I I 4 '!{}VISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCJALl Il criterio direttivo della colonizzazione interna è questo: l'ideale dell'ordinamento agrario di uno Stato non dev'essere il primeggiare della grande proprietà, anche con elevatissimi redditi netti, come neppure la polverizzazione del suolo, ma la media e la piccola proprietà indipendente. La formazione della proprietà e la polverizzazione della medesima osservata in Germania, dette luogo a grandi controversie tra economisti e socialisti, e generò l'idea della colonizzazione interna, che non t'u mal vista dai grandi proprietari per queste ragioni: l'aumento dei proprietari doveva significare aumento di forze del partito agrario; il parcellamento doveva· limitare l'emigrazione esterna e quella forma mista di emigrazione interna e di vagabondaggio agricolo, che si chiama Sachsengéingerei. li campo di azione in cui cominciò ad applicarsi la colonizzazione interna fu dapprima il vasto territorio che si estende dalla riva destra dell'Elba alla Russia·; ed è bene ricor·dare che sono antichi i tentativi degli Hohenzollern per la creazione di proprietari indipendenti da vincoli feudali e per porre freno alle usurpazioni e alle angherie dei signori, che generarono la guerra dei contadini. A parte tutto ciò che fu fatto da Federico II in poi, va ricordato che sin dal 1850 vennero create le Rentenbanken, che miravano a favorire il riscatto delle terre da parte dei contadini indennizzando i proprietari col dare loro cartelle di rendita (Rentenbriefe) sino all'ammontara di 20 volte la rendita stessa. Tre vie, c'erano per eseguire la colonizzazione interna col parcellamento dei grandi beni: 1 ° Compire le operazioni di parcello,rnentoper conto asso• luto dello Stato;~• lasr:iare all'iniziativa prr,tJatala cura di parcellare e insediare i nuotJi coloni; 3° seguire un sistema misto d' iniziativa privata e di sortJeglianza e.:concorso dello Stato. I. J•arcellamento pe1· cont.o dello Stato. Lo scopo economico si frammischiò a quello politico, e fu inizialo nelle provincie orientali della Russia per fiaccarvi il sentimento nazionale dei Polacchi, c!Je vi si manteneva vivo. Si mirò a sosliLuire elementi tedeschi ai polacchi nel granducato di Posen. Al!' uopo la legge del 26 Apl'ile 1880 consacrò alla coloniuazione 100 milioni di marchi per acquistare i beni della Polonia e dividerli tra i coloni tedeschi. Dal 1886 al 1897 furono 11cquistali 203 poderi del!' estensione di eltal'i \:17,689.Questa specie di colonizzazione, sopra Lutto perché c' en lra l'elemento etnico, é difficile e complessa: perciò prima di assegnare le quote ai coloni tedeschi che rispondono alla chiamala ( ausruf ), che si fa in tutto l'impero, i terreni per due o tre anni vengono amministrati diretlamente dalla Com.missione colonizzatrice, che risiede in Posen. Coi coloni la Commissione può stabilire tre specie di contratti: a) vendita; b) affillo; e) costituzione di un bene di rendita. Col bene di rendita o Rentengut, come si chiama in Germania, si stabilisce il valo1·e del fondo, e la vendila avviene non contro la somma valutala, ma contro un canone annuo da pagarsi all'erario e rispon.dente al 2 o al 3 010 del valore del suolo. L'affrancamento completo non é permesso senza l'esplicito consentimento dello Stai.o. Questa forma di contratto prevale sulle altre. Per dar modo e tempo al colono d'insedial'si bene nel Rentengut e migliorarlo lo Stalo lo libera dal canone nel periodo transitorio, che può essere di 3 anni per colonie 11Uove,e più breve per quelle in cui esistono edifizi. Durànte il primo anno riceve le sementi, e finché la casa non sia slata coslrulta, può abitare in baracche locate dallo Stato a basso prezzo. I coloni devono essere tutti tedeschi e possibilmente della stessa religione; devono poss8dere un patrimonio proporzionato alla terra che acquistano e che deve servire per gli edifizi e per le scorte. Se queste spese superano il patrimonio i coloni ottengono un prestito ammortizzabile in un periodo, che da 10 va a 20 anni. Cogli edifici dell'antica sede padronale e colle parti di terreno av1m1:ate si forma il cos1 detto Restgut, eh' è venduto o dato in affitto. La Commissione colonizzatrice si é fatta promotrice di casse rurali, di società per la lavorazione del latte, per la distillazione e macinazione dei cereali; e impotce l'assicurazione contro