La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 8 - ottobre 1995

la situazione ufficiale di ~ due milioni di lavoratori ~ britannici e di diversi mi- · ~ !ioni di americani) e la ~t ~ V- ~oltep!icf tà di .servizi r;~ \V(, ~ ~ -. c1proc1 in cui non c e ,.J • -ç scambio di denaro. Ma J I ~ ognuna delle situazioni 1 ) e\_'---?\· descritte possiede delle connotazioni particolari · che si vanno a sommare ~ ~ / all'enorme varietà di atti- i. } . vità umane che rendono possibile la vita sulla Ter- \ /: ra. L'economia Formale -::, dipende dall'economia Sommersa, ma è vero an- ~ di ~ che il contrario. L'econo- ""-v À 1....r,t' mia domestica dipende . ·hl' rrv't~(f 00 dagli articoli industriali prodotti nell'economia re- ~. ,,.,,.,.A/. À.V\ /40 golare e lo stesso vale per ~ q -., v'd: y l'economia sommersa del commercio illecito, per l'economia comune dell'uso collettivo di attrezzature costose o per l'enorme varietà di subappalti che confluiscono nel prodotto finito e misurabile dell'economia ufficiale. È davvero fondamentale aiutare le persone a crearsi un lavoro che non si riveli un'esperienza temporanea e fallimentare, poiché, ci piaccia o meno, questa è l'unica strada che l'economia del futuro ci lascia intravedere. Quale altro potrebbe essere il significato dei titoli dei giornali? "Aumenta la produttività e diminuiscono i posti di lavoro" riportano le pagine economiche. "Metà dei giovani che escono dai corsi professionali torna al sussidio di disoccupazione" è il titolo dell'articolo sui servizi sociali. Victor Keegan sostiene che "la teoria più affascinante considera la situazione attuale nient'altro che un ritorno all'economia Sommersa do{>Oun breve flirt di circa 200 anni con l'economia Formale". La nostra ipotesi riguarda il ritorno al lavoro nell'economia domestica. Certamente ciò implica delle distinzioni di classe. I commercianti di articoli di alta tecnologia spesso fanno riferimento a questa possibilità quando tentano di convincere gli uomini d'affari che non è più necessario andare ogni giorno in ufficio perché persona! computer, word processor e videotelefono consentono di lavorare comodamente a casa propria. Ma poiché uno dei privilegi che quel tipo di posizione comporta è comunque di svolgere la maggior parte del lavoro dal radiotelefono della macchina dell'azienda, non dobbiamo preoccuparci per loro. Cosa comporta invece l'ordinario lavoro produttivo a casa? Il lavoro tra le pareti domestiche è sempre stato sinonimo d1 sfruttamento, prestazioni sottopagate e per questo i sindacati non lo vedono di buon occhio. Tuttavia, non è affatto un settore in declino ed è possibile almeno ridurne ~li aspetti più sgradevoli. Nel libro di Frank F1eld, Are Low Wages Inevitable? (I bassi salari sono inevitabili?), Peggy Edwards ed Eric Flounders forniscono un esempio del miglioramento delle condizioni dei lavoratori a casa nel settore della produzione dei merletti a Nottingham (non un secolo fa, bensì negli anni Settanta). Ma la descrizione più suggestiva di una delle condizioni preliminari per un effettivo ritorno alla produzione industriale tra le pareti domesticlie proviene dai numerosi studi sull'economia sommersa in Italia. Sebastino Brusco sostiene che è solo grazie a un vasto settore sommerso di laboratori artigianali che l'economia italiana è uscita dalla crisi degli anni Settanta. Lo studioso allude al !enomeno di paesi formati interamente da piccole botte~he poveramente attrezzate, con contratti d1 subappalto per i giganti dell'industria automobilistica, e che in seguito alla recessione si sono dedicate alla produzione di altri componenti industriali. Un filmato della Bbc mostra un paese industriale responsabile dell'80% della produzione italiana di calze. Dal servizio emergono due aspetti di quel tipo di economia sommersa: una donna che con una macchina a mano percepisce una miseria dal committente che le consegna il prodotto da confezionare e lo riprende terminato, nella tradizionale situazione cii manodopera sottopagata e, in contrapposizione, un'altra donna che, insieme a sua madre, riesce a guadagnare bene confezionando le calze a casa propria con una macchina sofisticata che è costata loro 5.000 sterline e che ormai è di loro proprietà. Brusco afferma che assistiamo al fenomeno della decentralizzazione della produzione industriale secondo delle modalità che a suo parere, come per Kropotkin, preannunciano un modello di società post-industriale. Anche la combinazione di Kropotkin dei settori industriale e agricolo è presente in Italia, dove ha di fatto una tradizione. Philip Mattera riferisce che "esistono addirittura persone con un secondo lavoro nel settore agncolo. Alcuni studi sui dipendenti delle grandi fabbriche del sud, soprattutto del grande impianto dell'Italsider a Taranto, hanno riscontrato che molti utilizzano il tempo libero per recuperare la loro originaria occupazione di piccoli agricoltori". La differenza fondamentale tra i due esempi delle confezionatrici di calze presentati da Brusco è che la prima operaia è intrappolata in una situazione cii lavoro sottopagato, mentre la seconda se ne è liberata con un aumento della produttività, allo stesso modo in cui coloro che utilizzano gli attrezzi elettrici per il "fai da te" hanno aumentato la loro. Naturalmente tutto dipende dalla possibilità di accedere a un credito anche modesto ed è proprio questo ciò che l'economia Sommersa insegna anche alle città in espansione del Terzo Mondo.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==