– toriosi , debbo no ritrovar lo loro terre che li f:1- ranno mangiar e, debbono ritrovo.r le casu polo cli<' da 6eCOli i nostri nvi vi ha.nno costr uito ». Ness uno si rifiutò di concorrere, e dall e loro f,8,C()()C(lio smunte per le annat e pessimo e per i danni del to~remoto, usci qua lcho ce ntin nio cli lire. Mn , dato le on ormi spese che importavan o i ri corsi in Cassazione, la sommo racco lta non b~– st.1wo neanche ai depos iti in L. 150 ed a Ua co ri:\ bollata per ln notifica del r icorso ai 5 frnti pro– priet ari: Monsignor Giuseppe Pa niooia., Di Piro D . Luigi , Abba llo D . Gener050 o di Cosimo D. Giuseppe, per cui oocorse ro L. 120 I Frattanto gli on . L uzzatti e B oselli, su l Cam – pidog lio, parlano , porlano a onore o glorio. dei oontadi ni ... L'UNITÀ Intor 1 no all'Istituto I L'Unila ha ri1>ubblicalu ,n uno de, 'P.u,.:;ali nu nwri Ja J>Orteso;,t.a.nziak del ù1~1·or,u !atto dallo <'Il . Franchet.\i 11elh sedut a dei 7 dic,•mb re 191G 11 ,tornu a l nuovo tr ust navale, prn111obsOdulia i\a, igo:,;iont' Gene ,·ale, col co11,·orso II me.slio, con lu complicità del Go,erno, e a danno doli o svi– lui>POdclli1 .\!arino mercantile 1lalia11,1 J I prolliema, cho l'on. Franchetti lm a,·uto il 111crlto di suscitare, ha tanta lmport.anza por \., , it.a economica del pae se, che l'Uni td farà bene a conlinuaro ad occuparse ne ~e,,so e intcns,t– montc. J>er fnr e una cru11pagn11 efficace contro u· rti pUJ·o.ssitismi scu nd u.Josi, non bal >t.n.un artico– lo di gio rnal e: occor re ba Ile re e ribatter e il chio– do, u.,aniinondo il probl ema da tutti i lo.ti il che in un solo articolo non si può fa.re. E io chie– di' 11ll Unill ì il 1>ru·messodi continuare l'open, pa– tr iottica da essa inizio.la , occupandomi delle d i– scu.,,,ioni a cui ha dato luogo il d iscorso dell'on. Frunchetti. Le difese dell'On, Arlotta. Sco rse discuss ioni, in ver ità . Chè il metodo del– le grosse cliente le affaristiche consiste noi non di"Culerc, nell'ignorare le critiche, nel te ner e cosi nll'oscu ro il r,aese intorn o ui loro af fari. Discu– te.no sola mente, quand o sentono di poter addurre a di fesa dei prop ri in teressi qualche o.rgomenw pl1wsib ile. )fa poichè questo può occa d cr lor o as– sa i di rado, cosi ovviene che nella p iù part e elci ca.si i grossi pesc ica ni dedi ca no tutta In loro atti– vità nel cvii.are la disc ussione e organ izza.re il se– g reto e il sì lenzio: e i quotidiani aiut a no qu esto h,vorn di o.Iibuiam ento, evitando sislemalicrune n– tc di occupars i delle questi oni, in cui sono in giuoco gl'int eress i naziona li e gl'in teressi contr :1- slo nti clei sudd etti pe,scicnni. Nel caso ciel discor so Fr nnchctli, innanzi al Se– Hnto, una oppa renza almeno di discussion e non s, 1 ollwa evitar e. Il àlini sLro, i>or es., che aveva oss ic,ur oto dl boccone dì cinquant a milioni a spe – se dello Stato al nu ovo tru st, non J)Olcvu lo.sciar passa re senza risp ost.a i rili evi dell'o n. Fran – chott i. E l'on . i\r lotla, inf atti, rispose. Ma f ece le vi ste tlò non ca1 ire le criti che dell'on . Fron chetti. Menò il ca n por l'aia più a lungo che g li fu possibil<'; Ieee una difesa personole, iperlellamente