La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 24 - 10 giugno 1924

Bi LA RIV<JLUZIONE LIIIER Al!! IL TIPICO BUON ITALIANO Non c'è bisogno che Fonniggini 3.9Serisca che la su.a • F1coz.za filO<SOficadel Fascismo, non serà penosa a leggersi; possu.mo anzi dargli conto ~he il libro è spasS060 e pieno cli ill50spettah ammaestramenti, anzi è uno dei capitoli piò 1nteressanti dell'apologia del fascismo dell'esaltaz.ione de1 fascismo; il ritratto i~mma. dci quattro qninti deU 'Italia cli oggi. Gran bell'uomo e gran galantuomo dev'essere costui che per scrivere un libro cli scherno per chi ha fat~ del _male e di dilesa del proprio operalo, sente il bisogno d1 ripetere più ,·olte che scrive per Leg1ttima difesa, che non nutre in cuore odio per nessuno, che il suo 0011 è un alto di ribellione, anzi gli dorrebbe che come tale fosse interpretato dall'autore-vole capo del Co\'erno e dei fascismo, che anzi sarebbe questa una slealtà, perchi: egli ha sempre trattalo con rispetto tutti anche • l'illustre capo della setta filosofica del'. l'a.ttualismo, uno ùei massimi esponenti della iDtel\c,ttualilà italiana,. Insomma, l'editore fatt05i, ~r l'occasione autore, è i 'autore senza 1 fie1e, colui cui tutti vogliono bene, il perfetto tipo ~l buon it.a.li:ino <li oggi, amico <li Dio e ùeJ dia volo, che non domanda che di essere lascialo in J)QCe, uon cittadino dello Stato moderno, ma suddito dello Stato paterno, del buon Governo dcc-ate di Modena, o papale, o borbonico, e lasda. ,·0Je11tieri al Governo di governare, nihil ac prH1cipe, rfae:rbandosi appena il • jus munnurandi ». Della bega dolorosa della Leonardo, che voleva "'6et'e un grande istituto per la propaganda della c-ultura -italiana all'estero, delle illus10 n1 dell'editore, dell'ostilità del ministro filoeofc., dell 'incomprcnsione di costui per tutto c·:ò che non s 'inqu.a.dra nell 'amhito delle sue dottr:n~ e del suo pruposilo di accomodare la Leonardo, della ride'\"olc assemblea dei soci del n febbraio 1923, <legna appena di una sganghc:rat.3. coopera.tiva <li pro\'incia, dell'inchi~sla r:_ degli appunll malvagi contro l 'idcatore della Leonardo, dei sacrifhi finanziari e m·oraH di lui, del suo sdegno, per t·ui e un'intera notte, dice • h;') pianto 1..:oru.:un vitello, non per mc, D•.Y'J ()tT la Lee,nardo, ma per la patria, do,·e tali 1110-;trunsità eran possibilja, ognuno che ,·uole può legg<rf' rlistes~m,ente <"' ~correre 1 òocumenti della onestà del fond.:1tore e di certi metodi cli g~"cn10, che orma.i 1100 :-:.0110 più un mistero J)<'r uc.,;::,11t1n. Insomma, se Formiggini credeva cti dimostrarci che egli l· galantuomo, se <.:-rcdc,·:1 proprio ,:t:t c'era biso,.r110 <li questo, il libro v:1. Egli J)ltb smettert.." qu.:dsiasi preocrupazione. Ma se ,·oh~Ya :.inche dare agl'italiaui uu rit1attc, del buon italiano di oggi, tutto bttc e miele, quale il Ccverno des.ùkra, po~siamo anche rt.,,g-lj not.,. ~·he ,·i l.· riuscito anche mc·glio. Vero è che egli pcusa nl • pericolo d'nrcli1,c generJlc che ci sarebbe stato pcr la cultur:1 it.iliana se l'ac;:;un.lo_ cli un:1 ditt..atura e di 11u:.i tirannide clnttrinalc ÙO\'CSSe farsi piede nel nost1c, paese •· Vero i: d1e ha, qua e là, ,tontro C.C'ntde qualche spunto felice, <.