Il Socialismo - Anno II - n. 17 - 25 ottobre 1903

IL SOCIALISMO Labor Par(y, una delle due frazioni del Partito socia– lista nord-americano. Al Congresso di \Vest Hoboken, al quale erano rap– presentate 32 delle 43 sezioni socialiste italiane esi– stenti, si doveva discutere soprattutto se la Federazione avrebbe dovuto continuare il suo appoggio al S. L. P. contro il Sodaiist Party (in New-York Socini Demo– cralic Party), o se pure avrebbe dovuto tenere altra condotta. · La Commissione esecutiva per suo conto proponeva che<<la Federazione tentasse clifare opera pacificatrice fra le due frazioni e che considerando come in molti paesi non esiste l'organizzazione dell'una o dell'altra frazione socialista, si autorizzassero le sezioni di quelle località a votare nelle elezioni per la lista elettorale della frazione esistente, purchè questa lotti da sola contro tutti gli altri partiti borghesi con tattica intransigente ». Questa deliberazione presa a maggioranza di voti, e che doveva essere, negli intenti di chi la propose, un ponte gettato fra le due frazioni lottanti perchè ad– divenìssero infine ad un'opera di concor.de efficacia 1 ac– cese nuove e maggiori ire. Al Congresso venne il rap– presentante del S. L. P. a dichiarare che mai la sua frazione avrebbe accettata una alleanza con chi non è nè può essere considerato come socialista. Una let– tera del segretariato internazionale di Bruxelles atte– stava invece che l'unico Partito socialista americano aderente a quell'ufficio è il Socialist Party. Dal canto suo un rappresentante di questo S. D. P. di New York, s 1 era presentato al Congresso. Egli però non era stato ricevuto per clisposiz.ioni re– golamentari, aveva assistito dalla parte del pubblico nu– meroso,~ pregustando quasi la gioia di un possibile trionfo della sua frazione. Il contegno di entrambe le parti fu cosi risoluta– mente settario, la discussione fra partigiani del S. L. P. e i partigiani della concordia talmente vivace, aspra e cruda, che si imponeva una terza soluzione, la quale sottraesse la Federazione appena infante dalle nefaste inAuenze delle ire di parte e le permettesse di com– piere quell'opera speciale di evangelizzazione e di di– fesa della massa emigrata che essa si è particolarmente proposta ed intorno alla quale già i congressisti ave– vano votati speciali provvedimenti pratici. In tal modo trionfò al Congresso - sebbene per pochi voti - la assoluta neutralità ed indipendenza della Federazione cosi verso l'uno che verso l'altro partito. Dolorosa necessità questa alla quale si son tro– vati costletti i compagni socialisti italiani! Per far opera cli concordia hanno dovuto rinunciare a portare il con– tributo delle proprie energie ed attività a beneficio della propaganda socialista dei compagni indigeni. Dolorosa necessità, la quale è stata però in certo qual modo utile, in quanto che obbligò tutti quanti ad oc– cuparsi con maggior cura del movimento indigeno ed a studiarne più ponderatamente l'azione e lo sviluppo. Fino· a poco tempo fa, fra mezzo ai compagni ita– liani, era compenetratissimo il preconcetto che il So– riaiist Labor Party rappresentasse qui quella· che noi in Italia chiamiamo la tendenza intransigente ed il So– ciat Democratic Party o Sociaiist Party fosse il vessil– lifero della tendenza transigente. In Debs s'era visto un Turati, in Daniele De Leon un Ferri. Julius Hammer 1 rappresentante del S. L. P. al no– stro Congresso, s'è incaricato di aprirci gli occhi e di toglierci dall'errore. « Badate,>> egli ci disse, « il So– cialismo nord-americano può servire da esem.pio a quello europeo, non per la forza sua intima, ma per l'ambiente nel quale esso sì sviluppa ». Parlando di Socialismo nord-americano intendeva il Partito Socialista del Lavoro. Esso 1 in un ambiente tanto evoluto, conta forse cinquemila membri. Perchè? Volli ricercare questo pere/tè e studiai il S. L. P. nei suoi atteggiamenti di fronte ai vari e complessi que- sìti che s' impongono nel Nord-America. • . . . Una delle questioni più acute e che maggiormente contribuirono alla scissura del Partito socialista nord– americano è quella delle Unioni. Il movimento unio– nista di questi paesi è nato molto prima che si ini– ziasse la propaganda socialista ed è anzi stato un osta– colo allo sviluppo delle nuove idee. Gli operai di questo paese, i quali godono ancora oggi salari abbastanza elevati e li godettero - in certe industrie - migliori un tempo, prima di sentire le acute strette del bisogno, si organizzarono in associazioni di resistenza ispirate al più stretto e meschino sentimento egoistico. Le Unioni operaie rappresentano una aristocrazia direi quasi del lavoro; sono gli operai ski/Led, abili, capaci, che si sono stretti in un patto di fratellanza per garantire a sè stessi alti salari. e buone condizioni di lavoro, pat– tuendo magari determinati accordi col capitalismo e contro gli altri lavoratori. Più che la lotta della classe lavoratrice contro il capitalismo sfruttatore, esse rap– presentano qui e l'accordo intervenuto fra padroni ed operai contro altri operai e lo sforzo dei proletari onde opporsi alle necessarie conseguenze del centrai izzarsi del capitale e della industria con la proletarizzazione ciel maggior numero 1 che ne deriva. Più che altro, le Unioni sono quindi organizzazioni reazionarie, o per lo meno conservatrici, se non negli intendimenti, certo nei risultati della loro opera. In questa constatazione di fatto sono d'accordo così i socialisti del Socialist Labor Party che quelli del Socialist Party. Il dissenso nasce allora quando trattasi di stabilire il rimedio· a· questo stato di cose. 11 S. L. P. - deluso da qualche cliecina di anni d 1 esperienza - ha rinunciato al pensiero _di convertire le Unioni e per conto suo ha creata una organizzazione economica socialista (Socia!ist Trade and Labor Al– liance). Fece quindi una seconda edizione del Partito socia– lista. La S. T. and L.- A. conta un piccolissimo, insi– gnificante numero di adepti ed in questi ultimi tempi ha dovuto abolire il proprio labeL perchè non tenuto in calcolo nella vita commerciale del paese. E 'si ca– pisce! L' American Federation of Lab01· ed i Cavalieri del Lavoro hanno oramai, si può dire, monopolizzata la organizzazione operaia. Il lavoratore, il _quale vuol vivere in questi paesi con un salario discretamente elevato, deve forzatamente essere unionista; la tessera della S. T. and L. A. non dà la possibilità di trovar lavoro. Ne consegue che l'operaio socialista 1 dopo aver compiuto il proprio do– vere verso l'organizzazione politica, deve poi iscriversi nella S. T. and L. A. e poi ancora nella Unione. pura

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