JUl'JSTÀ POPOI AR_E DI POL11IC.A LBTTERE B SCIENZE SOCIÀL1 vittoria; e sarà vittoria non di una per~ona, ma di un principio incarnato in un carattere adamantino le cui forze sono centuplicate dalla scienza. A sperare 11ella vittoria ci inducono le tradizioni del Collegio. Macerata sino a ieri fu rappresentata da Alessandro Costa, ch'era anche lui un carattere fiero. Macerata non vuole deputati staffieri, Macerata non vuole arlecchini: Macerata vuole uomini che abbiano muscoli, nervi, cervello e non semplice gelatina. Macerata peniò ad un ribelle di destra sostituirà un altro ribelle. LA REDAZIONE. LA LEZIONE DELLE COSE . i': I. I SOCIALISTI II. Lo studio sui benefizi che hanno trallo dalla lezione dette cose i socialisti, per la sua imparzialità, ci lia procurato. sincere approvazioni da ogni .-par~e - anche d~ socialisti genuini e bollali. Noi lo contmueremo, oggi, sperando mantenerci ancora sereni ed obbietti vi n~l mettere in evidenza il mutamento eh' é avvenuto- su di alcuni punti della dottr~na e dell,a ta_tlica socialista che hanno importanza special.e per_ 1 Italia nel mo~ento c_he attraversiamo. Vedremo 111 ultimo clie al movm1 ento intimo che si verifica nel partilo socialist_a italiano corrisponde, e in buona parte ne é stato mfluer,zato, ~na analoga trasformazione che si va maturando nel socialismo europeo. . . . . . . . Il primo punto su cm s1 sono rav~edut1 1 socialisti italiani - e che dovrebbe avere gravi conseguenze, se le masse socialiste si penetrassero della utilità del mutamento avvenuto nri più eletti - é qu_ell~~ella valul8:- zione nuova sulla reallà delle cond1z10m mtellelluah, economiche e politiche delle diverse regio~1i d'Italia, ~ sopratutto delle differe~ze. profonde che es1sto~o tra 11 Mezzogiorno e le magg10r1 isole da un lato, e il settentrione e parte del centro dall'altro. . . . . Il merito nel mutame_nlo non é dovuto a1 sociah::,t1 settentrionali che male conoscono il Mezzogiorno e la Sicilia e che,' quindi, inesattament~ h_ann_ogiud~ca~o tali l'egioni. E l'errore non é st_alo. dt=:1f_nvoh e ~ei CI8:rl~- tani sollanto; ma anche dei m1ghor1 - tra 1 quah ricordiamo Tui·ati Bissolati, Claudio Treves, Cabrini ecc. Questi sono stati trascinati a modificare, in pal'te almeno i loro errori dalla lezione dette cose, che vale più di cento asserzioni autorevoli ; e òa giudizi di socialisti meridionali e siciliani, sulla cui competenza, a ~iudicare del proprio paese e sulla cu~ ortodossia socialista nessuno ha osato sollevare dubh1. Nel 1892-93 r,on furono risparmiate insolenze e calunnie a Napoleone Colajanni pe1·ché egli uell~ Gran_de Revue, prima, e roscia in a!tre riv~s.te e_g~~rnal¾,.osòdire la verità sul movimento dei Fasci 111 S1c1ha. L msegnamento a base di fatti, forse non sarebbe bastato a dare ragiode a chi portò sempre nelle discussioni la nota rigorosamente sperimentale, e ei volle !A parola di Nicola Barbato per darla intera a Colajanni, con una crudezza di. tinte che quest'ullimo non avev~ nem~eno adoper?to nel descrive1·e qual'era realmente 11 movimento soc1ali:-ita siciliano. Ci volle tutta l'autorità di cui gode meritamente Nicola Barbato per non sollevare proteste colla sezione cadaverica ch'egli fe,~e magistralmente del pa1·tito socialista siciliano. Egli in una lellera, c_he s~llevò rumore diretta ali' A vanti I constatò : « che 11soCJa• lismo sicilia:JO fu un sogno interrotto brutal_ment? ~ tragicame1Jte dagli avveHi11:enti del 1893; che 11s~c1al_1smo ~01·gltese (e in Sicilia non ce n'è altro) é ~na ~nutile e da11nosa contraffazione, e quello prolelano v1 manca rom p!etamenle; che nei contadini siciliani c'. é un ~en-: timento di 1·ibellione impulsiva, che ne fa dei c_and1dat1 per·euni alla rivolta; che .nel popo_lo pre~om1~~ . un!! massa enorme di analfabeti; e che, mfine, m Sicilia 1I partito socialista non esiste e non é mai esistito ». La letlera di Nicola Barbato, pubblicala al posto di onore dall'Avanti I, fu preceduta da un cappello del valoroso giornale di Roma in cui, anziché riserve e proteste, si confessava « che le condizioni in cui versa il « partito in Sicilia sono simili a quelle in cui versa in « tante altre parti d'Italia. >> Delle