Terza Generazione - anno I - n. 3 - dicembre 1953

assimila bili, con qualche variante, volta n rolta allr te11de11.~e liberale, fascista, democratica. coniunista, nel giudizio dato .~ul fascismo. ?\Ton è forse questa « mol– teplicità» del rnondo cattolico po7itico italiano che ne Gasperi ha utilizzato in questi anni per permettere ai cattolici di rsserr la forza .~fatale.~ Salvo che per la posizione dei gesuiti. Di fronte all'insufficienza dei gi-u,dizi sul fascismo, dei giudizi << ex cathedra >>, noi C'i .~cntiamo il doz·ere di prendere in C'on.idcra~ione anche il giudizio cosidet– to di << . ~fn.so comune>>, le cui insufficien– ze non sfigurano al paragone. E' un giudizio di luoghi comunl ma di in.r;enua e.<.;perienza: un fascismo ~ parti- to d'ordine» con qualche scalmanato, che ha portato la tranquillità sociale, il ri– spetto all'estero e il Concordato; di un 1fussolini buono contornato da una cer– chia cattiva, che avrebbe dovuto fermar- -~i dopo la guerra d'A.frica e che non si sarebbe do'mlfo 1 mettere con Hitler. Bulle secche di questo giudizio è naufragato in fondo, l'antifascismo: esso è più radicato di quanto non sembri, perchè alla base esprime l'esigenza di un non rifiuto della . storia e del superamento delle «parti'>, seppur nei termini più tipicamente com– promissori. E' un giudizio quindi che può e.~sere risolto soltanto da una direttiva d'azione di superamento. In ronclusione di questa lettera, ecco dunque il contenuto dei problemi che do– vremo affrontare, chiamando la giova– nr generazione alla ricerca e alla di– scus8!one. Molte indicazioni sono insuf– ficienti, allo .~tadio in c1d oggi le propo– niamo, altre po.t:tsono essere anche errate: io, comunque, sono a questo punto. ]fa dobbiamo affermare un'altra cosa: l'atteggiamento che ci muove a quésta ricerca e a questa discussione. Noi, con la « generazione della guerra », crediamo anrora eh e il moto della storia possa pas– sare per l'Italia. Non sul piano politico: questa è la differenza. Da trenta anni, la crisi si è allargata, il mondo senza più una dirigenza politica si è spaccato in due, il pericolo si è fatto più grave, la .~ituazione degli 11,omi11i più tragica. Son lasciamoci ipnotizzare da questi trenta anni, sollecitiamo 1in giudizio fi– nalmente storico sul fasci.<Jrno ed andiamo avanti: l'umanità ha bisogno di tutti e -~e ne ,(Jaremo capari, gli italiani daranno rilla .'Joluzione df'lla crisi un contributo in .rw.'3titu i bile. BARTOLO CICCARDINI s· liotecaGino Bianco Queste, 3° numero di T. G. conclude una prima fase anche per il ct>ntro di diffusione il quale può fare il primo punto sullo sviluppo assunto dal lavoro . Ci pare che il rendere di pubblica ragione tale bilancio costituisca, anche se insolita, la forma di consuntivo più adatta al carattere della nostra iniziativa ed inoltre un ele– mento essenziale quale base di paragone e di indicazione per i nostri collaboratori. Gli abbonamenti, dopo il 2° numero hanno raggiunto la cifra di 700. Ed è una cifra siunificativa, se si pensa che difficilmente autorevoli riviste di cultura in Italia ragoiun– "ono dopo anni di vita il migliaio. Puntiamo peraltro molto sui collaboratori, affinchè &: intensi fichi la campagna d'abbonamenti, il numero dei quali ha una grande funzione per garantire la no tra autonomia. La rivista è stata conosciuta finora soprattutto attraverso il lavoro dei « diffusori ,, i quali sono entrati in rapporto con noi e ci hanno dato le indicazioni necessarie a realiz– zare il fascettario, hanno raccolto gli abbonamenti, trovato occasioni e modi per far cono– scere la no tra iniziativa. Ad essi va la nostra riconoscenza ed un invito a continuare. SITUAZIONE DELLA DIFFUSIONE NELLE ,VARIE REGIONI Piemonte: a Torino, sede dell'Amministrazione, T. G. è diffusa. Sviluppi favorevoli alla diffusione in altre zone. Liguria: Genova ha risposto in modo non proporzionato alla sua importanza. Buone possibilità di sviluppo ha invece la diffusione a