·ome ,,ucl can1s 11nlio11alis a.stnus un 1~.:crsafls di gentiliana creazione, e pensa che• a Roma, secondo l'opiniouL• diffu~, nulla può sorg-ere di vitale,, e che il prote7J1311ismo statale iu materia di culturn non l: da appro. vare. Ma non 1.:'l: t1oppo cip. imprc:ssiu11ar:,i: q.~li i: troppo it..aliano per essere couscgucnt~, ~ a buon diritto lo Stato dC'\·c :tiut:1rc le op~1•.: di cullura e il suo c:uorc d'it:iliano si crog1d.1 di comm0'1.io11c al pc:11sie10 ùi pubblicare i c-lJS!--lci di Roma • dal colle sacro•. Sil'd1è :id un lh,n:<. che in ogni sua impresa spera ù'iucontra1e scltanto ~mid e 11011 avvcrs:ui uon chicdt.:te ._hc prcuda po~iziunc contro Il('SS1;110 o 11c~s1111:1 cos:1. Egli non ;11TÌ\'<:rà 11emrne110 a procbm.1rc• il c!intto cl'inti!.:.d1ia1si <li ogni filu~ofo1, il diiitto di f8.rc il p-roprio rucstic-re di t."'litorc, pc! qu.dc uou pare cht occurrn att11:1lism.o o po..;itivismC'I, pc-~- gio, il cJi11tto di rcgol:11si polit1c.1mentc J. lll('\(lo suo, f,tfcndo mni;:1n il t·rociano e fin il g-cnti. li.ano in fil11~<..1fia. ~o. l'cr un fenomeno :--iugol:-lrL' di mimcti~mo tilosoliro ii F. d did che dalla fil~otia ha • imparato solta11lo che POtl \ aie la pena di addentrarsi negli :ini).{oi;oli dei :,;iugt1li sistemi <·he \'i:1 ,·ia vengono di mcxla, visto <.:~1~ tutti li atte-ude la stessa sorte del loro su~rnme11to. M:-l non clircdl'lc al 11<'0-scritto1e che ~gli abbia delle opinioni politiche, 111.agati alltt'tlauto scettiche sulla transitorietà dei sistemi di go- "<"rno. 1\'1hi/ de prt1u: 1pc: egli ì·, come diCC\'0 1 l'ottimo itali,1110, <li oggi e tli !sempre, che- alla politica, al pc-so <lell:1 politica ha rinunziat◊, p,.::1. chè la politica ~ opera <lel Governo. E se ~ nel ~'1stem.a di Governo I'uuifirnzione, I 'assorbimento, 1a ,·ioknza, egli non ha 11ulln d.a replicare; come uomo potrà piangere, come italiano, lauda. biliter se Jub1r1.1t. Anzi, ne è conteuto e ammirato. F.' proprio il ca.so di dire, chi si contenta gode. C'erano sinora i rac-coglitori <lei gesti di energia I di frnnc-heZU1, di audacia, cli m:igunnimità, di popolarità, ecc., ecc. cli Mussolini. Or:i abbinmo au. che ,m esaltatore <li quello che Mussolini non fa, mn che \"OTrebbe e-dovrebbe fare, che ha jutenzione <li fure, che egli, nmlgrnllo it suo lormidabile lavoro, non può rins<:ire J. fare, perchè • un COJX' di Go\'erno non può direttamente occupn.rsi di tutte le miuuscole cose col suo personnle ingegno e col suo più nllo cuore,. Si capia<ce ,·ome egli ammiri il formidnbile tentativo di Mussolini di dare all'Itnlla, ecc., ecc., • se i treni ,·anno, ,;vn Mussolini I Se le macchia,, tipografiche vanno, vivo Mussolini I Se diverte il Senato, viva Mussolini! Testuale. e Sapevo dell'animo generoso e giusto di hù, ma io l'avevo visto una volt.a soL'l. Mi aveva accolto con grande cortesia, ma mi sembrò che mi seguisse poco: forse la cosa non lo aveva persuaso ... Un milanese non avrebbe mai commessa la balordaggine di rendere aleatoria e caduca una cosa di tal fatta ... Forse Mussolini seguiva un suo ben più alto sogno che io, alloro, non pote\'O nemmeno sospettare, ben lontano coJnC ero dal supporre in lui le prodigiose qualità di pastore di popoli che poi ha rivelato,. Proprio