tante altre parti d'Italia, cui estendeva l'Aoantil il giudizio sul socialismo siciliano, noi vogliamo soltanto fare menzione del mezzogiorno continentale. Dal quale il marxista più emi11enle che ha dato lo stesso mezzogior,10, Ettore Ciccotti, così scriveva a proposito di una inchiesta sulla funzione del partito socialista in della regione: « Per essere schietti - e malgrado le apparenze « che qualche volta hanno potuto far Cl'edere il con- « trar·io - il parli Lo socialista ha fa lto finora nel Mez- « zogiorno solo qualclie rapida apparizione, irregolare, « priva di co11Linuilà e di persistenza. « Questa parte d'Italia é - per dirla con la felice « definizione di Marx non mai abbastanza ripetuta - di « quei paesi che soffrono dello sviluppo capitalistico e « del!' insufficienza di questo sviluppo. La sua produzione « agricola sente gli effetti disastrosi della concorrenza « di paesi, dove la terra é più feconda e l'agricoltura « più progredita. Le istituzioni di credito, i migliorati « mezzi di trasporto e tutti gli altri strumenti più per- « fezionali della speculazione capitalistira non vi hanno « spiegata che un 'azione, peggio che infeconda, <lisa- « strosa. Le esigenze vere e fittizie di un paese di svi- « luppata economia capitalistica l1anno spinta la pres- « sione tributaria sino a quel punto in cui le imposte, « più che stremare, annientano la forza produtlirn del « paese. « Sollo l'azione di tutte queste forze perturbatrici « l'ambiente é divenuto un vero pandemonio, in cui « molto di quello che il passato aveva di buono é pe- « rito, senza che il presente apportasse i vantaggi « di cui é capace e che ha potuto apportare altrove. « Manca al Mezzogiorno quello che é lo strumento e « la condizione del suo realizzarsi: un proletariato fatto « solidale dalla comunanza degl' interessi, reso cosciente « de' suùi fini e adatto alla lotta politica dall'elevarsi « del suo livello intelletluale e mo1·ale. « Per quanto ho potuto vedere, negl' intervalli in cui ,I( mi é accaduto di ritornare nel Mezzogiorno, i gruppi « sociali,,ti erano costituiti talvolta da qualche profes- « sionista, più spesso da studenti frammisti ad operai « romagnoli, emiliani, lombardi, che dimoravano solo « temporaneamente nel Mezzogiorno e che non rappre- « senlavano né una !aro-a corrente d'interessi, né l' in- « dice della possibilità 8i un più largo movimento lo- « cale e l'eco di sentimenti e di aspirazioni più dif- « fuse. » Ora dopo queste oneste constatazioni, che avrebbe1:o potuto essere più cupe di quelle del Ba1·bato per la Sicilia se fossero state più dettagliate, noi, in ve,ilà, non riusciamo affatto a comprendere come il Ciccotti, il carissimo nostro amico e collaboratol'e. abbia potuto concludere « che il socialismo deve apparire più che mai al Mezzogiorno il porto ove può trarsi in salvo dalle tempeste che lo conturbano e dalle maggiori che lo minacciano ; e che in questa condiLione d1 cose può gua - dao-nare terreno appunto un partito che. si faccia organo O e banditore di un interesse collettivo e presentemente, in ispecie nel!' Italia meridionale, non v' é che il partito socialista il quale possa servir di nucleo _e rappresentante di un interesse collettivo comune». (La Propaganda. Napoli, 7 Maggio, 1899). Come può essere ciò? come può essere il so0ialismo il porto deUa safoezza del Mezzogiorno, se nel Mezzogiorno mancano le 0ondizioni del suo sviluppo? E lo stesso Ciccotli, con amarezza, nel numero auccessivo della Propaganda esponeva una delle deficienze fondamentali per lo sviluppo del socialismo in questo contrasto, che dovrebbe essere una disill11sione ed indurlo ad un ravvedimento: « Abbiamo ripetuto fino alla sazietà il nostro deside- « rio di vedere la concentrazione borghese schierarsi « contro di noi; finché ora l'abbiamo vista realizzare, « senza che, d'altro canto, il proletari11to si trovas~e di « a vere acquistata tutta la coscienza del suo compito e « delle sue forze ». Sia più franco il Ciccotti : in quanto a coscienza il proletariato meridionale non ne ha acquistata né tutta, né parte. E il fenomeno é naturalissimo dove il prole-
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