L'Unità - anno I - n.5 - 13 gennaio 1912

20 L'UN ITÀ (co n J, 11 111in11~col.1 , .,u runta\' a tk rù an che i l\crÌ\:oli d"un procc~~o pe r una lo tta di mur,1/ila contr o ~O<'i e metodi vcrn111c111e e incontro vcr- 1ihil111cnh.: ind l't,::lli : e i,::li cr,t co mp .1~110 ,nl ba nco tl'acc 11~., chi ha -.ottoscri uo uno de i lodi che ,·oi 1ro,•;11c inun oral i. Ed an cora : I:\ St zione Ro mana forni cm:rJ,:ie att i,e , o alm cno i ger enti rc~ponsabili ncllc lotte leniate dalla classe degli impi c~:tti 11clla difo sa :;:iufrli ca; e forni quasi , scnz,t intcrruzionc, i « ScJ,:rctari • dcll:t Camera ft: dcralt', cio\! :Liutò la oq.;a ni1:.rn..:iuni dell e classi :1tli11i, come si volcvn a Cr emona; e pili potrei dire ..;e 110 11 fosse che-,d icendo, parrebbe pa:-lassi di mc . .\la tutt o fJIIC'ilO dim os tra cht.: la Sc.t:ione Ko111:i11a vid e, senti , pc rhcg ui c1uel co ncetto ideale Ji :,tionc !<t0Cialm cutc utile e comple ssa, che le le è neJ,:1to d:1chi 11011 I,, co nosce eh'"! a tra\'crso tli <.1dini del giorno polemici. E \'c niamo :\ 11110 di 'lllC!'ti: c1ucllo dell., « ine– du c,ni onc ,oci:1lc • il cui aut ore C (l'L'ss.1.ninon erra ) un ~ociali,ta . S0t:iali,t.1 da pili anni che non fcclcr,tto : e socii:.lista linch C una ,·cnta ta di dc,1r.1 o di :.ini'itra 110n lo JlOrti ,·ia, foglia es– ~iccatn d'un ramo, che un J.::iorno era cosi "erde e \'i\'ace. Qui, in •111el clima morale e intcllet– ttmle che ora ci npp:ire co,i lon tan o, si C ed u– c:110 a ciò che J.::lipar ve 1xfi sempr e onesto e buono: 110 11 faccio otlc~:a :11Kirner rifiutando di chiamarlo, caro Ussa ni, il mio primo ed ucatore. E di qui ho :q,preso quello che, nd pres ente fiori re dcll'aclorazionc alla violcm:a , :dia cncr){ia, al J.::csto, è c111asi senso sconosciu to: il senso soci:1le. l11 1111 mio art ico lo, eia : ha avut o assai ma..:.:iori onori di criti che di og ni mio studio erudi to (inJ,;iustizie della sorte !), io pone\'0 CJUC• sta tesi : • Posto che noi invochiam o il giud izio d'un .1:iur.r per porre tinc ad una discussione, c;he 11011 si può ahrimen ti risol"e re, noi dia mo pro\'a dì inedu cazione soc iale (i;on du11que di non i,aper osscrmrc le reJ,:'olc dei salotti, bensi dell e aKgrcgazioni rette da cons\!nsi ci,·ili) c1uan– do ci rifiutiamo di accewm,c il responso. • li Comitrlio F,:do-,lt' l>t>h:.,·a, tdi singuli. lli'll· :-.are che i lod i zo,.,ero imm orali , quanto \'Ole;:te e qu,11110puù produ rre I., corro tta coscie nza ro• ma,u : ma come m,1~i,tr ,t10 e,:t0 stc:..,o , rappre– -.e11a111c d'una colle 1ti\'it:1 dO\'C llOte,·,rno e..-.erc i con-.e,u icnti coo;i con l' una co me con l'a ltra p:1rtc, .1,·e\'a un ,oto dovere : di procla mare in– giud irahilt 1:aco:.a J.:it1dic:11a. Cioè di 110 11 ri).:iu– dic:1re : <li non J.:ella re In Frdaa:: i0'1t! in nuove lotte lacc r.111ti: di 110 11 :,vvea are i soci a sot– tr:,,r.,j alle ~a111.io11iche cs"ìi invocano : n rispet- 1:ìrc le sc11ten1.c dei J.:it1dici che ci '-Cc~liamo. Che ~-. cre<lo, edu c;udone sociale. Cunl ro questa concezio ue , che 11011 riesco a veder e