Una città - anno IV - n. 33 - giugno 1994

di viaggi SHIVA, BUDDHA E TOMMASO DIDIMO B Cronaca e riflessioni di un viaggio interreligioso India e Sri Lanka, sui luoghi del- !' induismo shivaita e del buddismo: mi son parsi l'orizzonte signi~ ficativo per concludere un anno per me doloroso. per celebrare un "dies natalis" importante, e inaugurare con uno stacco deciso una nuova fase di impegno. Non dunque l'oriente che sfuma la nostra identità, non l'esotico che fa dimenticare lo stress, ma la complicazione dei problemi su un più vasto arco culturale e storico: che ti aiuta a crescere, a comparare, a relativizzare, ad accogliere. L'occasione era stimolante, sotto il profilo religioso in particolar modo: un viaggio di studio con aspetti di accostamento, sia pur necessariamente sommari, a due immensi depositi e tradizioni viventi. Auspice la "Cittadella viaggi", agenzia della Pro Ci vitate Christiana di Assisi, siamo in tredici, con un capogruppo d'eccezione: padre Thomas Matus, camaldolese californiano, convertito in età adulta dall'induismo di Yogananda, musicologo e studioso del Tantra yoga, coautore con Fritjof Capra e David Steindl-Rast del libro L'universo come dimora (Feltrinelli 1993). Sul tappeto dunque: cristianesimo e religioni orientali, conoscenza e mistica, sottosviluppo e modernizzazione. Lo stato del Tamil-Nadu, nel sudest della penisola indiana, è abitato da popolazioni dravidiche -nerissime- originarie dell'India arcaica e Il sospinte dalle invasioni arie al Nor(\,.L'induismo shivaita ha assimilato la più antica religione conosciuta: quella della fertilità e del Lingam, ben presente in forma di colonna cilindrica nei templi indù. 24dicembre Qui a Madras,capitaledel TamilNadu, faccio l'esperienza per la primavolta del culto induista,entrandocon gli amici nel tempiodi KapalischwaraC. ome in ogni luogo sacro,si lasciano i calzariali'entrata.Mentreentriamosotto la sagomatipicatrapezoidaleridondantedidivinitàmulticolorie sporgenti, sta proprio cominciando una cerimonia, con un corteo di trombe sacrericurvee tamburic, onformule di canto fortemente ritmato amò di filastrocche. Mi vengono spontaneamente in mente le cerimonie ebraiche attorno alla Torah portata in corteo nel cortile del tempio di Gerusalemme. In entrambe c'è la forte invocazione ed evocazione di Dio, l'attesa che si riveli. Il corteo fortemente cadenzato da musiche e preghiere dà l'idea di una forza primigenia della natura che si rivolge al Principio Creatore, cercando comunicazione con esso. Anche qui c'è un'iniziazione di un giovanetto, e poi la benedizione credo a suo padre. Formule mandate a memoria e cantate da tutto il gruppo degli amici e parenti. Dal- !' interno del tempio diversi giovani portano il fuoco sacro ai fedeli che si accostano alle fiamme e ricev.ono un po' di cenere e vengono segnati sulla fronte. Anéhénoi ci associamo spontaneamentea questo rito. C'è una zona più interna -più vicina al Sancta Sanctorum-ove i non indù non sono ammessi: un capo cerimonieremifermamoltogentilmente chiedendomise sono indù. Thomassottolineal'essenzialità,la spontaneitàe genuinitàdella fede manifestata in questi riti. La stessa sera ci rechiamoper la messanataliziadimezzanottenella cattedralecattolicadiMadrasU. nici occidentali, sperimenteremo un totaleanalfabetismolinguistico -il tamil è del tuttoincomprensibilema un coinvolgimento fortissimo intuttele altredimensionidiquesta festadella vita e della natività. Un Natale caldo, colorato, profumato,melodioso, simbolico... Ore l l, IO, la chiesa è già pienadi fedeli.Alcunidi noici mettiamo ai latidellanavatacentralesedutiper