168 RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI queste operazioni limitansi (1) mentre per contro aumentano quelle del debito ipotecario fruttifero, esita a ritornare al sistema liberalista contenuto nella legge del 1885. Pertanto ha tolto la causa del male senza provvedere contemporaneamente che la proprietà rurale cessi dal risentire i tristi effetti, i quali da quello alla medesima derivano. Esitanza per vero inesplicabile in chi sia preposto alla tutela degli interessi della terra. La legge del 93 regolante gli istituti di emissione al Banco di Napoli ed al Banco di Sicilia, i quali, come si sa, di banco non hanno che il nome, vieta di fare operazioni di credito fondiario. Trattandosi di istituti, che per i loro atti di fondazione hanno per fine di venire in aiuto alla terra una simile disposizione e da deplorarsi e forse nel1' interesse generale - specie della Sicilia - sarebbe stato meglio che anzichè imporre a questi tale limitazione non fossero stati compresi fra gli istituti di emissione. Volendosi provvedere perchè importantissim~ Regioni non restassero privi di istituti di credito fondiai·io nel!' Agosto scorso si promulgò una legge autorizzante il Governo cli affidare l'esercizio di queste colà a- Societ.:\ o a Istituti, che non abbiano un capitale inferiore a due milioni. \'ulla lascia finora sperare siano per sorgere. Non sat'ebbe st.:1,topiù pratico provvedere contemporaneamente una tale legge cli togliere l' inqualificabile divieto posto ai vecchi e benemeriti enti morali, che già esistono ed hanno tanta potenzialità economica, di uscire dalla zona dove vennero nel DO violentemente ricacciati ? Pur troppo anche in questa occasione per contro si ripetè quanto scrisse il compianto Jacini nella relazione finale dell'Inchiesta Agraria; I capitali all'ag1·icoltura oltre essere di già molto scarsi semb1·erebbe che da ogni parte si congiuri ad assottigliarli semp1·e più. Ostacoli allo svolgersi del C1·edito Fondiario Come rimuoverli. La grande la suprema difficoltà, che il credito ipotecario incontra, si è la restituzione inteo-rale del capitale, la quale non può spera~si g~neralmente da ~hi si_ fa prestare il capitale stesso per mvestirlo nel suolo, che è quanto dire in una specie d'impiego, che rende appena il frutto normale dell'anticipazione, senza permettere di ricuperare tosto il capitale sotto forma circolante per renderlo al mutuante (G. Boccardo). L'ammontare del debito ipotecario italiano fruttifero come dianzi si è accennato, al 31 Dicembre 1894 era di Lire 10,082,884,332. Ora non (1) Nell'anno 1894 l'ammontare delle ope_razioni segnò ancora un c[ect·csce1Hloessendo stato li1111tato a 25 milioni. ostante questa cifra colossale (la quale impensierisce ancora di piit pensando che col debito ipotecario infruttifero supera i 16 miliardi) il debito ipotecario ammortizzabile tocca a mala pena gli 800 milioni. Tale modesta cifra clern rendere ognuno persuaso come si presentino alla desiderata trasformazione dei forti ostacoli, i quali come ne fa prorn la statistica, crebbero col malaugm·ato ristabilimento delle zone. Questi consistono essenzialmente nella grande difficoltà, che incontra il proprietario, data l'odierna condizione giuridica fatta alla terra di fornire la dimostrazione trentennarìa del possesso di diritto e di fatto. La quale cosa è talvolta difficile sempre costosissima, giacchè conviene presentare gli atti di acquisto e i certificati ipotecari e di trascrizione risalienti al trentennio. Nè quasi queste spese non bastassero s'aggiunge anche la spesa per l'estimo dei fondi. Il proprietario, specie piccolo, i singoli appezzamenti del quale per giunta hanno generalmente diversa provenienza, (il numero cli questi prop1·iotari è calcolato nell'Inchiesta Ag1·aria arrivare fo1·- tunatamente in Italia a cinque milioni), non si sa decidere ad anticipare tali somme, le quali nella maggiore parte cle1ca~i dovrebbero procurarsi ricorrendo al credito personale nell'incertezza che la pratica possa condursi a buon fine. Tali ostacoli si potrebbero rimovere provvedendo sul serio a dat·e un regolare e duraturo assetto alla proprietà, mediante dotare la tet·ra dell'accertamento giuridico catastale ed il rappresentarla con un titolo prob,1torio secondo Yenne felicemente ideato dal!' illùstre Ing. Garbarino. Procedendosi a questo inventario della proprietà immobiliare si potrebbe addivenire all'eliminazione di tutte le ipoteche, le quali non hanno piit efficacia, ma per incuria, per ignoranza, per un malinteso spirito di economia come succede nella maggiore parte dei casi , si lasciano ancora inscritte, e costituiscono grande inciampo per la contrattazione degli immobili e per l'accorrere cli capitali alla terra. Provvedimenti di minore efficacia, ma che concorrerebbero subito a favorire la desiderata trasformazione del debito ipotecario fruttifero in debito ammortizzabile sarebbero i seguenti: a) Che si abolisse1'0 le zone d'operazione del c1'edito fondiario. b) Che tutti i documenti pt'eliminari necessari per le orerazioni cli credito fondiario dovessero da tutti gli uffici goYematiYi rilasciarsi in carta libera e senza s1esa (come disponeva già in parte la legge 22 Febbraio 1885 N. 2022). c) Che trattandosi cli mutui non eccedenti le dieci mila lire, quando il mutuatario presentasse }
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==