cosl. E qui la cita.1.ione da Omero. Bisogna convenire che l'immagine è bene sccl. ra; è proprio d.,; pastori londere )a lan.a e picchiare. Machiavelli e il li tempismo, che ci urge aUc reni e ci obbli,;:a e seguire i più disparati ma.estri e donnj (ier l'altro !,ia,.zini, ieri Gioberti e oggi Machiavelli) mi ha dato la fortunata occasione di trovare nel. la storia (sono in regola col tempismo, che, per vivere, rièsuma forme del passa.lo) gli esempi giu. stificati \'1 del I 'apol ilicità del I' r'\ssociazione Nazionale Combattenti. Fui di quest'avvi.so fin dal 19191 qua.11do, tornato borghese, credetti di non avere speciali diritti da chiedere alla Patria e ripresi il mio modesto posto rli combattimento nelle file del par. tito, cui, la mia coscienza di cittadino qua.Junque, mi chiamava e ricusai la mia adesione tanto alI '.'\55ociazione Nazionale quanto alla Lega proletaria. Ma ... , durante questi tumultuosi tcmp-i, mi sentii dare tanti torti dalla folb, cbc &\'rei potuto dubitare della mia roscicu.z.a, se ora, grazie al tempismo, non a\'essi a\'ulo l'ausilio del g-rau. de Segretario; il quale sta per di\'entare un Santone del nuovo reRime ed u11'a.uto1;tà dogmatica del nuo,·o diritto pubblico. Ricordavo la storiella di quel po\'ero Cincinuato, che dopo aver combattuto, non chiese ~r sè neppure la croce di guen-a o la commenda e si ritrasse tra i suoi pi.J e ntlll IJu~ i, e rlt:.v1...ta\oO f>uC~ qudl't1!lro tl,,'-h-• uomo <li Curio Dentato, il quale, invece d'acretlarc l'oro dai Sanniti, si 3\.'.Coutcntò di diri loro che preferiva comandare a chi ave,a l'oro a117i eh~ aver l'oro lui st.esso. ' E questo po\·ero ingenuo lo ricordavo, quando ~ulla rérlallle delle cartoliue postali, legge,.·o, sot. to l 'iusq,.,1.a del littori◊, la ~critt.s che 'Italia do. ,·c,·a es::.ere go,·en1at.a da: chi a\'e\'a combattuto per lei e, per le pia.z.1.e, sentivo Uila.re: • A citi /'/tafiat • - • A noli, - • A ,·kl l'O?UJre( • • ;l uo1 ! ,. Ma non ricordn\·o ciò che il Machiavelli, da ,·ero disfattista, a\'CVa scritto nel capitolo XXIV•) libro 1° clM sui Ois((rrs1. Egli n..ana dunque che • le repubbliche ben 01dinate co11stitui:.:.cono prcmii e pene a' loro con. citt:idi11i, nè compt>nsa.oo mai l'uno con l'altro, e climcstra que;ta tesi b~l.7..;\ua, rimproverando i Romani rx-r aver assoluto il superstite Orazio, autentico ex-combattente, dal reato di fratricidio, solo in cousidera.zfoue dei grandi meriti acqln- $tatisi nel duello coi Curiazi. Il Machia,·elli oggi fa testo, perchè è ùiventat.o o~gctto cli spet.:ialc t<"si di laurea e quinù1 dò che egli scri,·e, fia suggello che ogni uon10 sga11na. I>unque Orazio, p<:r il suo , Wlq at.ro- ~ • era stnto po:-.to ~otto proceS6o; • la qual <.'06a •, sc-ri,·e il i\L'lchiavelli, • a chi &upcrficialmente l:i c011:-1rlcra.ssc, parrebbe uu esempio d'in. t-,rralituclinc popolar<'; nondimC'DO chi la t.s.1mi• ucrà 111\.'j!lio, r, con migliore considera7jone, riccrchcr:'i quali debbono essere gli ordini <lclle T'epubbliche, 1Jias1mcrà quel popolo, piuttosto per an:rlo ,·oluto rondJ.nnarc. E la r.:,gione r questa, che ncsun.a repuhblica bene ordin.:tt.J., non m:1i <"311<..'elilbdcml•riti con i o;criti dei suoi coucittadini; ma, ave-udo ordinalo i premi ad una Uuon.a opera l' le peue ad una cattiva, cd. a,.