Lo Stato Moderno - anno IV - n.5 - 5 marzo 1947

•bbonamfflto J>ff un anno L. IOt oc. Ed. Lo Stato Moderno - Am• ntnf.strazlone e Dfr-eztone: Milano, ·14 senato 31, telef. 7Z.440, 71.911 Esce il 5 e il 20 di ogni mese LOSTATO MODER CRITICA POLLTICA ECONOMICA E SOCIALE Anno IV · N. 5 5 MARZO 1947 Una copi~ L. 30 SOMMARIO MARIO PAGGI: Questa Costituente . pag. 93 VITTORIO ALBASINI SCROSATI: L'organiz- zazione del potere esecutivo (li) 95 GIOVANNI VACCARI: I partiti-chiesa e i loro correttivi » 98 UMBERTO SEGRE: Contraddizioni democra• tiche , » 100 VITTOR: La storia giudicherà » 101 ENZO SANTARELLI: Tramonto del partito liberale » 102 EMILIO TACCANI: Rivalutazione delle con- sistenze patrimoniali . 103 L. L.: L'Italia a Bretton Woods . » 104 CARLO CASALI: Le vie del sindacalismo . • 105 • RENATO GAROLLA: Napoli e il Mezzogiorno pag. 107 • ARRIGO CAJUMI: 1l piede nella tagliola » 108 1 ALESSANDRO PELLEGRINI: L'esperimento di Blum in Francia • con nota di Vittor » 109 GUIDO MORPURGO TAGLIABUE: Federali- smo europeo in Italia . » llO RASSEGNA BIBLIOGRAFICA - CARLO COR– DIE': John Stuart Mili: La libertà e altri S(lggi - Considerazioni sul governo rappre- sentativo » 113 RASSEGNA DELLA STAMPA ESTERA » 114 RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA. » 115 NOTE QUINDICINALI » 116 QUESTA COSTITUENTE Il dibattito sulle dichiarazioni del secondo go– verno della Repubblica Italiana, ha dato la esatta misura del valore politico, intellettuale e morale della Costituente? Speriamo di no, ma insieme auspichia– mo che il Parlamento il quale sarà eletto nel corso del corrente anno abbia statura più elevata, e più ferma chiarezza dei suoi doveri verso il paese. Non sono gli scandali che ci preoccupano; noi consideriamo gli scandali come salutiferi. « Oportet ut scandala eveniant ,.. è ammonimento di saggia e coraggiosa verità; ci preoccupa il modo con cui sono stati prospettati, tra il leggero e il vendicativo, tra il boulevardier e il cialtronesco; e un'altra cosa ci preoccupa: che· gli scandali passino e i parlamentari restino. Dopo quello che è accaduto è chiaro che al Parlamento c'è qualcuno di troppo. Non è ancora il momento per dire se questo qualcuno sia Finoc– chiaro Aprile o Campilli, e per essere obbiettivi fino allo scrupolo, Parri o Finocchiaro Aprile. Ma è chiaro che qualcuno ha da andarsene, proprio perchè lo scandalo non sia soltanto il rigurgito estremo di una moralità in frantumi, ma rapp_resenti il primo sforzo di risalire una china per lunghi anni discesa. Niente potrebbe essere più pericoloso al presti– gio, e dunque alle sorti, della democrazia nascente, che una sanatoria generale. La spugna fuori del bagno è una istituzione to– talitaria, almeno quanto la spugna nel bagno lo è (o lo dovrebbe essere) democratica. Il paese potrebbe subire una sanatoria generale, non accettarla. E il .,. bubbone dello « ius murmurandi » continuerà a in- ,,. .....,"i • \ fettare un parlamento che fosse incapace di ~stin- guere un diffamatore da un oppositore politico, un prevaricatore da un amministratore dei beni nazio– nali. i ,,, .. i Questa Costituente ha il dovere di saper distin– guere; essa non ha dato sinora al paese la sensa– zione di accogliere tra le sue file nè grandi oratori, nè politici di superiore livello, nè economisti più che rassegnati al fatale corso delle cose. Nessuno pensa di fargliene colpa. La lunga desuetudine delle libere assemblee, lo stesso grigiore della disfatta, l'acrisia carceraria dei partiti, insieme necessari e non an– cora forniti di classi dirigenti forti e disinteressate, guide e non succubi delle masse, lo stesso schiera– meJlto politico che con infinita fatica sta appena av– viandosi verso una storica razionalità, verso cioè una aderenza alla attuale situazione italiana: tutto con– corre a dare ragione della scarsa lucentezza della Costituente. Ma essa ha, rispetto al paese, un dovere indeclinabile, un dovere più alto persino di quello– di fare la Costituzione, un dovere al quale non può venir meno senza !radire ogni legittima attesa: quello di dimostrare che un'assemblea democratica è pa– drona anche e sopratutto dei suoi membri, che essa

RkJQdWJsaXNoZXIy