supe, ·– llu a, perc hè la purit à delle int enzioni degli uomi - 11ila conosce e la mi su ra sola mente il buon Dio; d isse molte cose, più o meno inl erossnnti sui len – tnli\'i lotti dal governo per promu overe l'aum en– lll cd ii rinnovamento del no.viglio mercantile e sull e gravi diffi coltà. incontrale; ma non entr ò mal nel cuor e ciel pr oblem u Solleva to do.I Franchelti , intorno al qua le si limi tò a dichia ra re che non solo lo Stato non aveva facoltà di proibire In creaz ione del n uovo is tiLuto o di pr oibire ad ,ona società priv ala di ese rcita re ii credito no.va.le ma che per lui tutti i cap itali c,lrer ti per l'incr ei~enlo delle costruzioni narnli sa rebbero sempre i ben- . 11ut.i, qua.lunqu e fosse la loro pro\'e nie11zn. ) la egli non parve nemm eno sos petta re che il nuovo Ente potesse o.vere scop i divers i dal sem– plice aiut o olle costruzi oni e quindi non potè am– n,ette re che il raggiungimento di tali sc(1J)i po– tesse essç_re ostaco la lo, sop 1>rimendo subito il si– ste ma déll e sovvenz ioni. Anzi, mentre di ta le si– stem a, egli si dichiaro.va vecchio e deciso avver– so.rio, soste nn e però che in questo m omento P.C– cezionnliss imo ·1a sopp ress ione giove rebbe allo Compa g nie e danneggerebbe g.raveinc n te lo Stntfl, che so lo ora, dopo tanti un ni, rit rae un vant ~ io sens ibile dal le Convenz ioni ma rittim e. .\In l'on. Fro.n chetl i non aveva mai dell o nel suo discorso che lo Stat o dovesse i mp r.di r e la for– maz ione del trus t; aveva solo deploralo che il Mini stro lo avesse aiut ato, con il mett ere a sua di~posizione cinquunt a mili oni prrlc,vali per ope– ra dello Stat o eia ! ri ~a rmi o nazionale. Q,iesto era ,il nod o della di scus ion e. E din anz i ad foòO i: )1injstu-o fece l'im becille per non •po.gare il dazio. Le difese dell'on. Della Torre. E a llo. stessa latti ca si appigliò anche ìJ ,.r na – tore Della Torre, il qu al e, assai pii) del ministr o, most rò di ca.pire il va lore ed il signifl- 81 CO di Credito Navale r,,t·• dt'I disCObO Franchelll, e illlLlo.lldO In suo n' plira, notò a)>punt.o che fon Arlotla s'era di 11,c11ticulodi , ìspond ere a <J\leilo che o. lui sr m– itt a., , 1 l'argomento pnn cipc delle cons idera zioni ,1ll,1l·ciate dall'inlerpellantc. " e,islcre cioè In l– l,1lia un accordo o trust di alcune grn ndi Compa – g11iod1 navigaz ion e, che non , uol consenti re che ,dtre compaguio sorgo.no ; e p or rn.ggiung ere que – ht O fine ebbe In felice Lrovoto. di costit uire u n 1- slìluto di crccLto marittimo de Lh1ttW ap punto a toglier~ ogni poi>Sibilità di eS'l)Jica rs i ad ogni al– I rn iniziali\'a conco rrente "· \la J>Oi,paJ'lando asooi più come CIH OCalo d ella N1L\·iguzione Ge11eraltl che dt1 legislatore, si lim itò l'Oli gra nde disinvoltura o<l aJlermare che una sPciot.