Spettacolo : Via Consolare - anno IV - N.s. - n. 1 - dicembre 1942

POKRO - Da pari... roJ - Come \'uoi. Ti han fatto OSlico. e rude a scatti, e a scatti morbido come u11a canzone. PORRO - :'\'oi, madama, facciamo un me- ~•iere in cui si tocca la ramazza; e quando a,:mti alla punta imbatte una <p1alcosa rcsisten1c si dà u11 colpo fone; u11 primo colpo forte per asportarla, poi ;iltri: altri poi sempre più piano: gli ultimi pianissimo per fare liscio. roJ - ~la quando date il colpo forte f:11e male. PoRw.o - Se la cosa resiste facciamo ... ronc. E' i I nos1 ro mestiere. ro.1 - Ma era più hcllo prima. POKRO - Proprio? lo 1 (amwi..1.ce). PORRO - Prima era più comcxto più • confonahilc •: sp:1uino (e un ghigno) per signore sole. Stasera non mi piaci. Che hai? fOJ - Sonno. PORRO - Non è sonno. TOJ (per rambiore, cou mw risatina) Cavalier rarnau.a, commemoriamo? PORRO - Commemoriamo. TOJ - E' la dodicesima \'Olla. POlrno - No. tredici. fOJ - Tredici porta disgraLi~,. PoRRO - L1 porti. ·roJ (una risala fresCt1 e u.u t1iuico llll'uo,~w) - La porti! PORk.O (e /11 un'altra fn.ccia e jj J1orta in fo11do) - l'ermesso. ToJ (11011 guarda) - C'è 1a1110 spazio. PORRO (melle a posto una rnmm.w, altm 1,oce) - Qui dm rei sistemare tu Ilo ... Tagliamo? TOJ - Taglia. J>m1.Ro- Allora ranrnua qui, ramazz.~1 là. (indica a sinistra e a destra e si auuìci11a) Ti giungo dietro. Cosi? ToJ - Eri pit'1 vicino. . l'ORRO - Cosi. (altn, voce) Madama s"è seduta su qualcosa di inadauo. ToJ - • o! più vicino ancora cri: lo facevi bene, una \'OCe come un soffio ma, pc11c1ranLe. PORKO - Ferma (c. s.) - Madama (una pausa brevissima) s·è seduta su qualcosa di inadatto. (cambia) E ti vohavi a guardarmi. Così. To.1 (ha seguito) Certo: tu mi guardavi clriuo da farmi male. (si fwano a lllngo; come per /lire una tlomand11 qualsiasi, la voce c. s.) Avc1c veduto Stadera? POk.RO (semJ1re fissandola) - No, To J - Lo conoscete? PORRO- No, ma non ho ,1is10 un'ombra cinquecento metri attorno. TOJ (e continua a guardarlo, e parla come assente, come per parlare) - Sta• dcra è un uomo... un uomo come un altro. Ed ha... un naso ... PORRO - Grande grosso? TOJ - No, solamente: non bello. Brutto non è il naso. Anche lui Stadera non è brutto. E' un facchino come voi. PORRO (e la scruta tutta) - Noi siamo spa1..1.ini, m;ulama. Non facchini. E' di- \'erso. ToJ - Ah! Si. Scusate. PoRRO - Scuso. (e la {1-Ssa). ToJ - Dicevo ch'è come voi, solo che non ha questo rame quì, (e gli toccn il berretto) e qui; qui (batte sulla piastra ciel petto) c'è scritto trentasei. PORRO - Ho capito qual'è il trentasei. ToJ - Si. PORRO (a/lrn voce) Era poi C05Ì? ToJ - Pressapoco sl, ma Stadera non è bru uo, vero? 32 Fondazione Ruffilli - Forlì PnRRo - Pressapoco si. ToJ - Canaglia sei! PORRO- l'rcs.'-:1poco. madama: ma anticipi la battute. ToJ (altm voce) - E guardate sempre così f1550 le persone \'Oi? PORRO- Sempre no, signora. Gli uomini r;tro. Qualche volta le donne, ma devono in1crcss:umi molto - capite? To1 (ma lo fissa) - . .\\'etc una faccia eia schìaflì. l'm(RO - .-\vc1c una faccia da baci (e \'inchina) voi, madarna. ToJ - Canaglia! PORRO (allm voce) Ecco: ora canaglia. To,1 - Smcni! continua. Tu rompi quan• d'è il p11n1ol PoKRO - Oggi vien male. ToJ - Non \'iene male. E" che sei irrc- 'luieto. PoRRO - E 111 sci svogliata. ToJ - No11 è ,ero! (<1ltm 11oce) canaglia! canaglia! (e aOoga le /Jaro/e in una risflla pier111). PORRO (c. s.) - Centro? 'J'OJ - Che vuol dire? PORRO - Lo sapete ailchc ,·oi che :.,e1e una faccia da bacioni? To.J (f zitltiJ sorridente). PORRO- Lo sapete che vuol dire quell:t faccia lì? Così? TOJ (ha un tloudolc,re mali::ioso del capo) - Che vuol dire? PmtRO - Vuol dire • prendi •. TOJ - E poi? POKRO- E poi così (e le afferra la tes/t1 e bacia) Dieci susine acerbe! "enti ramaz1e in filai... e così. (allro bacio) ToJ - Tredici! - tredici!. .. Tredici me ne devi dare oggi... (e si bacinno venti, trenta volte e fanno per pigliar fiato) Quanti? PORRO-- Non lo so. TOJ - Via, Cacciamo otto. (e continuano a bllciarsi; lei si stacca imp,.ovvisa). PORKO - Quanti? (erl è