La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 1 - febbraio 1995

persone con Aids non-tossicodipendenti (e non-omosessuali) è stata per anni sotto al 10%, e ancora oggi non raggiunge il 15%, e allt luce di questo tipo di inforrtrazione un ministro della sanità - oggi insignito di medaglia d'oro per meriti in sanità pubblica - dichiarava che "l' Aids lo [sic!] prende solo chi se lo va a cercare", intendendo che la trasmissione di Hiv potesse essere collegata esclusivamente a comportamenti devianti, trasgressivi, e chissà che altro. I problemi con questo tipo di immagine collettiva dell'epidemia insorgevano per due motivi. Il primo, analogamente a quanto ancora succederebbe oggi se analizzassimo la situazione del sud-est asiatico limitandoci ai dati sulla malattia Aids , legato all'uso parziale dei_dati della sorveglianza, e al fatto che la sorveglianza dell' Aids riflette dinamich; epi~emiche spesso già superate: nel caso dell mfez1one tra eterosessuali non-tossicodipendenti in Italia, già nel 1987 i dati sulla sorveglianza Hiv (la sieropositività) del Lazio mostravano che tra le _donne più del 20% non usavano né ~vevano m~1u~~to droga per via endovenosa e s1 erano qumd1 mfattat~ attrav_e-:sorarporti sessuali CO~' U? partner s1eropos1t1vo. I secondo, forse pm importante, derivante dall'equivoco ingenerato dal linguaggio usato dalle autorità di sanità pubblica e, pedissequamente, d~i ~edia, ne~l"'etiche~- tare" le varie componenti d1popolazione colpite dall'epidemia. . . . . . In realtà, il fatto che quasi 1170% dei casi d1 Aids in ltal_ia si sia verificato in. to~s~codipendenti per via endovenosa non significa che la trasmissione avvenisse, e avvenga, solo per comportamenti strettamente legati all'uso di droga per via endovenosa, in particolare al_l'uso in comune di aghi e siringhe. Come abbiamo visto, i tossicodipendenti sono sia maschi che femmine, nella quasi totalità con orientamento e comportamenti eterosessuali; inoltre si trat~a di una popolazione giovane, sessualmente attiva. La trasmissione di Hiv tra i tossicodipendenti quindi può avvenire secondo modalità di trasmissione: una propria ed esclusiva di chi usa droga per via endovenosa (lo "scambi?" di siringa), una niente affatt? limita~a a chi _usa droga per via endovenosa (1rapporti sessuali). Il ruolo della trasmissione sessuale tra i tossicodipendenti, pure riconosciuto, non è mai stato studiato approfonditamente in Italia, ~ a livello di pubblico generale ciò ~a _co?tribm_to all'enorme sottostima del potenziale d1 trasmissione sessuale di Hiv in Italia. Il concepire ~l "morbo dei tossicodipe~d~nti" come essenzialmente legato alla trasmissione da ago/siringa u~at_ain comune ha rortato perciò ad un senso d1 s1curezza_del tutto immotivato da parte della popolaz10ne generale: ~ rapporti sessuali non solo non sono es~l~s1v1 dei tossicodipendenti, ma possono bemss1mo avere luogo tra persone che usano e altre che non usano droga per via endovenosa. Anzi, in un certo senso, devono avvenire tra questi diversi gruppi di popolazione. Vediamo perché. Interazione tra diversi gruppi di popolazione In Italia, come anche nella maggior parte dei paesi più sviluppati, la composizione 1ella opolazione tossicodipendente è molto sb1la~- iata: su cento persone che usano droga per via ndovenosa, circa ottanta sono mas_çhi.Per raionare più comodamente, utilizzando le dita BibliotecaGinoBianco Pantoum per le mattine buie Glenn Philip Kramer È comunque solo stolta messinscena. I nostri sogni, il nostro giorno. Sui piatti la bilancia non ha nulla, mi fa pena. Mia vita, teatrino d'ombre disadorno. I nostri sogni, il nostro giorno. Mi tiene vivo il timer delle pillole, quel . frinire ... Mia vita, teatrino d'ombre disadorno. Non voglio altro che dormire. Mi tiene vivo il timer delle pillole, quel frinire ... Stai per morire, dice un amico. Non voglio altro che dormire; A volte mi concede il pianto il mio stupore pudico. Stai per morire, dice un amico. Certo, un nemico, sotto mentite spoglie. A volte mi concede il pianto il mio stupore pudico. Ma quasi sempre chiudo gli occhi, non ho voglie. Certo, un nemico, sotto mentite spoglie. La mia lucidità vomita sangue. Ma quasi sempre chiudo gli occhi, non ho voglie. E in attesa del diluvio giaccio esangue. La mia lucidità vomita sangue. Vorrei morire, ogni giorno, per troppa pena. E in attesa del diluvio giaccio esangue. È comunque solo stolta messinscena. In memoria di David Kalstone Anthony Hecht Maionese al lime-e-menta e salsa verde contorno al pesce di frodo che H elen cucinava per te eJ.M. quando ci venivate a trovare alla stagione dei salmoni. Ora ombra cava, un'assenza sfocata che in passato era stata allegra, intelligente, d'una cortesia celestiale, ti lasci alle spalle, con lo shock della morte, tre dei migliori libri sul miò scaffale. "Gli uomini muoiono di tanto in tanto", disse Rosalia, "Ma non", aggiunse, "per amore". Vero. Dal verde mondo d'Africa l'epidemia cancellò la Foresta di Arden, l'intero stuolo d'innocenti, in cui, povero spettro generoso, eri tra i più pieni di vita. Il tuo amico ha sparso sulle calme onde veneziane le tue ceneri chepossano discendere all'aprico fondo del mostruoso mondo . o lambiscano scale marmoree o passino sotto i ponticelli, solchino in vortici e mulinelli Palazzo Barbaro liquefatto. Il rispecchiato splendore trattiene un poco il tuo passare nell'edificio che si scompone sulle acque del Canal Grande, freme e si attorce, si increspa, si ricompone.

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