indegna d 'un sod .1lista, mi C stat o ob• biettato, clu: io ho pw testat o, dal ' 9S, co ntro i tril,un,lli milit ar i o cont ro certi deliberati del Con -,iKlio Sur>eriore ! ln1clli1,:e11te, eh ~ il mio ignoto ,w, ·crs;irio, che non C l'l 'ssa ui. Il l1uale in\·ece di farsi facile a.,;cu~atorc della Sezione Rom;um, che .J hc nc o male - e sia 1,ure più male che bene, ha alm eno i.empre ,·issuto, do– vrebbe farsi miJ.::lior clinico dei mali feder ali e trova rne la oriJ.:ine, il 1 1 ir 11s, nella :t"ìSenza di vita, di inter ess amento federale dell e molti3-Sime, e spe,so 111:IJ,:").:iori , sezioni. Noi ,:,rem o peccatori , noi romani : sia chi volav:, troppo nito, sia chi striscia troppe, 1erra terra : ma J,:"li sci:rnra ti che 11011furon o mai o 110 11 so no pili vivi ? Ti saluto cnr;u11t:11te, bcnchè sa ppia che ci :-ei Es 1rn.:u C.\lo.:.,w.A(•) (I) \11ntena.o Uu 11nÌ', il c11i•rl rolo come 1111ello p11bbllcato d•I L111ht10 nel prhuo 11111ucro dell 'UN1/,J t11llu UetSCt :1110- meolu io poue i 10110,cr ive,e per coa1ple1• c(un11r,•au d'ulee , co11nppo ,1l , •• creds, le 111•ouen•u unl • qaelle del co11111• ne anu co Carra ra, S«I p11bblicuc- la leuera del q ,u.le , det i. dero ~<>In aftlrn,a1« - e 10■ u rt.i di non ,n1erpe11u male in q11111 o 11pendero dell' Unanl - c:he l'U 1u nl nun peoH"& aè al Carrara aè al D,ub•a:•II O. 11 c•I c..uiruu .u peu onale i, Hpe tior• a qual11•q11e••. dlu en-'O polu cn, 1llo 1the p•r lb di profen o,ì d«lla "Ìeuone ,omana, a c•i le quuuo■i mora.I, t-0•0 ,-,., ,.,. ,~ i■dlfforen1i. - Le au ociauoa, , 11 lh , soao quel che v~ole cM 1itao la • at1 io,a11u onde Wflo compo- :«: o qaando 11 11an o 1c11•l• 1 colle11,11J - • • 1i p"4 fare ah 1•e11t1 c:o■ aaiosl cull e11111e - 1i ,r per fona courell, • cuafomlere ;_. ,... o eb1e1 e ..a1na1i1anl della qaalcO"a (CIÌ • brsl non de,ono doleo i, dal •om«n 10 !h• 1I t1011ano pe;1 luro hbor • Keh a a mau::ia,~ ■ella IIC'IU lita coi ··•• 11111, 1i Il • J Frammenti de!la vita italiana. I nuovi consigli provinciali scolastici, Sul l.a:1oro di Gc no\'a (.~ gc nn.) • un \'Ccchio ahb1.mato • fa 1a sc.:ucnte proposta: • Fino ad o.:g i, le .sedut e del Consi~lio l'ro– vincialc Scolr1sti<:o furo no sempre fatte a porte chi use, o come si !'-luol dire, in forma privata. Og~i in cui, in codeste sedute, s' ha a 1ra11are 11011 solo di puni zioni inflitt e o da infliggersi ai ma estri, di nomine, di licenziam enti ccc., ma di tutl a 1:-i\lita della scuo la considerat a pure ri– spe tto alla sua evoluzione c1ua)e istitu zione so– ciale, c1uella \'Ìta della scuola che dovr.\ esse re dis cussa, \'aJ,::lintn e 1dudicata da speciali incari– cati, ,,iene natu rale che le sedu te del Consiglio Pro\ ·incialc Sco lastico do, ,rebbern essere rese pubb liche. L'idea è molto pratica e facilmente attuabile in tem pi di regime democratico•· I.a 1>roposta è ottima . E dovrebbe esse re ac– colta lanlo da colo ro , i c111ali si aspettano mira– bilia dal nu0\'0 Consig lio Scolastico, c1uanto da coloro, che, come noi, sono conv inti che la leg– ge Dant:o Cre daro è per quesla pMl