interdetto) To.1 - Tredici. Mi hai fatto male. PORRO- Donne siete. (pausa) Poi tu oggi non baciavi. Tot - C'era più gusto a prendere. PnRRO - No. TOJ - Scocd,ic. PORRO - No, bambina mad;:1m:1, oggi no. ToJ - Sei geloso? PORRO - Ecco. Questa parola voi l'usate come un'arma. Perchè ci si deve - secondo ,·oi - ,·ergognare della nos1ra gelosia: e volc1c far paura. M:1 a me le :nmi piacciono. (lllnmctte) geloso. E poi? To J - E poi sei ner\'OSO, smeuila! E sofì<1ico! PORRO-=-. Bambina madama, la maniera forte con me non v:-1 - lo sai. To.1 - Lo so, lo so. PORRO- Broncio ancora? ToJ (ha una risala />iena e gli butta le d11e braccia al collo, e lo copre t!i bnci; i due si slt,ccauo all'improvviso) Viene? PmtRO - Viene? Non lo fare entrare: mi blocca qui. ToJ (e si chiude nel fazzoletto e nello srinlle) - Ciao ramaua, ca,1aliere mio. PORRO- Ciao! Portalo al largo ... To.1 (esce tlalla porta cli fondo). PORRO (si è setlu.to a terra, con le braccia stringe le ginocchia, canticchia, a un rumore si volge nlla porta, carponi gira msentando il mucchio di centro; ad un tratto ha un balzo, si slancia su qualc,rno; discreto rumore di lotta). VOCE (stro:ulla e sommessa) - Piano! Lo svegli. PORRO- Piano tu! SH:.NOKE MJOl't; (che si è eretto dalla deltra del uiucchio, corre t1ttorno). l'ORRO (lo iusegue, fanno un paio di giri lemJ1re cambiando senso, ma la corsa f' fatl<1 iu JJunla. di j1iedi: a un tratto Porro appoggia al mucchio rrna ramazza) S1cxoR.t: .,110PE (i11cimn1><,, cade bocconi) l'ORKO (gli è ,opra, lottano) Cu•z10 (voce dal recinto) - Chi va 1:\1 Uni Qui dormo io! Curzio! Chi va là! (poi, due, tre) Un! PORRO (t1lla voce di Curzio si son portatimezzo striscirmdo sulla sinistra del mucchio in modo dt1 non. esser visti, ma so,i sempre auvinghiati - e si sono flcquatt<1ti. Sig. .Miope è sopm, Porro, M>llo; rirnt111gono fenni alcuni istanti), PORRO (di scatto si scuote di dosso ,~altro, rhe cr,de rir>erso e gli è sopra). S1u,,ORE .\1101•1- - Piano! Piano! Lo svegli. - Ahi! (orn son mezzo dietro al mucchio). PORRO (ha ft1llo leva cuu u,1 numico di rtww:::t, in quo/eh~ cosa, cou l'altra t'itremità gmva e stringe) - Piano, zit10! (e stringe) S1<:,010-~ ,1101•1- - .\hi. hasra. ahi! Bas1a, - Basta! ,\hi ahi ahht l'ORRO (molla a/1/Jena, l'<1ltro ha uno scatto, - stri11ge sino li /<1rlo gemere tm· corn). S1c.:,,..0K1-· .\IIOPE - Ahi! ahi ahi! l'Ok.lW - Fermo? S1G~OKE .\I IOl'f - Sto rermo. PORRO - Se li muo, 1i ti rificco souo: lì. S1GKORE ,11011r - Lo "o. PORRO - Siedi. S1c:NORE MIOPE (siede .w. qualcosa a lerrn). PORRO (volta un secchio, ci si sietle, s'al• :11. rllcroglie "" JJOio di occhiali, guartla) - f: ,·etro. ma non ingrandisce. (Ha afferrato il manico <li 111,a ramm:.zn) Sono• i tuoi? Parlai S,c~ou~ .\11ort-:- Piano! Si S\'eglia Curzio! l'Ok.RO - Sono tuoi? S1cxou: ~110PE- Si, piano . PORRO- Sono conca, i. ma non ingrandì• ,cono. Sono falli bene. S,r;:\ORE MIOPE (d'un blllzo imp1'ovviso lo afferra per il collo, lottano). POKKO (dopo pochi islllnli lo fu, inserito n•irom ne/Id suo morsa). Sr<.xow.t: MIOPE - No! è inutile! ahi! non 10110 più! Ahi - ti dico! Ormai mi hai sfiancato. (l'altro molla) Cosi. Ahi. non lollol PORRO -- Siedi. (e si i: seduto e gli accenna) Su:NORE 1,1101•1-: - Siede. PORRO (/o fissa o lungo calmo, scandisce quasi) - lo mi chiamo Porro. (e gli tende In mnno) S1<:NORE MIOrt-: - Vengono ... PORRO - Non vengono. Sono di casa e Li so dire che non vengono. E poi tu qui dentro sci come un ladro; ti si può schiacciare. SIGKORE MJOl'E - E avan1i. PORRO - A,•;mli che cosa? SrGNORE MIOPE - Schiacciami. PORRO (di scatto lo solleva per i piedi, lo capovolge, fnmtn la ramazza a qualche cosa, preme). SIGNORE MIOPE - No! l'oRRO - No?! SIGNORE MIOPE - Non lotto: è inutile. PORRO- Si. Siedi... (Patl-Sa) lo mi chiamo• Porro: Pietro Porro. (tende la mano) SIGNORE MIOPE - Io mi chiamo IluonarotLi. (e sogghigna). PORRO- Scemo! Se volevo !"accoppavo. Se volevo ti dicevo: Nettuno - se volevo. Mai t'ho stesa questa. (un cenno) Prendi. S1GNORE MIOPE (fo guarda, la prende) ..

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