Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 3 - 15 agosto 1896

'Rl'VISTA POPOLARE DI POLITièA LETTERÉ E SCIENZE SOCÌALÌ 43 Le manifestazioni contro il militarismo e contro la guerra ebbero questo solo difetto: furono troppo sempliciste - monosillabiche, direbbe Ferri -; perchè l'uno e l'altra vennero attribuiti esclusivamente al capitalismo mentre ne sono molteplici i fattori. Se non ad eliminare entrambi cotesti mali, ad attenuarli al meno e ad allontanarli possiamo adoperarci anche sotto il regime capitalista. A vremmo un bell'attendere se dovessimo vedere i risultati benefici della propaganda quando il capitalismo fosse scomparso ! A proposito di questa protesta, poi, per la sua amenità non può essere lasciata pa~sare inosservata la serotina difesa del militarismo tentata da un giornalista di non poco ingegno. Esso ha osato asserire che in Italia il solo ideale intatto è l'esercito ed essersi rialzato questo ideale... pei fatti di Zurigo ! Proprio oggi si trova il buon tempo di difendere l'esercito quando i fatti di Zurigo ne hanno mostrato la inutilità politica, come Abba Carima ne mise in luce la debolezza tecnica. Il Congresso ebbe un preludio tempestoso: la discussione sull'ammissione o esclusione degli anarchici. E stata la parte debole della riunione sulla quale hanno insistito maggiormente gli organi della borghesia; non è necessario, quindi, che mi ci dilunghi io nella Rivista. Rilevo, ad ogni modo, che se fu giusta la conferma della decisione di Zurigo, che esclude gli anarchici dai congressi socialisti, non fu logica e parlamentare la condotta della minoranza francese - benchè condotta da uomini del valore di Millerande di Jaurès - che si distaccò dalla propria sezione nazionale giusto perchè restò in minoranza. Se questo criterio delle secessioni prevalesse nelle assemblee non sarebbe distrutta l'essenza stessa del Parlamentarismo? Intanto molti degli anarchici cacciati dalla porta rientrarono dalla finestra promovendo spesso discussioni tumultuose, che dettero occasione ai socialisti di mostrarsi intolleranti e violenti; ma l' inconveniente dimostrò la necessità di ovviarvi preventivamente nei futuri congressi. Altra necessità assodata fu quella di scegliere una lingua unica; la facoltà ad ogni oratore di parlare nella propria lingua dà a questi congressi un' impronta babelica e genera malintesi colle traduzioni infedeli. La limitazione ad una sola lingua, che non potrà essere se non la francese, arrecherà il grande vantaggio di rendere meno numerosi, ma piit seri e proficui i futuri congressi. Così una circostanza in apparenza lieve può condurre a risultati importanti. A qualche voto del Congresso si accennò. come a quello contro le guerre completato dall'altro per la costituzione di un Tribunale arbitrale internanazionale. Degni di menzione e di qualche osservazione inoltre furono i seguenti : Si ammise la gratuità dell' insegnamento e della educazione - dalla scuola elementare all' Università. - Si raccomandò un'intesa tra i rappresentanti europei e quelli transoceanici per regolare l'emigrazione ed impedirne gl' inconvenienti. Si condannò la politica coloniale, - qualunque ne sia il pretesto, religioso o sedicente civilizzatore, - perchè essa non è che l'estenzione del campo di sfruttamento capitalista. Su questo riguardo, però, non ho trovato cenno di alcune proposte pratiche ventilate da Jaurès nella Petite repubblique. Si riafferm6 la necessita della conquista del potere politico come mezzo pe< i lavoratori di arrivare alla loro emancipazione e col quale si può stabilire la repubblica sociale. In questa deliberazione non si scorge traccia di quel voluto antagonismo tra repubblica e socialismo. Anzi! E l'amico Ferri dichiarò a Londra, come fece in questa Rivista, di voler divenire anti-repubblicano sotto la repubblica? Si lasciò arbitra ogni nazione di determinare i mezzi di azione, la tattica meglio adatta alla situazione di ogni paese. Questo é positivismo e relativismo di buona lega, applicabile alle regioni entro i confini di uno St!l.to. Questo positivismo tutto inglese va completato col ricordo della coesistenza in Inghilterra di tre gruppi socialisti a tinte diverse - la Società Fabiana, il Partito indipendente del lavoro e la Federazione democratica - nessuno dei quali pretende possedere il monopolio del socialismo. I dolorosi fatti di Zurigo intrattennero il Congresso di Londra; e, come \l,ll'epoca dei fatti di Berna nel Congresso di Zurigo, a proposta del Russo Wassilief, si dichiarò che soltanto il socialismo può impedire la fenomenologia dolorosa della concorrenza del lavoro; così opportunamente in questa ultima occasione si ripetè la osservazione sulle rive del Tamigi. Quando i nostri lavoratori si saranno convinti della giustezza di siffatta dichiarazione ed all'estero agiranno in conformità della medesima, potrà venir meno la rattristante caccia all' Italiano! Alcuni hanno rimproverato al Congresso di essere stato inspirato a soverchio parlamentarismo ; ed il rimprovero non è meritato. Lo spirito che vi ha dominato cottituisce un indizio sicuro di quell'evoluzionismo, che guadagna sempre più gli animi e che i governi dovrebbero sapere sorreggere e consolidare. Assai severa, come dissi in principio, si è mostrata la stampa inglese verso il Congresso - dal Times alla Pall Mall Ga:;::ette, dal Morning Post al Daily Ch1·onicle ecc. - Essa ha insistito nel

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