Terza Generazione - anno II - n. 12 - settembre 1954

con certe catenelle di ferro: ma esse saltavano su quel piano metallico e lucente e risuonavano sulle selci. Ma il punto più bello era l'arrivo di Emidio il ge– lataio, un poco tardi, a festa già inoltrata. Si guardava at– torno per far vedere che era arrivato o per capire quanta gente e'era. Poi cominciava a tirare fuori il ghiaccio da certe pezze bagnate, gocciolanti, circondate di paglia: lo triturava in una tinozza di stagno e vi girava un mastello dentro, mentre la gente gli si stringeva vicino. Emidio ogni tanto sollevava un poco la testa, guardava allegro intorno e diceva: " Che schifezza eh? che schifezza eh?" e striz– zava gli occhi sul gelato. Aveva capelli grigi e la pelle un poco afflosciata: ma in mezzo a sopracciglia bianchicce e leggere come lanugine e alle arricciature delle palpebre, i suoi occhi azzurri, acuti ridevano continuamente. Alla fine si metteva una giacéhetta bianca, un cappello pure bian– co e, mentre faceva continuamente le mosse di aggiuntarsi per dare modo a tutti di notare il suo cambiamento, guar– dava di qua e di là, come per dire: '' Vedete come mi tra– sformo? come divento più buffo?". E quando piazzava l'ombrellone, il banco verniciato per la cassetta dei coni, l'uno dentro l'altro, cominciava a gridare: " Da questa parte, da questa parte "; e vendendo i primi gelati li mostrava per l'aria e seguitava: " Da questa parte! Ge– lato alla vaniglia, prima la madre e poi la figlia! '; e allora le pieghette della pelle gli si tendevano minutissime e gli occhi gli brillavano spi"ritosi. I contadini si guardavano l'un l'altro, sorpresi e compiaciuti, approvando ma quasi senza volerlo mostrare. Ai contadini piace chi, vendendo, sa abbellire la rner– ce e far divertire. Sotto ogni merce c'è l'inganno, questo si sa; e tuttavia sono disposti a dimenticarlo, se chi vende sa dissimulare, sa attrarre. Emidio ci riusciva perchè ap– parteneva ai " buffoni ", come dicono i contadini ma senza disprezzo, anzi con a,nmirazione per la capacità di commentare e dì adornare tutti i fatti e le cose. Così mentre Emidio diceva, nell'atteggiamento dei contadinì c'era come una riserva, un ritegno diffidente; ma nello stesso tempo mostravano indulgenza e bonarietà, e tal– volta parevano completamente attratti dalle trovate. Ogni tanto Emidio toglieva di colpo il coperchi'o ni– chelato della tinozza dei gelati e lo alzava per l'aria come un piatto di banda, tintinnante: e poi per un poco restava fisso, con il braccio alzato e un sorriso lar– ghissinio, come per far vedere e gustare a tutti l'effetto della sua mossa. E ricominciava a gridare: " Gelato, ge– lato a coppolone, per dispetto del padrone! " e la gente immediatamente rideva e commentava: " Vacci a credere! Ora sì che ha detto la veri"tà! " e intanto si facevano avanti e compravano il gelato, forse perchè era stata la battuta a deciderli. Quando non andava più nessuno, Emidio fissava qual– che ragazzo che stava con il padre e gli cominciava a di– re: " E tu non lo vuoi il gelato? Su, diglielo a tuo padre che lo vuoi il gelato! " e si chinava a guardare il bambino con i suoi occhi chiari e faceva una faccia compassione– vole conte a imitare il muso del piccolo, intenerito dalla voglia di gelato e malinconico per il rifiuto certo. E poi insisteva insinuando: " Diglielo, su: che ci fai con i soldi che hai? " e continuava: " Dì: che ci fate con tutti quei soldi che avete, " Emidio sapeva bene che quelle parole avrebbero stuzzicato la gente: e dalla folla gli risponde– vano subito, quasi rintuzzando: " Stai fresco tu se avessi tutti i soldi suoi e quelli nostri messi insieme ", e segui– tavano a commentare tra loro, come se mormorassero. Il padre del ragazzo fissava Emidio, tra lusingato e sornione: il bambino guardava ora Emidio ora il padre che non si 1nuoveva; dritto, conie se stesse pensando e non volesse far trapelare nulla; capiva che forse la cosa si stava met– tendo bene 0 cominciava ad animarsi, s'attaccava alle ma– ni, alla giacca del padre e lo tirava ·v~rso il banco: allora Emidio guardava soddisfatto e aspettava. Il contadino tar– dava ancora un poco per non far vedere che aveva ceduto subito al gelataio, e poi cominciava a tirare fuori i soldi tra l'approvazione degli altri e diceva: " Oggi è festa per tutti e anche per lui,· se no, che si riéordano, poi, i figli? '' e gli metteva il gelato tra le niani. La sera di S. Emidio nella piazza la banda suonava " i pezzi ". I o mi andavo a mettere in fila con gli altri ragazzi, sullo sperone di pietra sporgente, sopra il quale poggiava una casa. Davanti a nie vedevo il lago di luce dei globi accesi sulla piazza: e sotto, divise di musicanti, luccichio di strumenti. La musica saliva da un fondo fragoroso. E guardavo le file di tromboni proprio sotto di me. Ce n'era uno in fondo, largo, cupo, come una buca e i suoi orli brillavano. Il bandista se lo teneva legato al collo e quando le guance gli si gonfiavano usciva un suo– no profondo che pareva scuotesse intorno: allora io mi entusiasmavo e ripetevo: "Che colpi, che colpi!" ed ero beato... FELICE DEL VECCHIO Quaderno L'Unione Goliardica Italiana e Rocco Scotellaro 1 ) - Nella presente situazione del nostro Paese, delle sue forze politiche e della sua cultura, torna come problema ricorrente, con una insistenza che è già, di per sè, im– pressionante denuncia_, quello dell'inserimen– to degli intellettuali nella vita sociale, nel– la attività politica, nella dirigenza stori– ca della comunità italiana. BibliotecaGino Bianco Già altre volte abbiamo avuto occasione di toccare questo argomento, sostenendo una tesi che è sulla linea del nostro tipo di im– pegno: dover ricercare l'intellettuale, la sua funzione nella società attraverso la strada di una più esatta conoscenza del paese, di una più profonda interpretazione delle esi– genze e delle tensjoni inespresse della no- stra società, fatta non a servizio di una particolare organizzazione degli interessi. Ma forse più concretamente è necessario ora affrontare que to problen1a esaminan– do la situazion.e e le linee di quei gruppi organ.izzati tra la gioventù intellettuale che stanno assun1endo in Italia un particolare rilievo in questi ultimi anni. Occasione lon- 17

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