Il Socialismo - Anno I - n. 17 - 25 ottobre 1902

IL SOCIALISMO primo capitolo studia l'influenza sul v:tlore dei beni prodotli; e dimostra che i lrus/s posso~o sempre prendere in tempo delle mi• ..urc, per scoraggiare tutti coloro che vorrebbero inizi:1re una lott:1 di concorrenza contro di loro, come l'.:i.bbassamento dei prezzi nei merc:-iti dove il c:tpitale rivale entrerebbe in scena, la dissimula• ,:ione dei profitti su i propri bilanci annu:ili ecc. Nel secondo C..'lpitolosi studia l' influenza dei lrusls sui prezzi correnti degli articoli di consumo, e si dimostra che esiste un certo limite, al disotto del quale l'accumub.zionc del c::i.pitale, e h1cen– trali7.z:uione dcli:\ produzione non importano più \10:l diminuzione ulteriore delle spese di produzione: ma lo smantelhmento delle industrie rivali per opera dei lrus/s permette di limitnre artificial– meote l'offortn delle mercanzie, così da accrescere a1tificia\mente il prezzo di esse. A me pare che per aITivare n queste conclusioni cosl evidenti ed elementari non ci s:ucbbe stato bisogno di un articolo così pon– deroso. Rivoluzione verbale e rivoluzione pratica. li 1l/om!u1w1t Sodalislt pubblic:i.va nel fascicolo del 1° agosto una lucida conferenza tenuta a Parigi da Jules Destrée, il profes– sore e deputato socialista beJg3, per invito del gruppo degli studenti colleltivisti. Rivolulùm vtrbalt ti Rivolulion praliqut è il titolo delln conferenz!l. I .:i rivoluzione verbale, a base di grosse frasi, risponde alla illu– ~ione che l'ngitnzione politica !lbbb una grande import~nza nel deter– min:ire la evoluzione socb.le . Con uno sguardo più profondo si può vedere che l'agit:1:done politica assomigli!! a quelh delle onde, alh superficie del mare. È nelle profondità dell'Oceano che si elabora una vitn compless~, la quale solleva e determina l'onda. Osservando l'auivit:\ socinle, quel che a prima vista si present:i., è il movimento, il colore, il flusso delle agitazioni p:.>litiche. ;\Ia, riflellendo, noi scorgiamo che questi nspetti della superficie sono detcnninati cl:\ fattori meno appariscenti, ma ben più complessi e poderosi: le condizioni economiche. li conflitto degli interessi ma– teri:di, lo sfono degli individui e delle chssi verso un m:i.ggior benes– sere, la produzione e la rip:i.rtizione delle ricchezze, ecco dove noi trovi:i.mo b spiegazione della storia; ecco dove, pili efficacemente che non nelln rumorosit:\ p.llitica, bisogna cercar di vedere e cli preparare il dom:i.ni. Ed è su questa concezione delle cose che va riportata la :i.ttcn- 1.ione dei lavorntori, perchè essi medesimi compiano la proprin em:m– cip31.ione. Occorre quindi preoccuparsi sopr;1ttutto del movimento econo– mico; e il P:i.rtito operaio belga non si è org:miu.ato in P:utito politico che proclnmando av:i.nti tutto eh' esso intendev:i. esc;ere e restare un p:i.rt1to di classe. Le condizioni economiche sono così realmente dominanti nell:i. vita socinlc, che fatalmente ogni As.sochzione di O?Crai è dell:1 r;vo– luzione pratic:1. Le 1,eghe, le Associazioni di mutuo soccorso, le coop('rativc non sono cert:unente la soluzione della questione so– ciale, ma !;Ono la dimostrazione che già nel presente l'operaio può lnvorare al miglioramento delle proprie condizioni, e che il sislem:i. capit:i.listico, benchè evidentemente ostile, non impedisce in modo :i.ssoluto di :i.ffrelt~re l'emancipazione completa. Quel che occorre su questo terreno economico, è coraggio e persever:mzn, per non arrest:i.rsi agli scacchi proprii dei primi sforzi. Ma per corrispondere con la complessità dell'azione socialista all:i. complessità dell:i. ,·it:1 soci:i.le , bisogna non fem1:i .rsi:i.Ileopere economiche. La lotta degli interessi materiali non esaurisce tutl:l. la m:i.rci:i. della civilt:\. ~; vero che prima bisogna vivere, e poi filosofnre, m:i il pensiero e il scntimen•o, detem1innti cfo.llecondizioni economiche, re:i.giscono però su di es!.C. Ed ecco ci si present.ano il Dirillo, la Sdr-,:a, l'Arlt e la 1J/oralt. Ogni grande movimento sociale - e cosi il Socialismo - è determinato e determina profo11di c:i.ngia– menti in quei.te m:i.nifestazioni del pensiero e ciel sentimento. Chi vuol modific:ire i falli, de,•e cominciare