Una città - anno III - n. 24 - luglio 1993

• storie Nel monologo di Maria, José Gonzales per l'anagrafe, le vicende di un travestito spagnolo, dalla caduta di Franco e i night esclusivi di Marbella al lungomare di Rimini, al carcere per un grammo di droga, al ritorno a casa. Mia madre, rimasta orfana a 5 anni, a 17 anni si era sposata con un militare di 30, e nel regime di Franco un militare era un buon partito ... A lei che aveva passato tanta fame, la dittatura portò il benessere, una casa, i figli. Nelle idee no, sono sicura che lei non era conservatrice, aveva la capacità di immedesimarsi negli esseri umani, ma era condizionata dalla sua infanzia e da quel matrimonio. Cercava di essere felice così. Gli esseri umani sono un po' come gli animali, hanno una capacità di adattamento formidabile, più di un animale domestico. Io invece srazzavo un po', sono stata estremamente ribelle, quella forma di vita era ingiusta per me, senza felicità. Non che sia felice ora, a trentasette anni a fare marchette al lungomare, per carità. E sicuramente la mia felicità non la troverò neanche a cinquant'anni, ma almeno lotto per ritrovarmi al meglio con me stessa. E in questo vedo una grande differenza fra i diciassette e trentaset!e. Di errori ne ho fatti tanti, ma chi non fa errori? Sbagliano anche i politici, anche il governo italiano con queste tangenti, che vergogna ... Enon dovevo sbagliare io che vivacchio davanti al Grand Hotel? Però dai miei sbagli ho imparato, col passare degli anni tanta gente si fa più dura, diventa più felina, io invece sono diventata più sensibile, piango a vedere un film e credo, alla fine, di essere più felice di tanti politici che fanno quelle schifezze. Certo, dovrei dare un senso alla mia vita e ogni volta che ci provo mi trovo in un vicolo cieco ... Forse sono meglio le brasiliane che vedi lì, stan mangiando un panino e ridono felici nella loro ignoranza, stan parlando di nasi, di silicone, di protesi ... Maa me che me ne frega di queste cose? Per me la bellezza non sta in un naso o nel silicone, la bellezza di una persona è una cosa spirituale, una persona nasce bella e finisce la sua vita bella ... Fare le 4 di mattina sul lungomare, poi prendere un caffé e fare quattro chiacchere con quattro travestiti. Bisognerebbe accontentarsi? A me non va bene ... La decisione di travestirmi l'avevo presa prima, ma aspettavo la morte di mia madre. La sua morte mi ha lasciato distrutta, ma mi ha anche aperto una grande porta. Non è che mi ha soluzionato il problema di sentirmi donna, quello l'avevo già superato molto prima della sua morte e molto prima di diventar travestito. Mi sentivo donna già da piccolino, quando, sai quelle cose, giocavo con la bambolina e non con il trenino. Ma per arrivare a farmi un seno, i capelli lunghi, a farmi bionda c'è voluto che morisse la mia mamma. Del resto non mi ha risolto altro, certo non la mia stabilità come donna e come persona nella società, perché poi mi sono ritrovata con tantissimi problemi sociali, che per metà almeno, se lei fosse viva, sarebbero risolti. Potrei sempre andarmi a riparare sotto la sua gonna, questo è sicuro, sicurissimo. Ho una sorella più vecchia che mi ha fatto da mamma, che mi vuole molto bene, mentre con i due fratelli i rapporti sono freddi, di indifferenza. Ho due nipoti gemelle, una fa lavori di cuoio, le piacciono i Pink Floid e Janis Joplin che sono più della mia generazione, l'altra studia, sono intelligentissime, poi ne ho un altra, Rebecca, che è un diavolo ... C'è una relazione bellissima ... Con gli altri quattro nipoti, i figli di mio fratello, i rapporti sono freddi, faccio dei regal i e basta. Ma mia sorel la, lei mi vorrebbe bene anche se non avessi una lira. Per lei sarò sempre la sua Caci, mi chiama così da "cachito", che può essere femminile o maschile e vuol dire "pezzettino", perché da piccolissima ero un po' grassottella ... Sia io che lei siamo state molto influenzate da mia mamma, lei perché era la più vecchia ed è stata tirata su con molta dittatura, al contrario di me che, essendo la più piccola, mi hanno viziato troppo. E mia sorella ha sempre pensato che per quello fossi diventata transessuale. e abbiamo parrto a lung~ue rni f-'1ed è stata una cosa bellissima, di confidenza. E siamo arrivate a parlare della mamma. lo le chiesi perché, secondo