e - e non per <1uestn part e so lamente! - sbag liata e rap– pre senta un pegxiora mento di fronte al passato. I.a pubblicitA de lle sedute del nuo vo Consi– glio 110 11 solo sarebb e utile pcrchè permetter eb– be a tutti di \'Cdcre in che cosa il nuov o ordi– name nto è b1<0110 o è catti\' o: ma dovr ebbe ser– ,1ire sopra tutl o a imp edir e che anche nel nuo\' o ConsiJ,:"lio):li :1tfari con timrnssero ad esse re fatti « in famiglia • ... :rnticltrica le o cler icale o in ge– nere • consorti le • · com e a,,,·cni, 1 a nell'an tico. li dife tto fond amentale del nuo,·o organo am– ministrath ·o. crea to dalla legge Daneo•Credaro, consiste nel fatto che esso è oramai lontanis si– mo dal!:, po1>0lati o11c. che manda i figli a scuo– la. l"n padr e di famiglia, che è malcontento del mod o come funzio 1rnno le scuole al suo paese, 1111:t \'Olla 1>otc, 1 a :-.ndare a lamentarsi dall 'as– sessore del suo pae se, prornuo"ere un'ag·itazione nel suo pae se, far pesare la sua ,·olontà nelle elezio ni <lel suo paese. Og~·i, se vuole lamen– tar si, de"e andare ... al capoluogo cli prov incia dal 1-'ro\iveditorc. E non può fare alt ro che la– me ntar si. ~o n può aJ;;irc. I.e scuole sono am– ministr:1te da un consesso , i cui co mponen ti non hann o nessuna resp onsabililù di fronte ai cittadi ni. Metà del Consi,.:lio C nominata dal (;O\'CfllO, cioC dalla buro crazia di Roma . E mcl.i. è elcw, dai Consi~licri co munali e pro,,inciali di tulla la prO\'inci:1, senza che i ciuadini ne sappi:1no nulla . E \'ero che i cittadini posso1101 ~e il Consiglio Pro,·inciale Sco lastico non (a il suo do, ·cre. eleggere a suo k mJ>o nu o"i con– si):lieri comun:1li e pro\'in ciali, che alla lo• ro \'Olla d cg.:-ano nuo\'i consiglieri scola – stici. i quale si.1110 migliori dei primi. ~la qn est;1 possibililit è una lustra : chi a ndra a ,·o– lare per le clc1.io11iammini str:lli\' e non si las ,:erà mai determ inar e nel \'0I0 d;tlla sola preoccupa– zion e del modo con cui a fltO lr mpc> i suoi can • didat i ,·oternnno per il t:o nsiglio scolastico ; e hisog ue rchhe che i consi~licri co muuali di tutta 1111.t provincia si me ttesse ro d'accordo e si or– ~an iua:-scro qunsi mìlitar mcnte, per ottenere un cambinm ento notevo le di uomini nel Consig lio sco lastico : il cht: ~ imposs ibile. :,.;ci mom ento ~tesso, in cui ci prepariamo a dar e il voto ai contadini , che han bisogno dell a scuola e la chieùo no e la esigono anche coi lu– muh i, abbiam o sottratta del tutt o l'a mmini stra– zione della scuola ag li eleni de i con1adini ! Allorch è t111tii difetti dell;1. legg e Daneo-C re– daro appa rir anno e\'identi, e ci occorr erà rifare il la,·oro sbaglia to, - se ci sarà in Italia c1uella dem ocrazia che oggi non c 'è , - c1uesta parte dell;1. legge s.,rà riformata nel senso che i rap– presen tant i locali de\'0110 essere eletti dir etra• mente a colleg io unino minale dai cittadini elet– tori, e non dai Consiglieri comun ali e pro, ·inciali. Int anto , aflinch è i difotti della legge appaia no alla luce de l sole, sareb be bene che i la\'o ri