cl:i.lprou1Uovere la modificazione delle idee. I nostri aui non sono che la tndu– zionc nei fatti della nostra manier:t di pensare e di sentire, e un motivo d'ordine intellettuale o sentimenl.'lle può de...:iderci :i.d:igirc conlr:i.riamen •e al nostro interesse materiale immedinto. l~ oosl per gli individui, come per i gruppi, come per le Società. Null:i. è pi\1 rivoluzionario, praticamente, che butta1e giì1 nei cervelli contempornnei le concezioni sulle quali In borghesia h:i. fond:ltO il suo imperio, e rendervi chiare quelle che presiederanno :i.Ila costruzione del mondo di domani, Prendiamo l'istituto della proprietà, e vedremo che al fondo c'è un:i. questione di Diritlo. Ora il diritto di propriet:\ individuale viene ogni giorno limit:i.to di più; si cominciò nd escluderne la personnlità um :i.na, e fu la fine della schiavitù: si dichiararono poi inalienabili e imprescrittibili i beni della nnzione; e così il diriuo sociale, per le ricchezze naturali, per la grande industria, per lo incremento di numero e d' import:mza dei servizi pubblici, e per– fino nell:i. propriet:\ delle opere intellettuali, si :i.lferm:1 sempre maggiormente, il che avviene anche nel campo del Dinllo di ol>– bliga:io11t, come se ne vedono i prodromi nel Diritto civile, in materi:i. di contr!I.Ui, e nella legislazione sociale. D'altronde l':i.zione delle organizzazioni economiche contribuisce a determin~re la for– mazione di tutto un nuovo Diritto. A questa quotidian!l rivolnzione pratica nel campo del Diritto privato, si aggiunge quella del Diritto pubblico: l'amico Dirillo /u- 11alt, con l'opera dell:i. scuola positiva, fondata. e guidnta da En– rico FeITi, è sostituito dall'ampia prevenzione sociale, dalla emenda dei colpevoli e dalla difesa sociale dagli incorreggibili: e il Dirillo inltruazio,,alt tende a diventare il grande regol:i.tore degli sforzi coordinati dei popoli. Cosi la Scitma, sia la scienza applicat:1 che con le sue inven• zioni rivoluziona la produzione e b distribuzione della ricchezza, sia la scienz:1 pura che diminuisce l'ignoranza e il mistero, compie giorno per giorno opera rivoluzionaria pratica. T socialisti debbono lnvor:i.re a moltiplicarne la luce e a volgarizzarne i risuh:i.ti. L' Arlt è una delle più attive forze soci:i.li , che tocca quanto è di migliore in noi: l'entusiasmo e l'ammirazione; ed eccita i pili meravigliosi slanci della natura umana. Ogni tempo ha avuto la su:i. arte, e cosl il Socialismo ha, e più avrà, la sun rappreS<'nta– zionc estetic:i. con la massima e!-p:i.nsione del sentimento e della cduc:i.zione artistic.'l, introdotte !lnche nel regime del lavoru. Il So– cialismo belgn ne h:t d :i.to un saggio con la fiorente istituzione dclln Sc1.ione d'n.rte nella Casa del popolo di Bruxelles. 1 Così il Soci:l.lismo ha la sua /lfora!t: alle idee cristiane di r:i.'-segnazione, di sacrificio, di rinunzi:i., di morte, esso contrappone le idee di energia, di attività, di vita; al\:i. maledizione del lavoro contr:i.pponc b sua eccellenz:i. e la sua dignit:\. I.ungi dal m:i.terialismo basso, noi, provvedendo a\l:i. condi– zione fond:i.mentale ciel benessere economico, restituiamo alle grandi forr.c intellettuali e mor:1\i l:i. loro funzione: e se il da1winismo dei primi tempi p~rve legittimare l'aspro egoismo dcll:t lotta per la vit:1 e In vittoria dei forti, la scienz:i. più av:i.nzata h:i. poi di– mostrato che le rnzze che sopravvivono e che trionfano non sono quelle i cui individui sono pili forti, ma quelle i cui individui, anche deholi, si prestano un appoggio mutuo e si org:i.nizzano con :imore fr:i.terno. Segnata cl:i.poeti (Maeterlink - In Snguu ti la Dts/i,i_'e) e d:i. filosofi e da scienziati, la morale del domani è c:i..r:i.tterizz:i.t:i. dalla 1 Ai medesimi criteri si sono ispirati i socialisti italbni - gettò \'al• lnrme Cei1are Lombroi10 - nell'opporsi al decreto del mini~tro della pub– blica istruzione, con cui, stabilendo il giovedì come giorno di ingreS$0 gra– u1ito nei /llusei e Gallerie dello Stato, si impediva ai lavoralori di accrc• scerc il proprio patrimonio intellettuale artistico. Il decreto fu 1itira10 e fu ripristinata la domenica. (N. d. B. F.)

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