gl' incendi. Alla fine del 1897 il Prof. Mazzola trovò 95 colonie; la maggior parte in buone condizioni, sebbene alquanto indebitate. Sino all'esercizio del 1898 lo Stato ebbe un deficit di oltre 74 milioni di marchi; ma non si scoraggiò, ed il 16 Gennaio 1898 domandò altri 100 milioni. ln media ogni colono col sistema dei Rentengut è venuto a costare lire 10,000! Lo Stato ha proceduto diret.tarnente ad allra colonizzazione col parcellamento dei demani fiscali. Ma i risultati non sono stati buoni per varie cause. E qui ci sia lecito domandare: se lo Stato in Italia, il grande ladro, avesse adoLtato il sistema dei Rentengut colle sue considerevoli agevolazioni., quale colossale t1·asformazio11e 110n avrebbe compiuto con una somma molto minore di 100 milioni di marchi, colonizzando e parcellando i beni demaniali e dell'asse ecclesiastico°? II. Il pa1·cellame11to privato. Questa colonizzazione del lutto indipendente dall'azione dello Stato può assumere varie forme : a)' può avvenire mediante lo smembramento del podere fatto dal proprietario stesso; b) mediante lo smembramento fatto da un capitalista che, a suo rischio e pericolo , specula sulla differenza tra i prezzi di compra delle terre e quelli di vendita; c) con la cooperazione. Il prill).o può riuscire utile ai proprietari; ma non ai coloni. E insufficiente ad ottenere lo scopo che si propone la colonizzazione interna. Il secondo, da cui il Mazzola, aspettava la formazione di buone colonie, grava troppo i coloni che arrivarono a p11gare sino al 25 e al 35 °1 0 in più del valore della terra. Questi speculatori sono chiamati caratteristicamente Gaterschldchter, cioè beccai della terra I Il terzo sistema non é stato tentato che in Polonia ad iniziativa del proprietario polacco Teodoro di Kalkstein. Dura da poco tempo; non ha ricchezza i:li mezzi; ed é staio escogitato in senso nazionalista polacco. Funziona nella cooperaliva di Pinschin. III. Il sistema misto. Colla legge del 2 Febbraio 1890 il sistema dei Renteng-ater dalla Polonia, con qualche modificazione, fu esteso a tutto l'Impero. Per rendere realizza bile il progetto senza contl'lbuto diretto dello Stato, come per la legge del 1886, si crearono le Rentenbanken colla legge del 7 luglio 1891, attribuendo ad esse la funzione di aulicipatrici del prezzò delle terre. Le Rentenbanken nel meccanismo del parcellamento conciliarono gl'interessi del proprietario, che voleva subito realizza1·e il valore della te1-ra, e quelli dei ::oloni, che volevano pagare a rate. Per la esecuzione delle due leggi vi sono Commissioni generali nelle principali provincie. C'é completa libertà nella scelta dei coloni ed il proprietario ha l' obbligo di tutte le formalità e le operazioni necessarie pel parcellamento. Le Commissioni generali esaminano le condizioni stabilite tra il proprietario e i coloni e ne sorvegliano l'esecuzione. Fatto il contratto, il proprietario riceve dalle Rentenbanken le lettere di rendila (Rentenbrieje) che sono titoli ammorliz.zabi!i al 4 •1 0 , e garantiti dallo Stato e che si negoziano alle pari. Il periodo di ammortamento dura 60 anni e mezzo, l' annualità del 4 °1 0 comprende il 3 e 112 per interesse e 112 per cento di ammortamento. Il colono può affrancare l'intero canone. Le operazioni possono essere fatte da società, banche private, cooperative ecc. La Landbank, fondata da pochi anni e che se ne occupa, pare destinata ad un grande sviluppo. I risultati sinora ottenuti sono buoni. L'avvenire dirà se sarà evitala per la piccola e media proprietà l'indebitamento della grande. Per assicurare certi benefizi che si sperano da tali provvedimenti, si sono escogitati vari mezzi per la conservazione della media e piccola proprietà, e si é proceduto alla riforma del diritto ereditario. Si sono imposte limitazioni in tre forme diverse: 1 ° Limitazioni alla liber-tà del proprietario di cedere o vendere il suo bene o parte di esso ; 2° Limitazioni alla libertà del proprietario di contrarre prestiti con o senza garanzia reale; • 3° Limitazioni alla libertà di testare. Nonostante il grande numero d'islituli di credito agrario e fondiario, l'indebitamento della proprietà continua. Si prevede perciò che finirà col prevalere o il sistema cosidetlo della incorporazione dello Schaffle, che vuole la riunione in consorzio dei proprietari del suolo allo scopo
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