dei nuovi Coni,igli sco lastici fossero pu bblici. ì\la :1ppunto per questo C prob:,bilc che non se ne faccia null a. l'crchè - il 0; vecc hio ahbu– n :1.to • clel Lm·o,·o non si illucl:, ! - non è nien– te ;1H;1uo\'Cro che sia mo • in tempi di regi me democratico•· No n mai , come in c1uesto mo– mento, l' Italia C stata « in tempi di regime bu• rocratico-di spotico •• specie in fatto di istruzione popolare. Solo, oggi , in Italia, ci sono cen to depu lati di Estrema sinistra, che ,•anno strom– bazzand o di qua e di là che siamo in pe rfetta dem ocrazia. A <1ucsto, oranrni, è ridona la fun– zione dei deputati « democratici • nella nostra vita pubbli ca. La Signorina Ain-Zara, Si leKJ.:Cnel Cio,·nalr d 'Italia {J genn .) cli una bambi na nominata a battesimo , a Empoli, /)erna Aiu -7.an , e di un bambino chiamato /Jc :111ra.si. Ch e i preti, i quali si rifiutano in altre occa – sio ni di imporr e nomi, che 11011 shmo nel Calen– dari o, accetti no fra le loro preghiere lati ne tali nomi mao mettani, lo si cnpisce pensando al Banco di Koma. ~la I' l 'nicia lc di Sta to Ci\'i le an ebbe dovuto rico rdare che esiste una circolare emanata dal Guarda siKilli l'a nno scorso o due anni fa, nella qu ale si \'ÌCla d' im1>0rrc ai neo– nati nomi che in avven ire 1>0ssuno apparire as– sunli o i,tra\'ag anti. O t :1.le circolare mira\'a solo alle l.ihcrh>, l.urr, l.a;•ol'o ccc. dei socialisti ? Alla signorina Dern a seg uir:\ la signorina Tripoli e il si~nor Dir-To bra s? PO\·eri innoce nti ! 11che dim ostra che il senso del ridico lo, se man ca ai soc ialisti, co me a suo 1cm1>0 il Cior- 11ak d 'll crlia co 1 ,1ment.wn dando notizia di quella circol Mc, manca all'occ:asione anche ai libera li, costitu iionali, conser vRtor i, mona rchici, ecc. ccc . g . i . V ,\~ G10,.o· G10 ,·.\s ~071.1, g,;;,~, 7e;p;,;à}0:' . t-'iren1c HJn • Stab, Tip. Aldlno, Via dc' Renai, 11. Te-I. S-8; " PSICHE ,, RIVISTA DI STUDI PSICOLOGICI Direttori : Pror. E. :\l,rn,E1.1.1, Proì. S. DE S., xcn,, l'rof. G. \ 11.1.A. Redattore-capo : Doll. R o REi< ro .\ , ~., <; 10 1.1. Redazione ed Amministrazione:Via degli Allani, 46 • Firenze. Questa nuova ri vis ta si propone di diffondere in form a viva cd agi le fra le persone colte le nozioni psicologiche più importa nti e pii, feconde d'app lica– zion i pra ti c he. Ogni fascicolo sarù dedicato prevalentemente ad un solo tema e con– terrà art icoli orig inali , traduzioni. pagin e scelte. ampie bibli ografie ra gio nat e, rece nsioni. note. discuss ioni, ccc. Verrann o tratt ati, fra gli altri, i segu enti temi: I'sirolo,(Ù1 e _Ji'/oso_lìa - ps. spcri111e11la/c - ps. romparala - ps. pa tologfra - ps. i11/a 11/ilc ,: pedagogi ca - ps. del carall crc - p,. co/lcll im. sorialc cd cl11k a - ps:i'ologia sup crnormal c - p s. dd s116rosri,·11k - ps. tld/ a rdi gio11c - ps. ,:s/,:/Ji'a - ps. scss11a/c - ps. gi11diziaria - ps . 11clla /dlc ra/11ra - ps. oric11la/,:. I.a rivista si pubbli ca ogni due mesi in fascicoli di almeno 64 pagine Abb onament o a nnu o Lire 8 per l' Italia e Lire 10 per l'e ste ro . Un fascicolo separato Lire 2. I Il primo f11cic.oto uscir• nel Otnnaio 1912. - Inviasi a ricbfula la circolar~programma., __ _. l~EMO SAN DK(>!"I. E<lito, ·-. - Lib, ·uio <1,, lJn Il. Cnsu -~ -~~--- -=l\.