Savona, sulle due Riviere e zone interne (Milllsimo, ecc.). Lombardia: Milano ha dimostrato sensibilità, specie nell'ambiente universitario, ove sono state prese anche iniziative autonome. Buone risposte hanno dato Bergamo, Brescia e Cremona. Veneto : da Venezia si è avuta scarsa risposta. Particolarmente atti ve invece determi– nate zone: Vicenza, Verona e Padova. Vasta zona di interessi intorno a Rovigo. Nucleo attivo, ma isolato, la zona di Trento-Rovereto. Emilia: regione particolarmente sensibile a T. G. e per le iniziative che da essa pos– sono nascere. A questa atmosfera regionale non corrisponde in proporzione Bologna. Centri particolarmente attivi a Reggio Emilia e provincia. Toscana: in questa regione sussistono lar~hì vuoti specie nella parte meridionale. Buone risposte a Firenze e Pisa. Umbria: da qualche tempo la diffusione si estende a Perugia, Foligno e centri minori. Marche: particolarmente attive Ancona e provincia, e determinati centri minori in pro– vincia di Macerata (per es. Matelica). Lazio: buona la situazione in provincia di Frosinone, particolarmente a Pontecorvo ed in altri centri minori direttamente interessati anche ad un certo tipo di iniziative. Scarsa attività altrove, Roma compresa. Campania: zona praticamente scoperta, compresa Napoli, unica grande città italiana ove non siamo presenti in modo attivo. Possibilità di sviluppo a Salerno. Puglie: la diffusione di T. G. va bene nelle città del litorale Adriatico. Particolar– mente attivo il lavoro a Monte Sant'Angelo nel Gargano. Un po' meno rispondente Bari città. Poe.o brillante situazione altrove se si esclude la zona di Martina Franca. Lucania: punto isolato a Matera; le altre zone della regione sono scoperte. Calabria: qualche possibilità a Catanzaro e in provincia di Cosenza. Sicilia: punti isolati a Palermo, in qualche centro della provincia (per es. Mondello), Messina e Ragusa. Sardegna: si sta iniziando una buona attività anche all'interno dell'isola grazie ai col– laboratori di Cagliari. Abruzzo: situazioni promette.nti solo all'Aquila e provincia. SITUAZIONE DELLA DIFFUSIONE ATTRAVERSO LE LIBRERIE Quello delle librerie è tuttora un problema aperto. Abbiamo in fase di preparazione, e per qualche zona d'attuazione un piano per rendere efficiente la nostra presenza presso le librerie. Non è una cosa facile, non avendo alle spalle l'esperi-enza ed i mezzi di una casa editrice o di un partito. Un'azione centrale amministrativa di questo tipo, rischia di non Hilupparsi e comunque di localizzarsi sul piano commerciale, ciò che è insufficiente a riso! vere tutte le esigenze di espansione dell'iniziati va connessa alla diffusione. I collaboratori possono soprattutto fornire elementi sulle caratteristiche delle librerie interpellate, sul pubblico che le frequenta; possono constatare se intqrno alla libreria gra– l'ita un ambiente di particolare interesse per l'iniziativa di T. O. COME ABBONARSI A T. G. - inviandoci l'importo a mezzo vaolia o assegno bancario; - a mezzo conto corrente postale N. tt/ 3560 intestato a Ettore Sobrero, corso Peschiera 41 - Torino; - inviandoci semplicemente una caTtolina postale, con scritto: « Vogliate inviarmi contro assegno di L. 1000 (o di L. 500 per abbonamento semestrale) il numero di grnmtìo 1954 òi T. G. considerandomi abbonato per l'anno 1954 ». E questo il mezzo più comodo, cott i! quale si evita di compilare moduli e di Tecarsi presso oli uffici postali. Redazione: Roma - Viale Trastevere, 138 - Telefono 583.176 Amministrazione e Dire;ione: Tonno - Corso Peschiera, 4] - Te!efono 380.2] 1 Abbonamenlo annuo L 1000, semestrale L. 500, sostcnitur<> L. 5000. Sul conto corrente postale n. 2/3560 intestato a Ettore Sobr(>rO - Corso Peschiera 41, Torino Responsabile: B. Ciccardini · Autoriz. del Tribunale di Torino n. 849 del 20 ottobre 1953 Spedizione in abbonamenlo poetale Gruppo lii . ltalgrohca - Torino - Piazza Perotti, l L. 10

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