lei, la mamma a volte era così isterica ... Allora mi ha raccontato della morte della mamma, perché io non c'ero, ero già a Marbella, me lo telefonarono, presi il primo aereo e trovai mia sorel la sconvolta ... E al Iora mi ha detto che, dopo l'infarto, mia mamma era rimasta in stato di incoscienza e parlava parlava e sembrava blasfemare in una forma impressionante. E invece, stava sfogandosi, e diceva cose intime che scandalizzarono mia sorella. E anche me. Da mia mamma certe cose non le avevo mai sentite, mai. Immaginarla a dire una cosa di sesso? Mai. Ma evidentemente sessualmente la sua vita non fu bella ... In Italia sono venuta dopo la rottura brusca di un rapporto con un uomo che tenevo da I O anni. E per allontanarmi da lui ... L'Italia era il paese che più assomigliava alla Spagna, poi tenevo le mie conoscenze ... E' solo da due anni e mezzo che faccio la prostituzione, ho cominciato a trentaquattro anni, in Spagna non facevo mica questo lavoro, lavoravo al night, immagina un po', mica stavo per strada ad aspettare clienti, per carità. E non è stata una scelta, è stato che dopo I O anni che stai con una persona, sei solo, ti senti nella merda ... fai una scelta? Non lo so, in quel momento ti si presenta una conoscente che ti dice che in Italia puoi guadagnare un milione a sera e allora ti dici "senti, ho perso I O anni con un uomo e alla fine avevo solo un appartamento, sto in Italia un anno e mi compro tre appartamenti" ... La realtà è poi tutta diversa. Dei due anni e mezzo che sono stata in Italia un anno e mezzo sono stata drogata cotta, che non conoscevo più neanche il mio nome, e poi, grazie a quell'esperienza, sono finita in galera per6 mesi. Acosa mi è servito alla fine stare in Italia? Ora tomo in Spagna da mia sorella, fra la mia gente e starò molto meglio ... Economicamente un appartamento avevo e uno ne ho, con l'Italia sono riuscita solo a comprarmi un'automobile ... Mi chiedi se ne valeva la pena? Come si fa a giudicare? Io non giudico voi. Ma credo che voi, parlando con me, sentiate che lo spirito della puttana non ce l'ho, che sono una persona sensibile ... Allora per fare questo tipo di lavoro avevo bisogno di uno stimolo, come facevo altrimenti a fare un pompino a un tipo, o a incularlo, o che mi sale in bagno in biancheria intima, "ehi te, se mi ami picchiami", non esiste proprio ... E quando ti si ferma una macchina che ti chiede "come ce l'hai il cazzo?" Pensi sia gradevole? Pensi sia gradevole? Per carità, non esiste proprio. Allora per farlo sto drogata o sto ubriacata di Cointreau. Altrimenti non ci riesco. Lo vuoi sapere qual è la verità? Che per la società io sono la scusa, ma lui, lui è veramente un malato mentale, non io. E' quello che lavora alla posta, quello che lavora in banca, quello che per la società è un uomo normale, quello è il vero malato! Io sono normale, io ho una sensibilità e un sentimento, io non sono neanche loro parente: loro ingannano la loro moglie, ingannano il loro figlio, ingannano se stessi. E se ho una soddisfazione nella vita è quella: che io anche facendo questo mantengo la mia sensibilità, io mi rendo conto di quello che faccio, ma loro? Loro non si rendono conto di niente, sono solo dei maiali, che non trovano soddisfazione neanche con la loro propria famiglia, con i loro propri figli, solo con un travestito che li inculi ... Ma per la società loro sono normali, io no ... Ma a me cosa me ne frega poi della società, mi ha mai dato niente? No, disgraziatamente è così... Se tomo? Non lo so, penso che il mio fascicolo con l'Italia sia chiuso. Non dico che non torno, non lo so, adesso vado in Spagna cpe cosa farò della mia vita poi CO non lo so, vado con tutta l'anarchia e l'ottimismo di cui son capace e spero di trovarmi meglio in Spagna che qua. Se mi troverò bene non tornerò più, ma non mi piace fare programmi della mia vita. Fra quattro mesi può darsi che sia in Gennania o in Florida, vado molto a istinto del momento, se mi viene la pazzia vado. Odio la gente che programma le ferie, che programma un cane per il figlio, la vita non ha i programmi come la televisione ... Non lo so, ora vado in Spagna, ora ho bisogno di coccole, poi vedrò ... Anche questa è una differenza con le altre, le brasiliane ... Loro programmano tutto. "Faccio I0000 dollari, tolgo la mia vecchia dalla