\ LA RIVISTA POPOLARE 2 75 ligioso, dove la sola voce di Dio fosse legge alle anime, ad un tempo estremamente libere ed estremamente serve. Come elevatezza di ideale rimane di sotto a tutte le altre costituzioni religiose e morali della storia, perchè guarda indietro e non avanti: mira alle forme rudimentali della civiltà. L'ideale della vita è uno stagno dove nessun vento agiti le morte acque, che si raggrinzano soltanto per attestare la loro soggezione alla divinità. Che cosa è quindi il Tolstoismo? Come ce lo spieghiamo? Come classificheremo questo fenomeno, tra i tanti che da ogni Iato percotono il nostro intelletto, e, stordendolo, aumentano la confusione degli animi? Il Tolstoismo è la febbre consuntiva delle decadenze storiche; è un memento dell'atavismo non sepolto, ma assopito negli ipogei delle nostre coscienze; è una dedizione della ragione al sentimento. Il nostro mondo storico, certo, muore e cli mala morte. La sua agonia sarà funestata dal sangue scorrente e dai bagliori degli incendii; e però, con esso, qualche cosa perisce dentro di noi, o si trasmuta. Il vecchio concetto etico si scioglie per radiazione, e noi sentiamo il vuoto nel cuore e il gelo nelle vene del nostro spirito. In questi periodi tragici di discordia tra la coscienza e la realtà, avviene che molte anime perturbate o sopraffatte dall'onda stessa de-I dissidio, si rifuggano nell'eremitaggio del proprio individuo, e lì covino l'esaltazione dello spirito, che le inalza diritte ad annegarsi nella trascendenza: e Dio ritorna in caimpo, di nuovo redentore dei mortali. ' Quando in terra gli occhi non hanno dove guardare e dove ripo- ~are, si alzano, involontariamente, al cielo! Il Tolstoismo, quindi, è lo sgomento dell'e!lormemente piccolo· di fronte all' enormemente grande, del finito cli fronte all'infinito. Da esso emana la riabilitazione, sotto la forma sociale, dell'ascetismo, come modello di perfezione morale; da esso il potente anelito a confondersi con 1a divinità. Il pericolo che questa modificante ed asfissiante dottrina nasconde nelle allettazioni del candore sarebbe grande, se già non si mostrasse all'oriente la concezione uma~a del nuovo mondo sociale, fondata sulla sicura conoscen?a e sulla serena obbedienza alle leggi della natura, sola progenitrice di, tutti e di tutto. C. A. ALE'.VfAGNA. \ • Biblioteca Gino Bianco
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