La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 7 - settembre 1995

LEZIONI Giuseppe Dossetti Giancarlo Gaeta ETICA E POLITICA: PRINCIPI GENERALI Giuseppe Dossetti Pubblichiamo una conversazione di don Giusepre Dossetti, tenuta a Modena il 6 giugno de, '93 su richiesta di alcuni giovani per _l~ più cresciuti in stretto contatto con la com_un_ita monastica monteveglina; contesto non irrilevante - lo si avverte soprattutto nella parte dialogata - per coglierne il ton~ e l? spirito. Dossetti risponde alla domanda circa il rapporto tra morale e politica posta da giovani educati ai valori cristiani, e tuttavia evidentemente incapaci di far fronte alla crisi morale del paese attraverso una loro autonoma riflessione e presa di posizione. Vorrebbero dall'anziano Padre indicazioni pratiche e f o~se, soprattutto,. ess~re rassicurati. Vengono piuttosto sollecitati '!' prendere coscienza del dramma: attuale _(~l "grande disastro") attra:1erso la _ril~tturacritica della storia repubblicana e infine bruscamente invitati a farsi carico in prima persona della situazione attraverso lo studio e l'azione; infatti, egli dice, "non v_ila:s~iamon~ssuna eredità, se non qualche principio generico che do-_ vrete voi riappro{ondire, esplicare", a fronte di una crisi culturale inedita. Peraltro, i ''principi generici" a cui Dossetti si richiama in questo intervento, si riducono, mi sembra, a uno soltanto: perché si dia composizione tra la sfera della mora~ee que~ladella politica occorre che non vi sia conflit~o tra morale e pubblico, o che almeno esso sia per quanto possibile Ji';lit'!'to e ~i'.coscritto?e dunque occorreràche l agt:e p~lttico non sia co_nce-_ pito come una sfera ritagliata a parte. Di qui l'affermazione centrale che il so_ggettorr:~rale non è divisibile, che la sfera etica è unificata dall'unitarietà soggettiva. Affermazione niente affatto sorprendente da parte di un cristiano_ cheparla ad altri cristiani; ma se_condoDo_ssettt una moralità fondata solo sul rispetto dei c_o~ mandamenti non basta a fondare la moralita del cittadino, come è dimostrato dallo sguardo impietoso rivol~o '!'lnostro ca~tolicesim~._Ilcittadino per sentirsi tale de7:ericonosce~s~in_una moralità più universale di quella a cui ispira la J.rZJ..QJ:fJ. • propria condotta privata; come cittadino d~ve essere educato a valori di convivenza sociale non occasionalmente affermati ma pubblicamente prescritti e riconosciuti. . In tale spirito, ricorda Dossetti,fu ~laborata la prima parte ~el~anostra _G_ostit'!'zio~e,ma in mezzo secolo di vita non si e mai attinto ad essa per sviluppare una educazione diffusa di diritti e doveri in quanto cittadini. L'attuale crisi, morale e civile a un tempo, va imputata a questa mancanza, anche se infine è stata aggravata da una serie di fattori esterni oltre che da una intrinseca debolezza della seconda parte della Costituzione stessa. Questo per l'essenziale il nodo culturale che, avverte Dossetti, rischia di soffocare ogni possibilità di f utu:~ vita democratica nel nostro Paese. E di qui il suo invito a opporsi ~on deci~ionea _t~ntativi di soluzione seducenti, perche, drastici quanto semplicistici, quali quelli ,offerti dall'.em~rgente cultura neo-liberale. D a'ftraparte, e chiaro che egli né intende riprop~rre il passato n_éoffrire ricette per il futuro. Piuttosto cere'!'_di '.en~ere evidente la crisi nella sua complessita e invita a scegliere consapevolmente i punti di partenza per ricostruire, sapendo che coi:rzunquedov~à trattarsi di una nuova costruzione. Il dubbio angoscioso è se siano disponibili energie di pensiero e di azione adeguate alla gravità del compito. (Giancarlo Gaeta). • Anzitutto, per parlare di etica e politica bisogna partire da una ~onsi~erazione, mi _p~re: cioè che il soggetto etico, rispetto a)la P?h~1ca 1 si allarga, si espande, aumentano 1 dmtt1 e_1 doveri. È facile e intuitivo capire il perché: m una comunità più vasta, più organizzata, più articolata si moltiplicano le relazioni e i doveri. Si moltiplicano i diritti e si moltiplicano le obbligazioni corre~ative. ~o_n ~ sol<?l'uomo o il cristiano da considerare: e 11ctttadmo. Per quanto, già qui ci trovia~,o _difron~e a una prima diff_ic?l~à:sapere, ~h1_e_11Clt~a1mo o~gi è molto d1ff1c1le,perch~ 11dmtto d1 ~1~tadmanza è un diritto che subisce una mod1f1cazione per molti aspetti - o la sta subendo, Rerché ancora non s1 sa quale veramente sara la sua direzione e il suo esito completo. La cittadinanza di che cosa e rispetto a che cosa? Per molti decenni anche nel nostro Stato, nonostante la sua evoluzione ed espansione dalla unità nazionale in avanti, è stato però abbastanza fermo - sia pure èon delle riserve c~e aggiungo subito - il rapporto fondamentale rispetto a questa realtà statuale, nazionale, co-

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