baracca, compro una pistola al fratel1ino ..." Per carità. Per loro non esiste nulla, non han letto nulla. Parlo di Oscar Wilde e non sanno chi è, di Lady Chatterly e non sanno chi è, di Almodovar e niente, non sanno un cazzo, nada. Loro parlano solo di silicone, sono specialiste. E disgraziatamente in questo lavoro ai clienti piace questa ignoranza. Il tipo che va a scopare, che gli piace una mutanda di pizzo, cosa gli interessa se sai chi è Freud, non gli interessa nulla, gli interessa solo che lo inculi, di fare delle porcacciate che non fanno con la loro moglie, capito? Un travestito intelligente e colto qua non guadagna una lira, te lo dico io. E invece mi ero trovata in Spagna con gente che veramente ti dà soddisfazione. Uno con cui sono stata per mezz'ora e centomila lire poi è rimasto IO ore, mi ha dato un milione e solo per conversare, senza fare sesso. Un milione per non far sesso con me. Perché vedeva che tenevo un cervello, e il cervello lavorava, potevi parlare di letteratura, di cinema. Loro non sanno nulla, sanno solo chi è Marilyn Monroe, perché assomiglia a Madonna che fa l'imitazione di Marilyn Monroe ... Non conoscono chi è Visconti, Rossellini ... Pasolini, Pasolini ... Voi italiani siete fortunati ad aver avuto un periodo di cinema così affascinante ... A me piaceva da morire la Magnani, poi la Silvana Mangano di "Riso amaro", splendida, sai che è morta a Madrid?, poi un genio come Totò che non esiste altrove ... Che bello ... Adesso il film italiano fa schifo, sta passando una crisi ... Dio che gentaglia ... Una meravigliosa attrice italiana che ha sposato in Spagna, molto bella, molto intelligente, è Lucia Bosè. Che donna! Che signora! L'ho vista a Marbella, ho conosciuto suo figlio, Miguel ! Ho visto anche Gina Lollobrigida in una discoteca che si chiama Regine, ma non mi è piaciuta perché è come un bacio di Perugia. Molto bella, ma troppo truccata, pesante, con dei ricciolini che mi sembrava Sherley Tempie ... E poi troppi diamanti, troppi strass, troppo lucido ... Quello è l'errore, a 55 anni volerne dimostrare 40, non ho visto una donna naturale, ho visto un alberino di Natale. Lucia Bosè no, lei sa assimilare le proprie rughe, la sua propria vecchiaia con naturalità, e questo è molto bello. Perché se uno mi vuole bene mi deve voler bene a 27 anni, a 37 e a 57, mi deve voler bene per come sono io, non per come mi ha fatto il chirurgo. Io non ho mai nascosto niente di me stessa e ora dovrei nascondere le mie proprie rughe? Per carità, è una delle cose belle che ho. Ho fatto l'intervento al seno, perché la puntura settimanale mi dava fastidio, poi, essendo di ormoni, sessualmente dava problemi, non riesci bene e fa male anche per l'organismo, cosl ho fatto la protesi ... Quanto costa? 4 milioni? Li tenevo e l'ho fatto. Ma il resto no, per carità. Sento la mancanza di un rapporto sentimentale stabile, ma come tutti. Chi non lo desidera? Mi considero già fortunata di aver conosciuto l'amore. Un amore molto intenso durato 8 anni, più due di grande turbolenza, però sempre profondo e senza dubbio non lo troverò mai un uomo che mi accetti come mi ha accettato lui. Lui mi ha amato veramente per quello che io sono ... Era un uomo normalissimo, gli piacevano le donne, aveva la fidanzata e l'ha lasciata per me, alla sua famiglia ha detto "o accettate Maria o perdete un figlio", lui mi ha dimostrato di essere veramente in gamba ... Chi ha sbagliato sono stata sicuramente io, sono molto complicata, lui è un basco, molto semplice, con una cultura a cui mi è stato facile adattarmi. lo sono un'anticonformista, non mi accontento facilmente nella vita, però quando perdo me ne accorgo... Adesso me ne rendo conto di aver sbagliato a lasciarlo ... L'ultima volta che sono stata in Spagna mi ha cercato per chiedermi di tornare con lui, e quella volta sono stata terribilmente crudele ... Ero da tre mesi in Italia e mi ero già fatta una macchina, ero abbagliata dai soldi e affascinata dall'uomo italiano ... Ci ho messo due anni per rendermi conto della realtà. Ora io tomo, lui sa il mio numero, se vuole può chiamarmi. Dentro di me so che la vecchiaia la passeremo insieme, lui non ha trovato un'altra donna, non ha trovato una stabilità sentimentale, e io, figurati, con le turbolenze della mia vita ... Non lo so, non lo so. Con lui ho passato 8 anni