Terza Generazione - anno I - n. 2 - novembre 1953

La potenza del dolore Tutti coloro che oggi, per un verso o per l'altro, soffrono nella loro umanità profonda per lo stato attuale del mondo, che in qualche modo ne sono feriti e op- BibliotecaGino Bianco . ' pressi, e c10 nonostante restano v1v1,sono già, senza rendersene conto, vittoriosi su di esso, sono più forti delle cose, delle opere op::rate che li opprimono; di gran lunga e sotto più di un aspetto vittoriosi. Non sono mai le cose, le opere, che agi– scono, ma gli uomini che le producono e le maneggiano; se le opere oggi sono con– tro l'uomo, se tendono a distruggerlo nel– la sua capacità di vita, nel suo imperituro significato, nel suo perenne valore, colui che non muore di fronte a questo, colui che non fugge, che resiste nella sofferen– za, anche la più straziante, è più forte del- 1' opera, salva il suo valore, conserva la possibilità della vittoria sulla distruzione anche ~el concreto, nel mondo dei fatti. L'uomo è prima e dopo i fatti, che sono tali appunto in quanto è lui che li fa; il valore dell'uomo non sta nei fatti in se stessi perchè l'uomo non è un « fatto », perchè mangia, beve, dorme, ama essen– do sempre se stesso, mentre i fatti sono prodotti e in sè non bevono, nè mangiano, nè dormono, nè amano, ma sono estrin- . secazioni dell'uomo destinate a servirlo ' nella sua vita di compimento. I fatti in sè sono anonimi e incolori, senza di– mensioni umane; se in essi e dietro di essi non vi è l'uon10 intero, se vi è solo la sua operazione meccanica, non il suo cuore, la sua anima, la sua mente, i fatti sono sordi, opachi, sterili, senza grandez– za e senza volto, morti frantumi e non vive opere clell'uomo. Ma colui che soffre, proprio in quanto soffre di tale inversione, non l'accetta ed è già, nel profondo della sua natura, nella sua zona più umana. fuori di essa, ritrova il suo genuino e non sofisticato valore, poichè il dolore non mente mai a se stesso, ritrova intatte e nuove tutte le sue capacità umane ane– lanti al compimento. Qui all'origine e al fine ultimo della vita, sta tutto il valore dell'uomo, e tutto ciò che è in mezzo. fatti, opere, cose, riceve valore da questi due punti di partenza e d'arrivo. In quanto l'uo1no ha delle capacità, ha anche le possibilità di compierle e di con1- g_ ri, e ,- . -tO r:::: ,. _ ,.., ~ ..

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