Una città - anno V - n. 44 - ottobre 1995

....;. t(. <; ---~·~;-~· .,~_~· '\•"'(,. w 'i:_ .' Ho aspettato un paio d'ore e poi sono andato via di lì. tutte le direzioni che prendevo portavano o al mare o in centro. Ho scelto di venire in centro e mi sono trovato in piazza Cavour, c'era la mostra delle Ferrari e I"hovisitata: era proprio una bella cosa. non avevo mai visto nulla di simile. Ho girato tutta la notte. perché l'amico con cui avevo parlato per telefono prima di partire mi aveva detto che stavano sempre in centro o al mare. Ero arrivato in piazza Cavour e pensavo che fosse il centro, invece il centro è piazza Tre Martiri. Sono andato ingiro. sono andato al mare; quella sera ho dormito al mare, aria fresca, pulita, ma sentivo un freddo della miseria, perché alle 3 di mattina anche se è estate c'è un freddo che ti fa morire. Alle 6 di mattina, mi sono alzato, ho preso la stessa strada che mi aveva portato al mare, sono tornato in piazza Cavour e per caso il mio amico passava di là. Io stavo seduto su una panchina, lui è arrivato, mezzo assonnato, e mi ha detto: "ma te chi sei scusa? Sono io che dormo o è la verità?", e io: "no, è la verità, non vedi come sono ridotto?!". Lui sapeva che sarei arrivato un giorno d'estate, perché 15 giorni prima era con me in Albania. Lui è in regola. ha un lavoro. era tornato a Valona per le vacanze e poi era rientrato in Italia. ma certo non si aspettava, mentre andava al lavoro alle 6 della mattina, di trovarmi seduto inpiazzaCavour. M'ha comprato qualcosa da mangiare, m'ha prestato lasua bici. un paio di panni puliti, il costume da bagno e così sono andato a fare il bagno. I primi giorni Ii ho passati così, sempre in giro, dormivo anche fuori, in una casa abbandonata ed è stato il periodo più difficile per me. Ma alla fine ce l'ho fatta. Ad agosto sono entrato in un centro di accoglienza e lì ho passato tre mesi con altri ragazzi italiani e stranieri, mi trovavo bene, ho fatto amicizia, insomma tutto filava liscio come l'olio. Un giorno, però, ci hanno detto che erano costretti a mandarci via perché la polizia non voleva concederci i permessi di soggiorno. Alla fine di novembre ci hanno cacciato da lì. ma ci hanno dato la possibilità di restare in Italia, dicendoci: '"sevolete restare, dovete scappare da qui. se no per chi vuole tornare in Albania il viaggio lo paghiamo noi...Così tutti sonoscappati, e in Albania è tornato solo un bambino, non ho mai capito perché fosse venuto in Italia, era proprio piccolo, avrà avuto IOanni. la mostra delle Ferrari era una cosa bella Dopo è cominciata di nuovo la lotta per la sopravvivenza. Sono entrato con altri albanesi, -eravamo una quindicina-, in una casa abbandonata, mentre gli altri ragazzi scappati dal centro hanno trovato ospitalità chi presso un fratello. chi da uno zio. In quella casa abbandonata sono rimasto quasi 5 mesi, avevo il problema di mangiare, bere, lavarmi, lavare i panni, ma ancora una volta ce l'ho fatta... Avevo trovato un lavoretto che mi dava da mangiare: facevo il manovale per 1-2 giorni la settimana, qualche volta ho lavorato tutta la settimana, per cui qualcosa guadagnavo, non è che non mangiassi. Per fare la doccia, r Italia ti offre una grande possibilità, la ringraziamo per questo: la Caritas; andavo alla Caritas per fare la doccia. per avere i panni nuovi. mentre per lavarli ricorrevo a un mio amico che ha una casa e me li portava già stirati. Due mesi fa ho iniziato a lavorare in un ristorante. Lavoro dalle otto alle dicci ore al giorno e guadagno quasi 1.200.000 lire al mese. che spedisco in gran parte ai miei. Mi trovo benissimo, dormo lì, mangio lì, mi diverto lì. A volte esco fuori con una compagnia di amici italiani per divertirmi, andare a ballare. Sono bravi, mi danno coraggio, non mi fanno sentire uno straniero. Ora ho trovato un motivo per andare avanti e non tornerò mai indietro, penso. Almeno finora sono arrivato dove ~ ~~ ~~~ OKJ1~·YOG1t Erboristeria - Prodotti naturali - Shiatzu FABBRI Dr. Enrico Forlì - via Albicini, 30 (ang. via S. Anna, 2) Tel. 0543/35236 ho sempre voluto andare. Con i ragazzi. cuochi e camerieri che lavorano con me, va tutto bene. non ci sono problemi. Posso dire che adesso in Italia mi trovo benissimo, ma ho il problema di non essere in regola, magari un giorno si risolverà, spero. Io farò delle cose giuste finché potrò e se un giorno non potrò più stare in Italia perché il problema dei clandestini sarà diventato inaccettabile per la legge, non so cosa farò. Spero che il futuro sia migliore. Prima di partire che idea avevi dell'Italia? Io dell'Italia sapevo molte cose prima di partire. Sapevo che r Italia è molto diversa dair Albania. che la gente è più ospitale, più solidale -in Puglia sono stato poco, ma ho visto che è vero. Poi una volta in Italia ho visto delle cose che non avevo mai visto, delle feste grandissime: il vostro modo di divertirvi è molto diverso dal nostro, è proprio una cosa bellissima, a me piace molto. Guardavi spesso la televisione italiana? Ho cominciato a guardare la televisione italiana dall'età di 5 anni. Non era molto facile vedere la tv italiana 13 anni fa, ma siccome abitavo vicino al mare la ricezione era chiara. Vedevo tutto: Canale5. Italia I, Rai I, Rai2, Rai3, nella mia televisione entravano 22 canali italiani, quelli regionali della Puglia. quelli di Berlusconi e la Rai. Così ho visto tulli i film di Bud Spencer e di Celentano. Avevo anche la parabola per il satellite che lì non costa niente. Al lunedì.daquandoavcvo I0anni, guardavo sempre Noi/e rock su Rai I. non ho mai mancato quel la trasmissione. ma guardavo anche gli spettacoli: Stranamore. Giochi senza frontiere. tutti i Sanremo dall'età di 5 anni. E' lì che ho potuto conoscere la musica italiana che piace a mc: Masini, Ramazzotti. Poi, visto che il mio hobby è il calcio, guardavo le partite di campionato, i mondiali. gli europei. I tuoi genitori cosa pensano dell'Italia? Beh. i miei genitori. vedendo che già tre volte avevo tentato di scappare. non si opponevano pii:1A. desso che Ii chiamo spesso, e racconto loro com'è l'Italia. vi considerano dei marziani perché avete tutto. siete ricchi, e io ho spiegato loro che !"Italia era un tempo come l'Albania: com'era laCalabria 50 anni fa. così adesso è il mio paese. Loro guardano la pubblicità in tv e vedono tutta questa ricchezza, ma ho detto loro che in Italia non è che le cose si possono avere così presto. Se vuoi fare i soldi puoi andare a spacciare o rubare, fare una rapina e poi tornartene a casa tua. ma sono cose da ladri. Loro pensano che r Italia sia un paradiso e si capisce perché: per 50 anni siamo stati chiusi, non abbiamo mai visto un turista, e quando veniva un italiano una volta ogni 5 anni in Albania, lo guardavamo tutti così. Ora siamo noi a venire qui e siete voi a guardarci tanto così. Prima hai detto che anche tuo fratello è scappato dall'Albania ... Sì, mio fratello è arrivato la prima volta in Italia nel marzo del '9 I, quando ci fu il primo grande esodo degli albanesi, e ci rimase per tre mesi. lo allora volevo seguire mio fratello nella sua fuga in Italia, ma mia madre mi chiuse in camera per tre giorni. Mi portava da mangiare e da bere. neanche a scuola mi faceva andare e tutto questo perché aveva saputo che mio fratello era partito. Io ali' epoca avevo solo 14 anni, facevo la quarta della scuola media, ero troppo piccolo per partire. Però, poi la voglia di partire m·è venuta all'improvviso, è stato un mio amico di Valona a farmela nascere. a spingermi a partire. e alla fine io sono qua, mentre lui è rimasto in Albania. Nel '91 mio fratello ritornò in Albania, e fece una cazzata perché adesso poteva essere in regola, avere un lavoro ecc., ma a quel tempo lui aveva 18 anni, la mia età di adesso... E' rientrato in Italia due anni fa come clandestino, è rimasto per nove mesi a Roma. dove non ha trovato niente, viveva come ho vis1/onn .