•&10 .... 0 - ..,olera::rao - N.,.p o ll MARIO RA!'ISARDI PO E l:Y.1:I LIRIOHE E TRADUZIONI EDI/I OXI~ l>l:I IXJTl \'A Rl\'l :D\JTA tMl.t .'AUTOlUl Uu tiol,mu iu-./, slt1mpa10 ;,, due co/om~e s11 caria sprd ale col rilrnll ~ dtlfaulore ,:nciso al/'acq"aforle Pagine VJJJ-110,1 - L,re l& - El,ganltmmle 11/1g11to - l11r 11 Collt~':1 ;is 1 t~1ep~j 1 1~1 1 N~ 1 11~~ l ,;, iFV/ 1 ~ s7: iau ,~-~~};i t ~~J ~ G~;.! ,~!f.?r;:1 ,~:r ; .~~;:~~~~1\~flt t: sociah - Le odi cli Orniio (1S83) .- Frecciate - Giobhe (1884) - Le ll<k'~•e.rchg 1ose (1887) - Ep1gr1uumi (1 )- Le poe sie d1 C:1t111lo (1SSgl - li Promet~o llbcr:u o d1 Shelley (18')2)– L'AtlantHle ( 1894) - Fo~lic s,>arse - Leone (•&J_c:i) - l'oemetu (1 5-190i ), ì\lohe edizion i e alcune it~sai prt:ge\' oli, si son fatte cléllé sinso le: oper~ tb,p iAArdianc, le quali , al loro primo a1>pirire, c.liedc-roluogo a \'iv.-ci polemiche da tutti ,ondanmuc, e che, se procaccia – rono al poc1.- 11011 poche e 11011 he\•i anrnrt' ztt , non lo ri"'!ossero da <1uelltlserc~ll:\ e da c,uella su– J)t!riorit:\ di si>irito che derivano clall:-1coscienza del pro1>no v11loree l"lte 50110 111 lui doti spit.-cA• tisslme e incouh::slate . - L'.tftcr111:,zione ,ti una nuova gnmde fi~ura, s1k'c1e nella gelosa e Repub– hlica letteraru, •· 11011 ~ cht tutti con animo s1:1eno tollen1t:t. - Ma, d.t quel periodo, il te,m~ que – sto i,:ran nemk-o clelh: umane th:.<:ordi"", ha compi!,IO la sua 01>c.r11 sedatrlcc ,lelle 1»-s" _un1 e dei ran cori, e, se to,Kliamo l'avver51011e preconcetta eh qu:tku110 o eh qualche castR, le 111e111italia ne, fan;:!~~(;:•~:::~~ ·c~~il~~l~1i1•.~~~~·.":d 1~~~\'~~;l~ril~l~ c~a11~~i::: ~~~~~~ 1 ~1~r~i~~l~r~r:::r:! ~h~":c~~:t;. ca mmin o dcll'Unurni t:\, clopo ;werue profet1c:tme111e e ron e alt1ss11110 ,v1m10 • tr11cc1a10 1 periodi glori osi e le conq uiste immortnli. - In <tuest ' unico volume viene qui11d1 presentata al pubblico ita• llano. la p, ·ima raccoll:t d1 tutra l'O 1>era poet ic.t RapisanlianR finora edita , e nell'ordine definitivo che il Po,.111v,,llf' 11s-:""1,,:n111·t• Hl'e sÌ11je11l"" 1uuti . DE GUBERNATIS ANGELO 'MARIO RAFIBARDI l'lt011l1.0 - Un \'O!Un\t iu-16 - u,~ 0,150 ritu r 1 ~ li~ 1~~1 S~r~l1~!iii !~·,~::~~d~a° sr:'r';~ 1 ~Wi.'i 1 1 1 ,eot,,.i~::e d: 1 ~/ 1 ::~~'i~!r~ ~ t.~;. 1 :~re ~\;? 1~~~;rt~~~I~~~; tutta Ìa nuuiife 1Hazione le1ter~ri;1 e 11rti"ticH del R.11,isudi. Casa l:!.ìit'trice R. CARABBA Lancz'ano Nuovi volumi pubblicati nella collezione • L' Italia negli Scrittori Stranieri • R. V O S S VISIONI D'ITALIA PAGINE SCELTE DALLE OPERE • Du, mein ltal ien • e • Aus meinem rOmlschen Skizzenbuch • Traduii one Rutorizzata di Verina D' Onofrio (Voi. 41. C . DICKENS IMPRESSIONI D ' ITALIA • PICTURES FROM 1TALY • (1844-1845) Tr aduzi one , prefazione . bibliografia e not e di Luigi Cane■cbi. Due volumi. (Voi. 5 e 6). 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