à di armato ri può fu re cred ito con senll - 11,enti evangelici anc he ai pro1>ri conco rrenti; si g11arJ il bene dall' entr a re in discw,s ione sull 'ar– ticolo dello la lut o, che desig na fra gli scop i del nuov o ente l'acquis to di azioni cli al t.re <.ompa- 1:1niemarittime, cioè la conqui sto. cJelle società. con– ,.,.,.,.enti- e fini col riscuot.er o un fucile app lauso uifnn de,;·do contro le diffid enze demagog iche chi pone a repentagli o cC1~1ilali, int.eJlig,'1izn o lavo ro per numcnt.arc, con In pr op , la, la rlC(:hezza no– zional<'. Soprolullo giuocò !IU un equ ivoco, a cu i solo in pnrt.e, e per chi o.scoll asse con meno atte nzlon r ,, interesse ciel Dello. Torr e, poto,·o. pr estu.l'Si ,1 discorso Franchetti. Cercò cio~ di tog liere ogni buse a l ragionamento ciel Fr o nchelti, mostrand o li crede re che il Fronchett.i avesse confu so gli in– teressi della Navigaz ione Generale e del supposto trust con que lli dello ma rina sov,·enzionata, men – tre lali intc re6si seco ndo il Della Torre sono In l'nnllillo . )la il Fra nchd ti non avevo comm esso in olcun 1110<10 q uesta confiusione. Ogg i il Frnn chetl i a veva detto - i Jrue campi 1,iù rimune rato ri per quella misora coso, che è I., mu ,·ino. m er ca ntil e itali ano., sono i t.rasport i dogli emigr a nti , ris cr\'nti a lla ma rin a liber a , e le lrnoe J>OStali,riserval e o.Ila marina sovivenzionata. r, ·u le du e ma rin e csi-ste ogg i - è ,·ero - un conflitto parzia le; ma il nu <l\'o Ente promosso dol – ln Navigazione Generale, mira aJ)'punto ad app ia – narlo, conqui sta ndo, con la metà 1>iù runa dell e azio ni, il pred omini o anch e su queJ le compagniP sovvenzio na te che finora s'nrun o mant enu te ind i– pendenti, e ins tnu ra ndo co~I un regi me di mono– l>olio comp lcto, che permetterà al trust di s!J'utta – r ', senza concorrenza , i noli degli emigrati e le sowe nzi oni go v'ernative. Contro tale man ovra., m 1ico ri1>aro è la soppre ssione immediata delle sov\'e nzion i ma rit tim e e lo svi luppo della ma ri – na libera. Parla 1a "Tribu na,,. Dei maggio ri quotidiani ital iani uno solo s'è oc– cu1>ato del di scorso, ed è stata la 1'ribu na , di cui I> notn la indipend enza dal gnrn de ca pitalismo si– de rur gico na va le; e se n'è occ upala unica.mente J er tesse re le dif ese delle sovvenzio ni , che non so- 1, rispon der ebbero ad un a nsso lut a necess ità, ma non ostaco lerebber o in a lcu11modo lo sv iluppo d el– l a marina libera. Sul 1rnnto fondame ntal e, rlegli sco11i cioè che si proporre bbe elfettivo m en t.! il nuovo Istituto di cre dil o, il g iorn a le si guarda bene dal mettere parola. .\la poichè il Fr anc hetti a, eva. osservato comP '.' dopo oltr,e mezzo secolo, dopo 800 mili on i spesi "' sc, ,venz10ne e suss idi noi cf trov iamo senza marina merca ntil e " subito la Tr ibuna risponde che la rag ione di qu este deplorevoli condizioni no n sta nel sistema dell e sovvenzion i, ma nella 111su.{{lc,enoa dei pr emi accor dati alla marina li – bera. Affacciata dalla Tribtmu qu esta osservnz ion~ get ta ,uno sp ir ag lio di luce su lla minaccia che la cos_t,tuz10ne di un p olen te monopolio dell'indu – $.tri a na~ale ra ppr esente rebbe per le finanze e p er I economi a d~I paese, e dim ost ra quanta ragione a bbia avu to ,1 Il'ra nchetti a _dare il grid o d'allar– n,~. Dalle paro le d~lla Tribuna si vede che le m1re del nuovo trust non s i limitano ad un au– mento dell e sovvenzioni, ma si eslendQ110 anche' ad ott enere un nuovo sistema di premi alla ma,.
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