·cndo premiato uno per :l\'c-r bene operato, se que.l me-- dcsin.10 opera di poi male, lo castiga, senza aver riguardo .deuno alle sue huonc opere>. • E quando,, couliu.u.a min,1ccioso il M:icht3· \'elli, • questi ordini sono be.ne osse:r...-ati, una città ,·i,·C' libera molto tempo; altrimenti, sempre rovinerà presto•· Peuso, ohim~ !, al grave rimor.;:.o dH.', quando questo episodio ~à letto w Ila lesi di laurea del n05lro Signore, pungerà l'animo di tutti i giudici e dei giurati, che han.- no con tanla sollecitudine assolto militari o exmilit.ari, rei dj reati romuui, sol pcrchè a,·cvai10 al fronte ratto il loro dovere! Ma ora, dopoa\'e:r Jc,tto questo, riprendo animo e ripeto C'he han.no mille ragioni quegli ex combattenti, che respingono ogni privilegio e vogliono rendere vera• mente aJX>litica la loro Associazione, affermando assurùo un partito di ex com.battenti cd inammissibile una speciale politica combattentistica. Si J)Qrtecipa invero alle lotte per la riforma del. lo Stato solo in forza di uno speciale progn,mm..1, d'uno speciale ideale, che inve,;te tu~ b vita dello Stato ed è quindi politico, ma lo ha in qwuito segue una idealità, che è bandiera cil un partito determinato, a cui possono partecipe.re tutti d'ugual lede, siano ex combattenti o no. La qualità di reduce, il ricord~ d'aver rompiuto un dovere verso la Patrla, tanto meno dovrebbe Anche il traduttore Faggclla pensa che la più bella scena di Omero è quella in cui Ulisse picchia Tersite. Dopo ciò andate a parlare dell'incorreggibile malvagità degli uomini secondo Macchiavellii e a dubitare- che il fascismo non possa dominare in Italia per altri sessant'anni. Molto dippiù, molto dippiù. !\on si affligga il buon F. Vedrà, il grande addomesticatore, il buon pastore, un giorno o l'altro lo chiamerà a sè e, battendogli confidenzialmente una mano sulla sprula, gli dirà: , Caro Formècc, qua la mano. Lei i: un buon italiano. J\on ci pensi più! Si tratta di un filosofo, e basta. Venga a lavorare con me. Per la mfa ltalia, per 1a nl.)Stra Italia ! .,. E F. ne uscirà guarito, dimenticherà le pene e i soldi spesi e... consentirà anche, se anche questo si vonà, a ritirare dalla t-ircolazione la su.a Ficoz.za. ULENSPttr.ELcombattentismo esser base d'un part.ilo, o di speciali rive.n<llcazioni, quanto più puro è stato ed è l'amore per questa entità spirituale c.he è la l'a1ria, se deve esser vero t·he la Patria de,·e esser serv1la. e mai servire. Invece è accaduto il contrario: A che scopo unirsi in associazione dopo aver fatto il proprio dovere al fronte? O per l'ianocente scopo pro- ,;nciale di rar Il quattro salti in famiglia,, ogni sabato, o per l'interessalo scopo di presentare allo sconto il proprio patriottismo, come si presenta la polizza, o per uno scopo uni\'erse.le, politico. .'1el primo caso tutti gli cx combattenti :i. \'rehbero potuto \'eTamente aHratellar..;i :1.l di sopm di ogni dfrisiouc politica e ricorda.re nelle loro kste i comuni sacrifiz.i, accorrendo in.aga.ii a ringio,·an.ire le onn.1i sparute società di \'ec• chi reduci <blle precedenti guerre oaz.ionali, fralclli di sacrificio con i gio,·a.u.i reduci dalle trincee dolorose del Pogdora ; nel -:.econ<lo ca.