La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 5/6 - lug.-ago. 1995

polazioni ne vengono immancabilmente travolte, vuoi perché coinvolte nello scontro dalla coabitazione tra etnie diverse, vuoi perché costrette a subire le scorribande di milizie armate di vario colore sul proprio territorio. Certo, non è così dappertutto. Il nuovo Sudafrica che affronta la sfida dell'indipendenza, ad esempio, ha la possibilità di costruire un tessuto produttivo al quale resti collegata la totalità della propria popolazione. . Gli avvenimenti del Ruanda sono una tragica particolarità che non è però riferibile a uno specifico del continente africano. La guerra civile in Sudan rappresenta lo .scontro di frontiera tra il fondamentalismo islamico a Nord e le popolazioni cristiane e animiste subsahariane. Ma lo schema dei due mondi separati resta valido, e travolge le categorie tradizionali in Africa più che altrove (il Nord e il Sud del mondo: le city di Nairobi, di Dakar o di Abidjan sono nel Nord o nel Sud? E allora: l'apertura di una linea di credito a un dato governo in un dato paese può essere definito ".aiuto allo sviluppo"?). Ma determina un "rovescio della medaglia" positivo: l'abbandono delle periferie co~trin~e queste all'autoorgamzzaz1one. Self help è la parola magica. Habitat suggerisce alle autorità municipali africane il cosiddetto enabling approach: favorire il mantenimento e lo sviluppo di ogni istituzione di stampo tradizìonale .(famiglia allargata, strutture di villaggio, congregazioni religiose), o comunque di ogni tipo di associazione di mutuo soccorso nei villaggi e nelle baraccopoli. Il vecchio sogno di molti padri dell'indipendenza del continente, quello di valorizzare gli elementi specifici della tradizione culturale africana, ritorna d'attualità dopo che si è consumato lo scollamento definitivo tra le masse povere e le èlites. Lo svilupparsi di una teologia della liberazione ~nche in Africa, e il suo stretto legame con la necessità di inculturazione e valorizzazione della spiritualità locale, vanno in questa direzione. E contribuiscono.alla rinascita di forme di organizzazione radicate nelle culture locali, che non possono che essere comunitarie. Resta ancora da verificare la forza e la capacità contrattuale di questa rete di comunit~: è la sfida dei prossimi anm. Le politiche di cooperazione allo sviluppo che originano nel Nord del mondo devono comunque porsi come prioritario il problema dell'identificazione precisa degli interlocutori. Non nelle cittadelle del centro città, ma nelle periferie. ♦ segno NEL NUMERO DI LUGLIO SPECIALE AMERICA· "L'Indice dei libri del mese" dedica, all'interno del numero di luglio, una sezione al continente nord americano e alle sue contraddizioni politiche, culturali, letterarie. "Speciale America" tenta di articolare mitolo"gie, archetipi letterari, geografie nella direzione di un corretto ripensamento. li libro del mese è L'amante del .vulcano di Susan Sontag, accompagnato dalla segnalazione del racconto, Pellegrinaggio, (pubblicata da Archinto,) dell'incontro tra la Sontag e Thomas Mann. Valerio Marchi interviene suf terrorismo in Usa dopo Oklahoma City. Fabrizio Tonello recensisce due volumi sul populismo americano. Stefania Piccinato presenta rultimo libro di Alessandro Portelli sulla cultura afroamericana. Bruno Cartosio recensisce il libro di Rauty sugli Homeless. Giorgio Mariani interviene sul volume di Sherman Alexis, scrittore indiano. d'america. In chiusura la letteratura: Leyner recensito da Daniela Daniele e Ondatije recensito da Dario Voltolini. neln. 165 Aprile-Maggio 1995 Segnali incoraggianti. Mario Gozzini: Sinistra e cattolici Onu Dichiarazione politica e piano d'azione ùmondiale contro la criminalità Hans Kung L'ecumenismo nel terzo millennio Roberto Alajmo Altri Pazzi Come abbonarsi a segno : Abbonamento ordinario: L. ·60.000, sostenitore: L.100.000, estero: L. 100.000. Gli abbonamenti vanno effettuati sul conto corrente postale n. 16666901 intestato a: Centro Culturale Segno, casella postale 565, 90100 Palermo.

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