belli, belli, belli. Poi allora la gente mi accettava, primo perché lavoravo nello spettacolo, che è diverso che sulla strada. Allora poi ero un giovane molto affascinante, perché ero molto bella, una bella travestita che si poteva portare a un bel ristorante, ali' opera, a teatro ... Perché Amanda Lear è accettata? Poi sono stata anche furba perché ho approfittato di un momento politico molto importante, la caduta di Franco, e sono andata a lavorare a Marbella. Sapevo molto bene l'inglese, avevo lavorato a Londra, e mi ha facilitato, perché a Marbella se non parli inglese stai perso. E' un mondo internazionale, un po' come fbiza. Marbel la era un paradiso ... Venire in Italia è stato la notte al giorno. Ma il cambiamento era già cominciato quando da Marbella mi ero spostata a Gran Canaria, dove c'è un turismo da quattro lire, di tedeschi e austriaci ... E comunque lavoravo sempre per una catena di hotel quattro stelle, sempre in spettacoli di travestitismo, ma già il livello era diverso. E lì ho conosciuto una bolognese, maledetto quel giorno, che mi ha detto: "vieni in Italia, si fanno i miliardi". Macché miliardi.L'Italia mi ha rovinata la vita ... Davvero. Mi ha rovinato la vita. E' andata bene i primi quattro mesi, sono stata a casa a comprarmi la macchina, quando sono tornata son cominciati i guai. C'era una neve ... Era l'anno della neve che arrivava al ginocchio, un freddo, ma un freddo, non c'ero abituata ... dover star lì due ore per fare 50000 lire, una depressione... mi sentivo così sola, in un paese che non era il mio, in un hotel tristissimo, che brutto. Ma non è stato neanche il freddo, è stata la mia testa, stare lì, con la neve a mezza gamba, in un angolo, ad aspettare clienti per 50000 lire ... allora ecco che ti offrono la cocaina, ti fai la prima riga, e prendi coraggio ... Ero sconfortata con me stessa, ero una persona che faceva un lavoro che non mi dava nessuna soddisfazione spirituale e allora poi butti via anche i vantaggi economici, i soldi che guadagni ... Se prendi 500000 spendi 800000 ... Una sera una travestita che lavorava vicino a me, pensa te, mi ha chiesto di prendergli della roba anche per lei, ma quando sono andato per dargliela sono sbucati fuori 5 poliziotti. "Tu spacci, sei in arresto". Spacciatrice per un grammo! "Ma come -gli dissi?- io faccio la marchetta, faccio la pompa, dò nel culo alla gente per guadagnarmi l'hotel e mantenermi il vizio, se facevo la trafficante avrei fatto la puttana? Scherziamo?". Mi hanno dato 8 mesi. Abbonati 2, ne ho fatti 6. Il carcere è certo una brutta esperienza. Ma avevo già fatto il militare e questo mi ha aiutato, non sono stata colta di sorpresa. Con la soJa differenza che qui siamo separati dai m.aschi, coi delinquenti dividiamo solo il campo da gioco ... lo trovavo un po' di tranquillità a parlare con lo psicologo, l'assistente, il prete ... Anche se mi ha stupito il loro livello intellettuale molto basso. Va bene che hanno a che fare con rapinatori e travestiti brasiliani, però è una cosa che non va bene. Ti racconto questa. A me piacciono molto le biografie, poi sono molto romantica, andavo in biblioteca e cercavo biografie ... Poi c'è un libro che mi ha marcato molto: Via col vento. Amo Vivien Leigh, la moglie di Lawrence Olivier, grande attrice di teatro e di cinema e avevo sentito che era uscito il seguito del libro di Margaret Mitchell, ma non ricordavo il nome dell' autrice ... Ho chiesto il seguito di Via col vento e quello, l'educatore, a dirmi "che cazzata! Uno come lei, Gonzales, che legge Wilde, vuol leggere una cosa simile?". Ma che c'entra? Ma che me ne frega se è una cazzata, se è una telenovela, voglio leggerlo, voglio farmi la mia idea. E poi Via col vento per me è geniale, quante volte mi ha fatto sentire Scarlett O'Hara e allora che me ne frega se è un romanzone. "No, non c'è". Poi un giorno vado a restituire due libri e c'è un'altra educatrice che mi fa guardare in tutta la biblioteca. E cosa vedo? Vedo che il libro c'era. Allora quando l'ho incontrato mi sono incazzata. "Come è ignorante lei!". E lui: "mi dà dell'ignorante lei che qua è un delinquente?". E io "Cosa? Mi dà del delinquente lei che non sa neanche chi è Margaret Mitchell? Se io sono un delinquente lei cos'è, un intellettuale?". - , ,

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