Il Socialismo - Anno II - n. 7 - 25 maggio 1903

ANNO Il. ROMA, 2 5 MAGGIO I 903 N. 7. IL SOCIALISMO ~ Rivistaqoioòicinaleòiretta da ENRICO FERRI ~ .,lBBONAMENTL - ITALIA: Anno L. 5 - Semestre L. ll,SO I SI PUBBLICA I Per la Din::ionee Redazione rivolgersi all'on, prof. ENlllCO l:sr.KRO: Anno L, 6,25 - Semestre L. 3,25. 'I lO d . 1 2S d' . ~BRRI, Roma, Via fl.Iontcbcllo, 2:-11:- Per l'Amministrazione Un numero cent. :.15. 1 e 1 ogni mese rivolgersi: Il &da/inno, Rivista, Roma, Via S. Claudio, 57 ATTUALITÀ POLITICA Il Partitosocialista e la scuola Malgrado che sul tappeto della pubblica discus– sione ci siano tante questioni ardenti: la riduzione delle spese improduttive, il divorzio, i pro\"Vedimenti pel Mezzogiorno, le c:onvènziOniferroviarie, i nuovi trattati di commercio, ecc., ecc., ecco che un'altra nu– vola gravidadi tempeste si affacciaal nostro orizzonte politico: la scuola .. La borghesi:1italiana, appena uscita dai tumulti della rivoluzione e coi fumi ancor caldi della vitto– ria,fece mostra di interessarsi al problem:t della scuola, e mentre Carducci(non ancora entrato in Bisanzio) inneggiava al Dio di Voltaire, il Parlamento legife– rava sull'istruzione obbligatoria e moltiplicava nel bel paese gli Atenei. Ma appena il nuovo assetto politico fu consolidato, i pregiudizi, le paure, gli errori della primaeducazione presero il sopravvento, e i nostri patriottiunitari,impreparati alla civiltà moderna, soc– chiusero i battenti del tempio di Minerrn. Il prete, pi,, astuto, e ammaestrato dall'esperienza secolare, vinto sul terreno politico, cercò subito di prepararsialla rivincita, e, mentre fingeva di lasciare allo Stato laico le redini del potere, imprigion~va l'a– nima della patria_in una fitta rete di Istituti religiosi. E il Partito socialista? Il Partito socialista italiano - passato un decennio nel periodo di formazione - ha guardato al problema della scuola con un criterio semplicisticamente poli– tico : si è cercato di organizzare i maestri delle scuole primarie e secondarie, si è occupato della libera do– cenza universitaria, si è preoccupato anche ddle tasse scolastiche; ma ha dimenticato di considerare la scuola come sorgenre di ideali e come fabbrica di coscienze. Egli i: che il Partito soci:1li:-ta, in Italia- in man– canz.1 di un solido ed attivo partito radicale - è stato costretto di addossarsi il còmpito della democrazia borghese. Ma quanta dispersione di energie, quanti disinganni in questo lavoro penoso! Occupandosi a disciplinare alcuni gruppi sociali intorno a piccoli de– terminatiinteressi economici, il Partito socialista ha potuto bensl ottenere b momentanea compattezza di una folla reggimentata,ma non ha compiuto opera di organizzazione, nC h:1 ottenuto b entusiasta e serena compagine di un partito. Guardate al dissolvi– mento dei ferrovieri. Dal/i al lro11co, si e gridato nella disputa tra i riformisti e grintrausigenli: ma mai, come in questa quistione della scuole, il grido deve essere pie, forte e più alto. Dal/i al tronco ! Non vedete che le stesse resi– stenze antipatiche opposte dal così detto partito della scuola alle moderne correnti del pensiero, vi dicono chiaramente che il difetto, pili che negli insegnanti, sta proprio nell'insegnamento ? In Germania, in Inghilterra, nel Belgio, nella Francia, il problema della scuola - o, per essere pi,, chiari e pii, precisi, il problema dell'educazione - e quello che più appassiona la pubblica opinione. In Franl'.ia,dopo l'a_ffaire, ci sono le violenti di– spute sulle Congregazioni, e in Inghilterra, dopo la guerra del Sud-Africa, la più solenne agitazione si è srnlta intorno alla legge detta « Education Bill. » I partiti politici hanno, dunque, capito che per rafforzareil dominio economico-politico l: necessario anche avere il dominio spirituale. Di fronte alla in– calzante organizzazione del proletariato in partito di classe, la borghesia internazionalesi agita tra le ansie dell'Imperialismo e le paure della rivoluzione. Alla rivoluzione finge di concedere un simulacro di li– bertà politiche, e ali' Imperialismo prepara il plauso <lelle moltitudini col veleno propinato epieraticamente nelle scuole ufficiali. In Inghilterra - dove la folla bianca ha inco– ronato gli ingordi e spietati distruttori delle due Re– pubbliche sud-africane - si sopprimono le Schoo/s Boards, e con la nuova legge, passata col nome di Ed11catio11 Aci, il partito conservatore imperialista « sejforce (come confessa lo stesso J. BÒurdeau nella Revue des De11xMoudes) de 111ai11twir l'esprit religieux da11s I' écolelaique. » Nel Belgio, discutendosi, ali'Accademia reale, il quesito relativo al certificato di lettere greco-latine, richiesto dagli aspiranti ai gradi accademici, il pro– fessore Eugène Huberr, mentre ammette col Kurth che « le gé11ie autique a.achevé sa tached'éducaleur de l'esprit moder11e ,> e che '< frs bu.111n.11ités nncien11esout une relif[ionqui Si' 1ne11rt » non esita di esigere nelle scuole lo studio della religione considerandolo come « l'i'tude 111aìtresse ponr /es esprilsqui ue co11coiveu1 pas

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