terra,masiamogentilmenteinvitati ad accomodarcinel coro, dietro l'altare.Nell'abside e' è unagrande statua-crocefisso(inrealtàunGesù abracciaallargatee con lo sguardo benvivo, poichéil crocefissomortourtalasensibilitàindianaintema di puritàrituale)emergenteda un fiore di lotoeconalatoduepavoni. Intuttalacattedraleunprofumodi fioriesoticie gelsomini,perleghir- ~ quindicinale di cultura e attualità dal sommarlo n. 9 - 1 maggio 1994 Maurizio Salvl America Latina tra liberismo e protezione sociale Raniero La Valle La Nato in guerra Maurizio Slmoncelll Alcuni interrogativi sulle missioni Onu Flllppo Gentllonl Cambiare per conservare Giancarlo Ferrero Revisione della Costituzione o riforma dello Stato? Romolo Menlghettl Il voltafaccia di Palermo Adriana Zarrl Specchiamoci: siamo cosi Roberta Carlini Lavoro: Il paradosso della futura deregulation Florella Farlnelll Immigrati: Ladri di lavoro o nuova risorsa? Enrico Mastroflnl Vantaggi e svantaggi del telelavoro Paolo Gallese Gli italiani e la scienza Pietro Greco Biogenetica: Guarire la discendenza Manuel Tejera de MNr/Marlna Nenna Psicologia: Papismo italico Mario Pollo Il disagio giovanile Rolando Marini Comunicazione elettorale: Propaganda o influenza Francesco Saverio Festa La borghesia che in Italia non c'è Maurizio Llchtner Dizionario politico: Rivoluzione Juan Arlaa Domande di fine secolo Enrico Peyrettl Fatti e segni Roalno Glbelllnl Problematiche della teologia africana Carlo Molarl Cristianesimo e dialogo con le religioni: L'esclusivismo ecclesiale Arturo Paoll L'esteriorizzazione della fede Bruno Magglonl Come leggere oggi la Bibbia Emanuela Ricci Rocca/Schede: Algeria Rubriche Ci scrivono i lettori - Primi Piani Attualità - Scienza, Tecnologia e Società- Bibbia - Teologia - Cinema - Teatro - Tv - Arte - Fotografia - Letteratura - Musica • Riviste - Libri - Rocca/schede 64 pagine abbonamento annuale L. 60.000 Rocca - Cittadella - 06081 Assisi richiedere copie saggio ,O lande che molte donne, ragazze e bambine, portano alla nuca, tra i capelli. Caldo, ben temperato da quattordici grandi ventilatori posti ai lati della navata, in alto, più altri quattro nell'abside. Maschi e femmine, tantissimi bambini anche piccolissimi. Alcuni di questi seduti all'indiana sul pavimento ogni tanto reclinano la testolina tra le ginocchia incrociate, vinti dal sonno. Donne col loro sari migliore: splendore multicolore di centinaia di sari di seta. Il rito inizia alle 11,30 con le letture. Presiede il vescovo, con otto preti, tutti giovani, concelebranti. Due ore di durata, ma io non me ne accorgo: potrebbe durarne altre due, tanto coinvolgono quel la vital ità, quei colori, quei profumi (anche l'incenso è ben più aromatico del nostro ...). La musica è cantata da un coro di giovani, misto, con orchestra d'archi e strumenti a percussione. Tutto è cantato tranne le letture -diverse di queste compiute da donneaccompagnate però, anche le salmodie del celebrante, da una viola indiana. Nel coro è invitato come ospite un giovane dignitario, credo buddista: ha una spalla scoperta e un saio marrone. Tutti fanno la Comunione. Il saluto della pace è fatto con le mani giunte e l'inchino. All'uscita diversi bambini e bambine ci si fanno incontro e ci dicono il loro "Merry Christmas!"; che è il modo di comunicare con la nostra identità occidentale. La cattedrale di Madras conserva nella sua cripta tracce di quella che è stata, secondo la tradizione, la tomba di San Tommaso, l'apostolo detto Didimo, che volle credere in Gesù risorto solo dopo aver messo le proprie dita nel suo costato. L' incredulo occidentale fattosi apostolo delle Indie, qui, di fronte all'Oceano Indiano, ha gettato il suo seme: sono questi cattolici tamil, i "cristiani di San Tommaso". 