-;.o, nvn. do·::c-:.:a esser necCS6.'l.rio una organiu.az1onc spe. cialt.·, ~rchè la Patria avrebbe dovuto spontanea,.. mente mantenere le pron1.C6se fatte ai combattenti !.ull 'Isonzo o suJ Pia\'e e, in c-aso di mora, i vari partiti, lutli i J:Xlrliti avrebbero <lo,·uto (l""~CO""rer,.",." spingere il <..;c\'erno al ricouo<-t'.:imcnto <lei legittimi dintti dei con1batt.-cnti; n,;.,-J la ten-.a e,·cntuJlità infine costoro, che a,·evano combattuto per un iclcali: di liberazione .esterna e di libertà iulcuia, per il diritto e contro la for,,..a, e che, sui monti e sui fiumi, :1,·e,·ano dim05trato che l'ltalia ha un popolo deg110 della sua libe:rtà, se a,·e$sero voluto far della politica, a\'rebbero solo potulo e do\'uto fare tutt'al più un partito, che CYesse inalberato il ,·essillo del. b libertà e della democrazia. • ~on ci :-i ribella allo strauiero e nou si combatte per l'indipt:>nden,.a ,, scrive ottimamente il mio mac.:.tro Viclari nel suo volume su i~d1ua::.im1t:. :\'a:ionak • qu:rn<lo si debba cadere sotto il dominio delle minoranze o degli arbitrii, che imperano dal di fuori sulla \'Olonlà della \1"az1011e;e non ~i sorge a dignità di popolo in. dipcnclentc e tmo, se 11011 ~r attuare quella me- <le:.ima lesrge di libertà e di giu,tu.ia, io nome òella qnale appunto la propria indipendenza del. lo strauiero fu conquistata,. (Jiac<.:li(' l'inclipeodcn1.a non si può concepire <..-on1e C'(1s:t di\'~rsa • dalla libertà civile e polith~ inten1J , che, secondo i coucetti della moralt.', deve servire per attuare forme sempre più ùemocr;~t:iche, per cui l'uomo sia tr:tttato da uomo. • Democrazia è-, <l~nque ,esige~za ideale d'onlitte nella libertà e nell'uguagliauza civil<:, rhe ,;;i tradu~""Ci-n lotta per il ctiritto, combattuta entro l 'organbJ.az.ione politica dello Stato •. Purtroppo queste idee, che pure nel 1919 µare\'a fossero programma degli ex combattenti, poi <lnll~ambizionc dei capi, furono pret.t:rmes. se e l'ac;.sociaz.ione, con un lenta a.z.ione d'ipo. c-risla, che smenti-\'a di ratto ciò che procbmava :1 parole, clive:nue ~a <l'un partito e d'un partito cti re:izione, tanto che gli e."'X combattenti di spirito libero furono c.limes.si 00 €'SptÙsi. E og-g1 siamo a Wc che chi vuole riportare I '11.~-socfazioneo fuor della politica o ad una larga politica rhc accomuni la Patri'l con la libcttà, (: offeso con la taccia.. cLi antinazionale! E cosl si dà inconsapevolmente ragione ai fa. natici che ncll 'ex coml>attcnte vedevano un nemico! Un cx cOUl.Mttcnle che si sen·e del suo merito possalo per imporsi al popolo o, peggio, per imporre al popolo una politica. liberticida ~ un coatrosenso. Ma, nel caotico dopo guerra, quando, per il lungo disuso della loro \'olontà, molli tornarono dalle trincee mutilali nello spirito, più che nel corpo e senti vano bisogno di qualche eosa, senza saper con precisione di che, questo oontrosen..