La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 5/6 - lug.-ago. 1995

SPIONI.· I BAMBINI E LA MAFIA Roberta Torre Roberta Torre è autrice· di video-inchieste a Palermo Il tes~oche se~ue è tratto dal suo Spioni realizzato con i bambini delle scuole di Palermo. ♦ Francesco, Benito, Santino, Matteo, Fabio e Angela abitano a _Bra_ncaccio,uno dei quartieri della lunare periferia palermitana. Uno dei quartieri c_on.la più alta densità mafiosa. Uno dei quartieri che sembrano abbandonati da ogni tipo di politica cittadina, uno dei quartieri dove scuole e case mai finite di còstruir:esono l'abi~uale rifugio di rapinatori e tossicodipendenti. Lo sanno tutti, nel quartiere. E anche fuori. Tutti questi ragazzini hanno dai dieci ai tredici anni, vanno saltuariamente a scuola e passan? i loro pomeriggi per strada a giocare. Alcuni lavorano come venditori ambulanti panettieri~ garzoni: lo stesso lavoro che fanno i loro padri quc:,ndonon sono disoccupati... Non sono necessariamente figli di mafiosi ma è come. se appa:rteness_eroalla mafia per cultura e vicma_nza ideologica. Dalla mafia si ottengono fav_ori_e,soprattutto, lavoro. Può sembrare agg~iacczant_e,ma per chi nasce in questi quartieri, la mafia costituisce l'unica possibile forma di protezione, l'unica forma di risorsa economica. Sostituisce uno Stato che non riesce davvero a sembrare rassicurante. Tutti perciò, fin da piccoli, hanno le idee chiare sulla mafia, sui pentiti e sul rapporto che si deve avere con la Giustizia e con ogni forma di 1-. I . I'- ., i • t BUONIE CAITIVI manifestazione che derivi in qualche modo dallo Stato: nessuna complicità, neppure per legittima difesa. Negare sempre. Accettare e utilizzare la violenza ogni volta che serve. Comprendere subito ch_eil potere è una questione di forza e che la mafia produce denaro, innanzitutto. Neppure la scuola riesce a creare una cultura alternativa, perché ìl contrastato in cui sono nati e cresciuti è molto più forte. . ·Queste testimonianze sono- state raccolte nel maggio 1995. Franc_escoha dod~cianni e frequenta la pri- "!a media, scuola Ptersanti Mattarella, quartiere Sperone. Quando gli abbiamo chiesto se voleva fare un'intervista ci ha detto che sevolev~mo poteva anche rubare· qualcosa per noi o guidare un'.ar:,too trovarci droga. Gli abbiamo detto che et interessava solo parlare, sembrava sorpreso. Tu lo sai chi sono i pentiti? Si... s~no spioni ..:. vanno dagli sbirii e dicono: Ch1stu fece chistu ... fece la rapina ....fece lo scippo ... E che ci guadagnano? Soldi ...Io lo so bene che cosa vuol dire ... perché una volta io sono andato con un amico m~o da s_ua~ia.... lui doveva rubare qualcosa e m1~a m1sch1atopure a me ... lui poi è scappato e m1 hanno acchiappato a me ... Mi hanno detto: chi era quello e che cosa facevi con lui ... mi ~anno dato legnate ... un sacco di legnate, ma 10 me le sono sopportate senza parlare ...Io sì che sono stato uno al cento per cento ... Allora perché i pentiti parlano? · Perché si scantano (si spaventano) dalle le- ~nate...Quando la polizia li acchiappa e li porta m caserma e gli dice: "Se tu parli ti faccio andare a_casa..."Loro iniziano a parlare e si fanno pentiti .... Ma la polizia prima li ammazza a legnate e poi li tiene d~ntro: ..: vanno a prendere quello che era con lui e poi li massacrano tutti e due. Così se io ti dico "sbirro" che significa? , Uno eh~ va a prendere le ·persone che non e entr.ano ruente ...

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