28dicembre Entriamo un po' nella logica e nella vita della chiesa indiana, la sera dopo cena, quando ci rechiamo in visita al vescovo di Tiruchirapalli. Di nome Gabriel, una sessantina d'anni, è stato rettore di un santuario mariano nella zona, di cui ci dà l'immaginetta. Parla con noi di dialogo, pastoralità, inculturazione. Cristo, dice, deve nascere e vivere in terra indiana come è nato e si è espresso in terra (vuol dire: cultura) ebraica e greca. Ci parla del padre Roberto De Nobili, gesuita del '600 e dei suoi tentativi di riti indiani, incompresi a Roma. E, nel '700, del padre Beschi, rinnovatore della lingua tamil e traduttore in latino -per gli occidentali- di un libro tutto tratto da letteratura vedica su Dio, la rivelazione, l'anima umana. Quasi un proto-Vangelo. Ce ne mostra una riedizione. I cattolici in diocesi sono circa il 91 O % della popolazione. Ci sono casi, limitati, di conversione, anche dall'islam: fa l'esempio del dirigente della Legio Mariae del santuario di cui è stato rettore. Esiste una commissione per il dialogo e l'ecumenismo. Molti gesti indiani fanno parte ormai della liturgia: saluto a mani giunte, non la genunessione, il toccare (e non baciare) i sacri testi portando poi le mani alla fronte. Lo yoga è raccomandato per la preghiera e la meditazione. La chiesa locale è vitale: manda anche missionari in Africa, America Latina, Nuova Guinea. Ce lo confermano il vicario e il rappresentante della pastorale in un buon italiano appreso a Roma, Propaganda Fide, negli anni del Concilio. I giovani, anche non cattolici, hanno stima e considerazione per la chiesa locale. 29 dicembre Giungiamo ali' Ashram cattolico di Shantivanam ("foresta della pace"), o "eremo della Trinità" (Saccidananda Ashram: ove "Trinità" è l' insieme di tre concetti indù di Satessere, verità; cit-intelligenza, consapevolezza; ananda-gioia, beatitudine). E' il centro simbolico del nostro viaggio: il luogo che compendia una tradizione di ricerca interreligiosa unica per qualità e profondità. Il viaggio si poneva infatti come omaggio a due eccezionali ricercatori della verità: padre Bede Griffiths e Thomas Merton. Qui a Shantivanam p. Griffiths è vissuto dal '68 fino alla morte, il 13 maggio 1993, come superiore di una piccoia comunità fondata nel 1950 da due benedettini francesi, p. Jules Monchanin e p. Henri Le Saux. Il primo, Monchanin, giunto in India negli anni trenta per fare il missionario, si era presto reso conto che tale compito era impossibile fuori da uno stile di vita fatto di austerità e silenzio, come per gli asceti indù. La meditazione del mistero cristiano della Trinità, in rapporto al concetto indù dell' Assoluto, fu da allora l'impegno della sua vita. Le Saux, su queste stesse tracce andò ancora oltre, divenendo un Samnyasin -"rinunziante" itinerante- ritirandosi infine in un eremo dell'Himalaya ove morì nel 1973. Il suo pensiero, piccola parte della sua abissale esperienza mistiQualche esempio dal nostri llsllnl preuox set., 1.000 Grecia Sun Lìght 30 2.300 1.850 1.300 Olympyc Sea 42 4.000 3.500 2.700 Venus 16 7.000 6.650 6.300 Turchia First 325 2.470 2.040 1.360 Sun Odyssey 39 3.720 3.530 3.260 Sun Odyssey 47 5.780 5.390 4.320 Caraibi Gib Sea 352 2.900 2,650 1.890 Sun Odyssey 44 5.630 4.830 3.450 Atlantic 49 6.200 5.700 4.500 Corsica Oceanis 320 2.800 2.340 1.820 Voyage 12.50 3.920 3.730 3.540 Sun Od sse 51 8.140 7.750 6.760 ca, è racchiuso nel libro Tradizione indù e mistero trinitario (Emi, Bologna 1989). Griffiths raccolse l'eredità impegnativa di Monchanin e Le Saux. Non gli mancavano fede, volontà e strumenti culturali. Con Tolkien e C. S.Lewis. Griffiths proveniva da ambienti intellettuali cattolici e un po' aristocratici, formanti il circolo degli lnklings (gli imbrattacarte) presso l'università di Oxford. Divenuto monaco benedettino, fu condotto dalla sua vena mistica in India. Qui, a Shantivanam, abbracciò una nuova vita semplice e meditativa, dove l'ora et labora diveniva simbiosi con la vita, la cultura, l'universo mitico del!' India profonda e contadina. Oggi molte chiese del1' India, seminari e conventi, mandano a Shantivanam chierici e studenti per un'esperienza di vita e preghiera inculturate nel contesto religioso e ascetico indiano. Coesistono innumerevoli correnti religiose nel mare magnum del!' induismo. Oltre la bhakti, la religiosità popolare, e' è l'indirizzo, rappresentato da Ramanuja, del Dio personale ("conosciamo dalle seri tture che esiste una suprema Persona la cui natura è assoluta felicità e bontà ..."), forse la corrente preva1 ente, e I' Advaita Vedanta, di Sankara -altro interprete del neoinduismo, nel!' VIIl 0 secolo- per cui Dio è invece completamente al di làdella realtà spazio-temporale, non relazionale, ineffabile. Su questo ben più difficile terreno, con un confronto con le correnti mistiche cristiane -da Meister Eckhart a Ruysbroeck, a Giovanni della Croce-s'è spinta la ricerca di Monchanin, Le Saux e Griffiths. Cerca di spiegarcelo un giovane prete dell' Ashram: «La prospettiva dei Vedanta è molto più profonda delle categorie platonico-aristoteliche, e può accordarsi -consonare- con la tradizione mistico-contemplativa cristiana aiutandola a risvegliarsi. E' la "sapientia" di San Tommaso. O il richiamo all'unità nella distinzione tra anima e Dio ("lo e il Padre siamo uno"). E la posizione Advaita supera sia il monismo che il dualismo (Brahman-assoluto e Atman-io). Solo l'amore è il segno della morte dell'ego (dal cui dominio è invece sopraffatto l'occidente e il mondo secolarizzato). L'incrocio, o la fusione, tra Assoluto -o Essere- e Io avviene nello spazio interiore: in quella "grotta del cuore" in cui la mente è ricondotta al proprio centro, il sé. Certo il cristianesimo è anche storia e relazione: anche le persone della Trinità sono in relazione. Ciò pare in contraddizione con l' Advaita Vedanta: p. Griffiths era viceversa convinto che qui sta la chiave di tutto. Non dottrina, non speculazione filosofica, all 'occidentale, ma esperienza reale, concreta, di Dio: attraverso Gesù, ascendendo al Padre, nello Spirito». Visitiamo, nell' Ashram, la tomba e la stanza in cui p. Griffiths è morto: qui accanto a varie icone, tra cui quella della Trinità di Rublev, ci sono anche immagini e statuette di Buddha e Shiva danzante. Ma senza sincretismo, che per lui era il massimo pericolo: con perdita di profondità e scadimento spirituale. Un compendio del pensiero di Griffiths è il libro: Matrimonio fra Oriente e Occidente (Dehoniane, Bologna 1983). Nelle celebrazioni liturgiche abbiamo esperienza di cosa significa inculturazione: i canti sono in sanscrito e in tamil, con strumenti locali e armonium. In primo piano i quattro elementi: acqua, terra (fiori), fuoco, aria (profumo). Modi di preghiera indiani: le mani giunte Prenotazioni individuai/ I Crociere di agosto I GRECIA TURCHIA Grecia (Cicladi): 2 sett. imbarco Atene Lit. 1.900.000* Turchia: 2 sett. imbarco Marmaris Lit. 1.850.000* Sulla base di 6 persone con barche di 39' • 40'

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