~ si avverò. Per coli"' pure di tutti quegli esaltali, che confusero il fenomeno guerra con le persone dei guerrieri- e rivolsero contro c06toro,' i quali ave- "nno fatto tutto il loro d<me:re di uOIDlini e. di cittadini, la loro tumultuaria protesta contro il regime, che vive· di guerra. La serenità si perdette e come, per reazÌ<llle, s'ebbe il doloroso spcttarolo d'una gioventù osannante al capestro delle idee e allo spionaggio, mentre era. tradizionale il fervore della gioventù per 1a libertà ed in difesa dei perseguitati, 96 cosi s'ebbero degli ex combattenti che, iD nome dei loro meriti acquistarono • una audacia e confidenza di potere, senza temer pena, f.ar qualche o~ra non· buona • da diventa.re • in breve tempo insolenti• e da, ~nvolgere gli stessi postulati della civiltà politica. Ciò scrive il Ma... chiavelli nel citato capitolo, il quale in qn.ella fra.se • opera non buona•, non intende riferirsi solo a reati comuni, di cui potremo anche non tener conto, essendo stati rarissimi ed isolati i casi di coloro, che dci loro meriti di guerra si sono vals.i per poter liberamente delinquere contro privali o contro lo SWo; ma. egli vuol riferirsi pure ad opera politica. tanto che cita l'esempio ili Manlio, il quale , mosso ... o da in,. vidia o dalJa sua cattiva natura, a far nascere sedizione in Roma e, cercando guadagnarsi il popolo, fu senza rispetto alcuno dei suoi meriti,· gittato precipite da quello Campidoglio, ch'egli prima, con tanta.sua gloria, a,--eva saJvo •· E allora concludo. Se gli ex combattenti si vt,,glion riunire, l)Qdronissimi; ma loro legame comune può e=e il ricordo dei sacrifici fatti, giammai l'ideale politico, che liberamente ogni ex combattente deve poters:i scegliere. Se d.a.l ricordo del do,·cre compiuto per liberare I 'Italia, sorge un desiderio politico, questo non può essere iu nessun modo un ideale di asservimento. Un'associazione apolitica cbe presenta suoi candidati t:. un non seD.60 o un mezzo per sod. disfare le ambizioni di pochi che sfruttando l'apoliticità dei molti, fanno ~i ~ politica: quella che torna a loro più comoda. ALl'!lEOO i'OGGi. L. CAPPELLI - Eòitore li.iiotmdiStajSj ociadliiretta da I. IIOHOLFO € uscito: PIERO GOBETTI hAlUVOhUZIONE hlB RJ\hE Saggio sulla lotta politica in Italia L. liiSi 1pedi1ce il volume frenco di porto a chi ne fa richiesta alla nostra redazione Via XX Set .. tembre, 60 Torino, mediante vaglia d1 L. 10. PIERO BOBETTI- Editare TORINO - \/ia XX Settembre, 60 Jmminenfe: FRANCESCO NlTTI hA T~llGEDIA DEhh'EUROPA CllE COSII FIIQÌ! ù'll!ilEl!ICA ? L. 14.00 Ai prenolatori I.... 1 2.00 con ritratto e autografo È un libro organicamente pensato come programma delle democrazie europee. Esce contemporaneamente nell'edizione i oglese, americao_a, tedesca, russa, bulgara, ongherese, ecc. E la più forte teorizzazione del sistema di politica estera di pace e di accordi internazionali che sta per prevalere nel mc,ndo. Jfovifà di .,Maggio: NOVELLO PAPAFAVA FISSAZIONI l.ilBERAl.il un volume di 112 pagine - L.. 8 INDICE: Premessa. Liberalismo e socialismo. Popolari e liberali. Il problema oostituzionale. La milizia nazionale. Il Governo fascista. Dopo le elezioni. li Papafava svolge una pacata e stringente critica del fascismo con queste pregiudiziali: • In~ist.ere per la rapiaà riaoluaione degli ancor persistenti equiveci po1:it.ioo-giuridici come quello ohè tonna il fondamento della milizia na.zionale e soat,e.. nere una vigile, assidua, intransigénte dife9a delle libertà costit~onalt •.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==