La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 2 - marzo 1995

ce ne fosse bisogno, è che gli Stati Uniti non hanno mantenuto nessuno dei loro impegni assunti durante la campagna elettorale e dopo la vittoria dei loro alleati: avvenuta la svolta a livello mondiale tutto è stato abbandonato, lasciando che la crisi del dopoguerra si avvitasse senza controllo. La situazione economica e politica in Nicaragua è drammatica e certamente per le popolazioni rurali nelle zone marginali, come Santa Rosa del Pefion, si sono verificati ulteriori peggioramenti delle condizioni di reddito e di vita. Senza dire che i ragazzi che erano andati a fare la guerra con i contras e con i sandinisti sono tornati a casa, alcuni, non tutti purtroppo, e si sono portati dietro come sempre le aspettative dei reduci, le armi dei reduci, e hanno trovato una situazione più deteriorata di quando erano partiti, con meno speranze di prima. Già nel '92, in un aggiornamento del progetto, si rilevavano fenomeni chiarissimi di emarginazione e alienazione dei ragazzi, dei giovani, che non proiettavano più il loro futuro, come poteva essere dieci o quindici anni prima, nella continuità dell'economia contadim .. Hanno visto altro, sia perché hanno fatto la guerra, sia perché la guerra ha portato il contatto con l'esterno. Dopo questo esempio di micro-intervento della cooperazione cosiddetta "non governativa", potremmo adesso parlare di altri tipi di cooperazione, in particolare degli interventi governativi. Ho collaborato a progetti finanziati dalla Commissione dell'Unione Europea nel Sud dell'Asia. Thailandia, Bangladesh e India sono i tre paesi dove ho lavorato recentemente. La cooperazione bilaterale dell'Unione Europea segue per molti aspetti i criteri e le modalità delle altre grandi agenzie di sviluppo dei singoli paesi europei e americani e delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite (Fao, Organizzazione per l'Agricoltura e l'Alimentazione; Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità; Oil, Organizzazione Internazionale del Lavoro; Unicef). Innanzitutto la cooperazione bilaterale è parte integrante della politica estera i cui principi e orientamenti non possono che tener conto degli interessi strategici, economici, politici e diplomatici dei paesi che formano l'Unione Europea e dei rapporti di forza fra essi. A grandi linee la cooperazione si distingue in donazioni e crediti agevolati. Si può inoltre distinguere fra cooperazione tecnica e finanziaria, cooperazione commerciale e aiuti umanitari. La cooperazione tecnica e finanziaria è sostanzialmente diretta a sostenere i grandi investimenti nelle infrastrutture produttive e di servizi (strade, dighe e impianti d'irrigazione, ospedali e strutture sanitarie, scuole ). In generale questo tipo di cooperazione privilegia il trasferimento di impianti e macchine, i progetti di costruzione e la consulenza tecnica di esperti provenienti dal mondo industrializzato. Questo tipo di cooperazione, che ha accumulato negli ultimi trent'anni più disastri che successi, è fortemente condizionata dagli interessi affaristici delle grandi imprese manifatturiere e di costruzione. Comunque una cosa certa è che la povertà non è diminuita nella maggioranza dei paesi del Sud del mondo, anzi il numero di coloro che vivono al di sotto delle condizioni minime per una vita umana è drammaticamente aumentato negli ultimi trent'anni. Per questo BibliotecaGinoBianco LA COOPERAZIONE GIUSTA E QUELLA SBAGLIATA Nicola Perrone Nicola Perrone, sociologo, segretario generale della Comunità internazionale di Capodarco. ♦ Lavoro da dieci anni nella cooperazione internazionale. Ho vissuto esperienze di condivisione e di solidarietà con gli emarginati ed oppressi di molti paesi -Perù, Guatemala, Ecuador, Zaire, Vietnam, Cambogia,... In questi anni sento di essere diventato cittadino del mondo, e ho conosciuto persone e organizzazioni di base nel Sud del mondo che mi hanno cambiato. Viviamo una epopea ancora nascosta. Un tipo di uomo nuovo sta nascendo, senza clamori spettacolari, in una silenziosa rivoluzione della libertà. A questo uomo del Duemila si chiede, fra l'altro, di saper scrivere mentre vive la propria storia:fissare sulla carta un'esperienza che è insieme unica e irripetibile, l'esperienza della congiunzione delle forze vive dell'umanità, per cambiare la faccia al mondo, mettendo la pace e la solidarietà al posto della guerra e dell'indifferenza. . Racconterò senza timori alcuni episodi realmente accaduti durante questi anni, e che possono essere esemplari per "accompagnarci" per mano - come amici-, ma con decisione e chiarezza, in questa realtà della solidarietà internazionale, per vederne le luci e le ombre, e trarri,ealcune linee politiche e di comportamento. E un impegno che ho preso con i molti amici incontrati sulle strade del Sud del mondo, che sempre mi hanno detto: "Raccontalo in Europa". Con l'obiettivo di passare dall'umanitarismo casuale ed emotivo alla trasformazione politica concreta. Quando la cooperazione è ... Dove e con chi Quando la cooperazione è ...: "attenti ascegliere i governi e il paese dove lavorare". Nel 1986 mi trovavo in missione in Zaire. Dovevo studiare la possibilità di realizzare un progetto di cooperazione in una regione sperduta di quel paese, e verificare se alcuni volontari italiani vi potevano sopravvivere. Dopo aver percorso in quattro giorni 2000 chilometri su piste sabbiose, arriviamo di sera in un villaggio. Lungo la strada incontriamo gente che fugge, con i bambini sulle spalle, portandosi via le poche cose di cui dispongono. Ci fermiamo. C'è un'epidemia di "malattia del sonno". Entrando nel villaggio ci si presenta una scena molto simile alla "peste" di manzoniana memoria: adulti che si aggirano per la piazza del paese urlando, barcollando, come impazziti; altre persone distese per terra, dormono pesantemente. Chiedo cosa è successo.Mi spiegano che quella zona era fino a dieci armi prima colpita da una epidemia permanente. Poi una COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

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