---LRLZRTUd TutmUlscelta chevuoi Vialedell'Appennino1, 63 -Forlì suto io prima di lavorare nel ristorante -i clandestini che non fanno lavori sporchi vivono tutti così. Poi, è partito per l'Olanda un anno fa, e lì ha trovato lavoro, ha chiesto asilo politico e, in attesa della risposta, ha ottenuto un permesso di soggiorno. Vive in un "asilo'· statale. Ci sentiamo a volte, ma non lo vedo da due anni e mi manca moltissimo. Spero che si metta in regola e ottenga la cittadinanza olandese provvisoria così potrà venire a trovarmi. Prima del lavoro nel ristorante ti sei mai trovato a chiedere l'elemosina o cose del genere? Ti posso rispondere in generale su come siamo noi albanesi, noi abbiamo una dignità tale che finora io non ho mai visto qui un albanese chiedere l'elemosina, magari in altre città lo fanno, ma io non l'ho mai fatto, né ho visto farlo. E' un modo per guadagnare soldi che non mi piace, se hai bisogno di lavoro e non te lo danno, allora te lo devi trovare per forza. se lavori hai meno problemi con la l)C?lizia Sono molti i clandestini non albanesi che sono stufi di cercare e allora si mettono per strada a chiedere l'elemosina perché disperati, chiudono gli occhi e fanno quel lavoro lì. Ma a me bastavano quei pochi soldi che guadagnavo da manovale. In quel periodo non pensavo al divertimento, solo alla sopravvivenza. Da quando sei qui hai mai avuto a che fare con la Polizia ? Dopo che sono scappato dal centro di accoglienza. mentre vivevo nellacasa abbandonata, m'hanno preso due volte, una volta i carabinieri e una volta i poliziotti, ma tutt'e due le volte è capitato che ero pieno di calce dalla testa fino ai piedi. Si vedeva che tornavo dal lavoro. M'hanno chiesto cosa facevo, se lavoravo, i documenti non me li hanno chiesti per niente, mi hanno domandato da dove venivo, "albanese", "da quanto tempo sei qui?", "da parecchio, da 0110 mesi", "ma se non ti abbiamo mai visto in giro come gli altri!"'. ·' io lavoro, ho casa·•, '•ok, !"importante è che non fai casini, i documenti non te li chiediamo perché siamo sicuri che non li hai, i regolari noi liconosciamo tulli qua··. lo un commissariato non so neanche com· è fallo. Certo, qui è come se non esistessi, ma non ho paura, perché sono sicuro che se i poliziotti mi beccano non mi rimandano in Albania, al massimo possono farmi due o tre domande e poi lasciarmi andare, perché basta dire che lavori e non ci sono problemi. Molti miei amici che lavorano in nero come me, i poliziolli li hanno beccati, ma poi li hanno lasciati tranquilli perché lavoravano. Quanti albanesi ci sono in questa zona? Quando sono arrivato io, l'anno scorso, eravamo pochi, una trentina di clandestini, più quelli che sono in regola da 4 anni; adesso invece saremo forse 3-400 clandestini e ci conosciamo di vista quasi tulli. Con gli altri immigrati, marocchini, senegalesi, slavi ecc., non c'è molto legame, ogni gruppo se ne sta per conto suo. Ho un amico etiope che è qui da vent'anni, ha la cittadinanza italiana e mi ha aiutato a trovare lavoro; però questo è il mio caso, gli albanesi ingenere non hanno amici fra gli altri immigrati. Del tuo gruppo di amici quanti sono rimasti in Albania e quanti se ne sono andati? Da quello che so, su 0110 che eravamo sono rimasti in cinque; io e un altro stiamo in Italia, un terLo nostro amico è andato inGrecia con la famiglia. Quelli rimasti stanno studiando, c'è chi gioca a calcio, c'è qualcuno che sta cominciando a suonare la chitarra, qualcun altro che gioca a basket, e poi mi hanno dello che tulle le sere si trovano nel nostro posto preferito, appena hanno finito di studiare o di fare le altre cose. Io ogni tanto telefono per sapere cosa fanno, cosa succede, mi hanno detto che adesso si trovano abbastanza bene. - elettrauto marzio malpezzi piazza dellavittoria forlì tel. 67077 UNA CITTA'

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